Gli Amori di AtaturK - Seconda Parte
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Passarono molti anni e Mustafa Kemal diventò l’importante uomo politico nella storia della nuova Turchia Repubblicana con il nome di Ataturk.
Hatice , nel frattempo, aveva avuto dei figli e raccontò le sue esperienze di vita ad un vicino d’appartamento, Munir Hayri Bey, direttore dell’Istruzione a Kocaeli. Era una giornata invernale del 1920.
Munir Hayri si recò all’estero per studiare cinema.
Al suo ritorno, Ataturk gli chiese di scrivere una sceneggiatura che raccontasse sullo schermo la sua vita. Lo stesso Ataturk dettò i principi della sceneggiatura.
Ataturk gli chiese:
Ataturk ricordò quei momenti ed un sorriso nacque sul suo volto..
Dopo aver detto queste frasi ricche di sentimento, si ricordò di Nadire..
La sorpresa finale?
Hatice Hamin venne eletta deputata ed entrò in Parlamento.
Una sua nipote sarebbe Hatice Gursel, figlia di genitori di Salonicco (?)
Mia madre, Ayşe Toprakçı, era di Nişli, Salonicco, e sposò un uomo di Langazah.
Hatice Gürsel
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Pubblicata da
belgelerlegercektarih
il 7 luglio 2012
Vede, Signora, il mio popolo non agisce in modo stolto nemmeno quando cerca il martirio. Quanto era saggio il nostro Profeta. Quanto conosceva bene i veri desideri delle persone. Quanto a me, sfortunatamente, non possiedo le qualità che Dio ha donato a queste persone fedeli,** ma non manco mai di sostenerle.
C'è una cosa che trovo molto strana. Il Profeta Muhammad, che promise agli uomini urì e altri piaceri, non si impegnò affatto con le donne. Questo suggerisce che dopo la morte, gli uomini si godranno il loro tempo con le donne del Paradiso, mentre le donne diventeranno insopportabili. Non è vero?
Come può vedere, Signora, anche dopo essersi abituati a una vita di caos e spargimenti di sangue, una persona trova ancora il tempo per parlare di paradiso e inferno, e persino per criticare Dio Onnipotente. Signora, se desidera impedirmi di peccare criticando il nostro Dio, la prego di guidarmi su cosa posso fare per occupare il mio tempo al di fuori del combattimento.
Sta praticamente prendendo in giro la nostra religione... Chi non crede nella veteranità ( cioè la condizione di essere un veterano, di avere accumulato molta esperienza grazie al lungo esercizio di una professione o di un'attività) e nel martirio non ha il diritto di essere un "Gazi".
Hilda Christianus
Una lettera di Atatürk a Madame Hilda Christianus da Istanbul e datata 27 gennaio 1915:...
Una volta dimesso e avendo l’indirizzo, si recò al numero civico 229, Allenberg B sempre di Aquisgrana, edificio che fu successivamente demolito.
Gentile Signora,
Sono profondamente addolorato nel separarmi da te. Le mie preoccupazioni mi hanno impedito di scriverti immediatamente. E sospetto che non avrò l'opportunità di scriverti per molto tempo. Non mi è ancora possibile darti un indirizzo. Ma ti scriverò più tardi.
Non dimenticarmi. Ti penso sempre. Porgo i miei rispettosi saluti a tua madre, a tuo padre e a tua sorella.
Mustafa Kemal
(C'è una via che va da cuore a cuore).
Quelle
lettere, legati a piacevoli ricordi, erano anche un modo per allontanare la
mente e il cuore dagli orrori della guerra.
L’articolo era stato redatto da Sait Arif Terzioglu e rilevò naturalmente la loro provenienza. Fu citato quindi il nome di Edip Erenier che gli aveva fornito le fotocopie dei documenti ed anche l’intervista a Madame Hilda. Lo stesso giornalista pubblico gli articoli in suo libro dal titolo “L’Umanista Ataturk” dove però il nome di Edip non venne menzionato.
Gli articoli sulla rivista rimasero infatti incompiuti perché la rivista non era più in stampa.
Dalle lettere risaltava la grande umanità di Ataturk ed anche il suo preciso piano politico che sviluppò sin dalla sua giovinezza, raggiunse l’obiettivo prefissato superando tutti gli ostacoli incontranti nel suo cammino.
L’intervista con Madame Hilde risaliva al 1961. Non si hanno notizie sulla figlia (infermiera) di Madame Hilda. Si sa solo come Madame Hilda trascorse gli ultimi anni della sua vita con gravi condizioni di salute e in grande povertà.
Hilda Christianus morì a Leverkusen il 6 dicembre 19560. Fino all’ultimo giorno parlò di Atatürk alla figlia, l'infermiera Annaliese Bauer. Riportò in vita, con voce straziante, alcune delle lettere che il suo amato le aveva scritto da Istanbul e Maydos.
Lo pubblichiamo per la prima volta in Turchia
Il primo conoscente di Atatürk, Hitler, diede un assegno per questa foto e
per le fotografie tedesche e francesi di Atatürk, ma Madame Hada non le diede a Hitler.
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russo: Димитрина (Мити) Стилиянова Деянова (Ковачева)
(София, България (Bulgaria), 1892; София, България (Bulgaria), 7 agosto 1966)
( Figlia di генерал Стилиян Ковачев e Анна Стоева-Ковачева)
(figlia di: generale Stiliyan Kovachev e Anna Stoeva-Kovacheva)
Moglie di: адв. Деян Деянов
(1860 – 1939)
Splendi Hotel
attuato il 16 aprile 1925, quando un gruppo di attivisti del
Partito Comunista Bulgaro (PCB) fece esplodere il tetto della Cattedrale.
L’edificio di culto era pieno di gente che partecipava al funerale del generale
Kostantin Georgiev che era stato ucciso in un precedente attentato,
anche questo di matrice comunista il 14 aprile.
163 persone, in gran parte politici e militari furono uccise nell’attentato e circa
240 rimasero ferite.
Sofia/Bulgarije worden ter dood veroordeeld. Enkele minuten na het nemen van deze f
Pena di morte. I due autori dell'attacco alla cattedrale di Sofia, in Bulgaria, v
engono condannati a morte. Pochi minuti dopo lo scatto di questa foto, l
Dopo il 9 settembre, Stiliyan Delyanov (1926-1992), figlio di Mitya, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Rositsa – senza mandato d'arresto, senza condanna. E senza alcuna apparente ragione o spiegazione. Si laureò in giurisprudenza, ma non riuscì a trovare lavoro come avvocato e trascorse tutta la vita a guadagnarsi da vivere come traduttore da diverse lingue straniere.
Il generale Kovachev, comandante dell'esercito, che aveva compiuto numerose imprese militari a Bulair e Sharkoy, e che in seguito si dichiarò contrario alla continuazione della guerra interalleata, ricevette il grado più alto dell'esercito bulgaro - generale di fanteria nel 1936 - e lo zar Boris lo insignì anche dell'Ordine di Sant'Alessandro di I grado. Stanco delle numerose battaglie, si rifiutò di guidare l'Unione degli ufficiali di riserva e si dedicò a scrivere le sue memorie. Dopo la morte della moglie Anna, fino alla fine della sua vita, nel 1939, fu accudito dai suoi figli: Olga, Mitti, Fanny e suo figlio Todor.
Leggeva gli eventi che coinvolgevano la Turchia, ritagliava i messaggi e li conservava in un taccuino.
I parenti di Ataturk rilevarono come l’uomo non l’abbia mai dimenticata per tutto il resto della sua vita. Anche nei dialoghi con il Dott. Fikret nasceva d’incanto il ricordo di questo amore intensamente vissuto e mai cancellato.
Gli stessi parenti di Ataturk rilevarono come l’uomo si sia sempre interessato sulle condizioni di Dimitrina.
Un gruppo di scrittori bulgari fu in visita in Turchia. Tra questi scrittori c’era Elisaveta Bagryan.
(Sofia, 16 aprile 1893; Sofia, 23 marzo 1991)
Poetessa Bulgara
Ataturk.. era morto 10
novembre 1938.Dopo
Dimitrina nasceranno altri “amori”.. con Fikriye.. contrastato e drammatico…;
con la bella e colta avvocatessa Latife… durato appena due anni…Successivamente
ebbe tante relazioni, secondo la critica promiscue, e l’alcool, suo antico
vizio, cominciò a prendere il sopravvento nella sua infelice vita…Morì
da solo e tra i suoi effetti personali fu trovata solo una fotografia….Quella del suo
grande amore bulgaro… Dimitrina
Ataturk
inviò a Dimitrina anche un romanzo…"L’Allodola “ di
Rashat Nuri
Edizione del 1927
Una
tragica storia d’amore.. una Romeo e Giulietta in Turchia
La
sepoltura di Dimitrina Kavacheva fu scoperta dal giornalista turco Murat
Kahriman che depose sulla tomba una corona di fiori e lasciò, con grande
sensibilità, una foto della donna e del suo grande amante Mustafa Kemal.La sepoltura di
Dimitrina si trova nel cimitero centrale, lotto 26, riga 27.
In Turchia la
bellissima storia d’amore è conosciuta da tutti e Dimitrina è onorata da sempre
come
La signora del
cuore “del padre della Nazione”.
Una tragica storia d’amore.. una Romeo e Giulietta in Turchia
La signora del cuore “del padre della Nazione”.
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Nicolina RadoslavovEra
la figlia dell'allora Primo Ministro bulgaro Vassil Hristov Radoslavov. Una
giovane donna aggraziata, la cui bellezza era leggendaria: alta, con una carnagione color albicocca. I
suoi lineamenti, uniti a una bellezza seducente, creavano un'impressione
irresistibile. S’incontravano spesso ed esploravano i sentimenti intimi di
questo profondo amore. In alcuni fine settimana, si concedevano persino
incontri calorosi in hotel sul mare, tra escursioni in montagna e feste in
piscina.………………………………..
Elena Akçoffiglia del deputato bulgaro Dino Akçof. Si
incontravano in vari luoghi della Bulgaria. Mustafa Kemal non aveva alcuna
intensione di sposarla. …………………………………….Nazmiye AticCon Nazmiye si concluse l’avventura del maestro
d’amore Mustafa kemal a Sofia.La differenza tra Nazmiye e le altre dame bulgare era
legata al suo fermo carattere, riuscendo a mantenere le distanze da Mustafa
Kemal.Importante per Mustafa Kemal fu l’incontro, per certi
aspetti inaspettato, con la bellissima ragazza figlia della famiglia Vidnli
Kurtbey.La storia della
loro relazione fu resa pubblica nel 1988 e suscitò l’attenzione della
stampa nazionale ed internazionale. Una stampa sempre attenta alle vicende
sentimentali di uno degli uomini più importanti del XX secolo nella storia
politica e sociale del mondo. Nazmiye Atic nel 1988 era ancora in vita avendo 92 anni e fu lei
stessa a raccontare il suo incontro con Mustafa Kemal che all’epoca aveva 33
anni.Stavo viaggiando da Vidin a Istanbul con mia nonna. Da
lì, sarei andata in Francia per studiare medicina. Avevo solo 17 anni. Ci
fermammo a Sofia. Mustafa Kemal era un addetto militare a Sofia. I suoi occhi
si illuminarono quando ci vide. Era un caldo pomeriggio di primavera. Ci
propose di prendere il tè in veranda, vicino c’erano due acacie. Al tavolo da
tè, con una voce che mia nonna non riusciva a sentire, disse:Voglio sposarti", e spiegò le sue condizioni.Ho 33 anni, guadagno 50 lire in oro. Ti darò 20 lire di
paghetta econ le restanti 30
lire mi occuperò della casa.Mustafa Kemal fece delle richieste sorprendenti
considerando i tempi.Tuttavia, ho una condizione: il nostro ambasciatore a Sofia, Fethi Bey
(Okyar), celebrerà la cerimonia nuziale, non l'imam.La proposta di matrimonio mi colse di sorpresa al
nostro primo incontro. Date le circostanze di allora, una proposta di
matrimonio del genere, una cerimonia di matrimonio del genere, era per me
inaccettabile. Perché tutti i matrimoni venivano celebrati da un imam. Questa
era la consuetudine ufficiale nella mia famiglia. In quelle circostanze, quel matrimonio
era impossibile. Se l'imam non celebrava il matrimonio, era considerato
adulterio dai musulmani. Ma ci siamo visti costantemente negli anni
successivi... Ho incontrato la sua famiglia a Istanbul. Sono stata a casa loro.
Chiamavo sua madre zia Zübeyde..."Fotografia di Nazmiye Atiç in gioventù,
Il passaporto di Nazmiye Atiç
....................................................Alla
fine dell’ottobre 1931, Mustafa Kemal Ataturk confessò:Non dimenticherò i
momenti piacevoli vissuti in Bulgaria.Sono stato, sono e
sarò sempre un amico del popolo bulgaro.Amo immensamente
il popolo bulgaro sin dall’infanzia.A Salonicco ho
sempre fatto amicizia solo con i bulgari.Ogni disgrazia
bulgara mi chiama causa un dolore inimmaginabile.Ho sempre fatto
del mio meglio per aiutare la Bulgaria.Turchia e Bulgaria
dovrebbero essere amiche.Chi è contro la
Bulgaria è anche contro la Turchia. Ci
sarebbe una versione storica secondo cui Ataturk sarebbe di origine bulgara.L’enciclopedia
dei fratelli Danchovi, pubblicata nel 1936, riportò questa ipotesi.L’enciclopedia
fi abbastanza chiara nell’esprimere cheI genitori del
fondatore della nuova Repubblica Turca sarebbero bulgari-maomettani di
Salonicco.Ci sarebbero delle
persone che avrebbero affermato di essere imparentate con Ataturk.In
Grecia, Kulov avrebbe incontrato dei maomettani bulgari che avrebbero affermato
di essere parenti di Ataturk.Siamo paesani
bulgari di Salonicco.Ci chiamano
“pomaks” perché abbiamo aiutato l’esercito turco in epoca ottomana.Ataturk è della
nostra generazione.Ci
sono nella regione di Odrinsko dei villaggi molto popolati da
bulgari-maomettani come Odrin di Azatla.Lo
storico Hristo Krasin affermò in una sua ricerca..Ci sono turchi in
Bulgaria..Mustafa Kemal è
nato nel villaggio di Sebishta, regione di Golo Bardo, situata tral’odierna Albania
e la Macedonia. In questo villaggio vivono solo bulgarimaomettani, solo o
khoja all’epoca conoscevano un po' di turco. Secondo lo scienziatorusso Afanasy
Selishev, non c’era un solo turco nell’intera regione.Il
nome della madre di Mustafa Kemal, Zubeide, è di origine persiana e significa
“fiore amato”.I
genitori di kemal era benestanti , mercanti di Ohrid, e dal loro matrimonio
nacque Mustafa Kemal.Successivamente
la famiglia si trasferì a Salonicco. Secondo un’altra versione la madre Zubeide
sarebbe bulgara-maomettana.L’ufficiale
dell’Intelligence e diplomatico bulgaro Srebren Poppetrov in un suo rapporto
confidenziale (n. 54) indirizzato al ministro degli Affari esteri in merito al
suo viaggio nella regione della Malesia del 14 agosto 1930, dove era stato
inviato in missione scrisse che..Nel villaggio di
Sebishta fa incontrato e parlato con i parenti di Mustafa Kemal.Nessuno di loro
conosceva il turco, anche se io cercavo di parlare con loro in quella lingua.Parlarono tra loro
in bulgaro e dissero che il loro parente Al’ Reza intendevaavviare
un’attività e decisero che sarebbe stato meglio iniziare il lavoro a Salonicco.Imparò una dozzina
di parole turche dalla hodja locale e si è trasferito lì conla sua famiglia.ci
riuscì e iniziò a lavorare all’ufficio doganale lì.Ataturk
fu l’unico statista dei Balcani che dichiarò più volte il suo attaccamento e
forte amore per il popolo bulgaro. Ammise anche come nella sua infanzia giocò
solo con ragazzi bulgari.Questa
frase fece nascere tanti interrogativi.Forse
non c’erano altri ragazzi nella comunità?Il
22 ottobre 1931 dichiarò..Non dimenticherò i
momenti piacevoli vissuti in Bulgaria.Sono stato, sono e
sarò sempre un amico del popolo bulgaro.Amo immensamente
il popolo bulgaro sin dall’infanzia.A Salonicco ho
sempre fatto amicizia solo con i bulgari.Ogni disgrazia
bulgara mi causa un dolore inimmaginabile.Ho sempre fatto
del mio meglio per aiutare la Bulgaria.Turchia e Bulgaria
dovrebbero essere amiche. Chi è contro la Bulgaria è contro la Turchia.I
bulgari di origine islamica e gli alleati turchi nella regione di Kardzhali
contestarono Ataturk, secondo quanto riportato anni fa dal sito web della città
di Parvomai. I capi delle tue etnie e comunità erano in conflitto tra di loro
sull’appartenenza al padre della Turchia.I
primi facevano riferimento alle fonti riportate nell’enciclopedia dei fratelli
Danchovi e ad una versione della stessa enciclopedia, ristampata settanta anni
dopo, dallo scrittore Petar Yapov nel suo libro “Pomacitse”.Molti
avanzarono le loro ipotesi sull’origine bulgara di Ataturk facendo riferimento
al nome del padre Alì Reza.Gli storici scoprirono come i maomettani bulgari che
professavano l’alevismo, vivevano sulle pendici meridionali dei Rodopi. Nel 1943-44, il futuro patriarca
Kirill visitò i Rodopi meridionali e si rese conto che molti villagi era abitati
da aleviti bulgari-maomettani.Il maggiore Mustafa Kemal arrivò a Sofia il 28 ottobre 1913
come ufficiale dell’Intelligence e diventò subito amico di uomini illustri
bulgari.Tra loro il dott. Vasil Radoslavov che diventò primo
ministro. Un altro amico di Ataturk era il comandante in capo dell’esercito
bulgaro, Nikola Zhekov. Discutevano insieme anche sull’apertivo
“Koprivshtitsa”. Ataturk non era un
astenio e insieme eseguono dei rituali per gustare l’aperitivo.Entrambi su due o tre semi piccante di anice con un meze
(piccolo antipasto) con l’apertivo, discutevano sugli aspetti politici in rapida evoluzione nel mondo,
entrambi preoccupati dell’evolversi della situazione eni Balcani.Il generale Zhekov riportò sulle sue memorie:Abbiamo
toccato tutti i tipi di questioni: religiose, storiche e politiche.Ho
visto in lui una persona volitiva e illuminata, traboccante di modestia.Era
chiaro di vista e il potere gli ha permesso di realizzare i suoi sogni.I
suoi piani per una Turchia nuova, rinata e potente lo hanno eccitato epreoccupato
per molto tempo, molto prima che avesse l’opportunità di realizzarli. In
una dichiarazione rilasciata al quotidiani “Jumhuriyet” del 27 novembre 1930,
Ataturk disse:dopo la guerra dei
Balcani, mi sono recato a Sofia in qualità di addetto militare,dove sono rimasto
per circa un anno. Con i bulgari ho potuto entrare in strettocontatto e
stabilire legami simili a quelli tra i membri della stessa famiglia.Questi contatti
hanno lasciato ricordi duraturi nella mia memoria.La mia conoscenza
dei bulgari aumentò la mia simpatia per loro.Naturalmente, in
risposta ai sentimenti e all’affetto che dimostravo per la lorogente, gli
ambienti bulgari mi accolsero con la stessa facilità. Da allora sino ad oggi,
hanno acquistato particolare chiarezza le ragioni e il significato di questa
sinceravicinanza
fraterna. Non c’è dubbio che tra turchi e bulgari ci siano state in passatooccasioni di
discordia, soprattutto nell’ambito della lingua e della fede.Tuttavia, oggi,
non credo che né i turchi né i bulgari attribuiscano alcunaimportanza a
queste occasioni, che poggiano su correnti politiche superate e superate.Il mio consiglio è: vai
in Bulgaria. Amerai i Bulgari
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Berthe
GaulisGiornalista
francese che Atatürk ospitò ad Ankara per un mese. Poi la rimandò in Francia.14
APRILE 1921 - Un telegramma della giornalista francese Berthe Georges-Gaulis ad
Atatürk da Burdur, in cui esprimeva i suoi sentimenti di ammirazione e
simpatia.Mustafa
Kemal Pascià rilasciò interviste a numerosi giornalisti e scrittori stranieri
durante la Guerra d'Indipendenza per spiegare la causa turca alla comunità
internazionale e promuovere la legittimità del movimento nazionale. Una delle
più importanti tra queste fu Madame Berthe Georges-Gaulis, giornalista e
scrittrice francese con una particolare simpatia per la Lotta Nazionale. Berthe
Gaulis arrivò per la prima volta a Istanbul nel 1896 con il marito, Georges
Gaulis, reporter del quotidiano Le Temps. Sebbene Georges Gaulis morì nel 1912,
Berthe Gaulis rimase a Istanbul con la figlia proseguendo la carriera del
marito. Tuttavia, fu costretta a tornare in patria dopo lo scoppio della Prima
Guerra Mondiale.Visitò
la Turchia diverse volte durante la Guerra d'Indipendenza. Gaulis si recò a
Eskişehir e Konya il 21 settembre 1919 e pubblicò le sue osservazioni sul
quotidiano Journal de Débat. Dopo aver presentato la Lotta Nazionale al
pubblico francese, Gaulis tornò nuovamente in Turchia nel marzo 1921. Durante
questo viaggio, la giornalista francese visitò Burdur ed Eskişehir e inviò un
telegramma il 14 aprile 1921, esprimendo la sua ammirazione per Mustafa Kemal.
In seguito, fu invitata ad Ankara e intervistò i principali esponenti della
Lotta Nazionale. Gaulis trascorse circa 40 giorni ad Ankara e raccontò le sue
impressioni e la forza d'animo che aveva visto tra la gente sui quotidiani
francesi Le Temps, Le Matin e Information. La giornalista in seguito raccolse
le sue ricerche e memorie sulla Turchia nelle opere Türk Milliyeçiliği
(Nazionalismo turco) (1921), Ankara-Istanbul-Londra (1922) e Yeni Türkiye
(Nuova Turchia) (1924).Durante
la Guerra d'Indipendenza, Mustafa Kemal Pascià attribuì grande importanza alla
presentazione della causa turca a giornalisti e scrittori stranieri. Tra i
giornalisti e gli scrittori che Mustafa Kemal Pascià incontrò e con cui
dimostrò una stretta amicizia c'era Madame Berthe Georges Gaulis. Durante due
dei suoi viaggi in Turchia durante la Guerra d'Indipendenza, Gaulis visitò
Ankara ed ebbe l'opportunità di incontrare numerose volte Mustafa Kemal Pascià.
La simpatia di Gaulis per la causa turca, le sue visite al fronte e dietro le
linee e i suoi contatti ad Ankara la portarono a comprendere appieno la
legittimità della Lotta Nazionale. Nei suoi articoli sui giornali per cui
scriveva e nei libri che pubblicò in Francia, Gaulis descrisse la legittimità
della causa turca, le attività del suo leader, Mustafa Kemal Pascià, e le sue
impressioni su di lui. Le attività di Gaulis ebbero un ruolo significativo nell’indirizzare
l'opinione pubblica europea a favore della Turchia e nello sviluppo delle
relazioni turco-francesi.Gli
storici affermarono come Ataturk mostrò un grande interesse per la giornalista francese Barthe Gaulis.
Frequentava spasso la giornalista dagli occhi verdi, bellissima, che viveva nella
casa rossa accanto alla villa (?).
La ospitò ad Ankara per un mese e poi la rimandò
in Francia.
La
vicenda, l’esistenza di una relazione tra i due, presentò molti lati oscuri.
La
giornalista francese Berthe Elise Jôsephine Dussaud nacque nel 1870. Figlia di
una letterata e di un imprenditore edile, i genitori di Berthe contribuirono in
modo significativo al suo sviluppo intellettuale. Grazie alla sua famiglia e
alla sua istruzione, Berthe stabilì forti legami con la burocrazia e la vita
sociale francese. Sposò il giornalista svizzero Georges Gaulis, che ottenne la
cittadinanza francese. A causa del lavoro del marito, Berthe si trasferì a
Istanbul nel 1896.
Georges
contrasse il tifo durante le guerre balcaniche e morì nel 1912 (fu sepolto nel
cimitero di Feriköy).
Il
l marito era un corrispondente del quotidiano francese “Le Temps” e si occupava
della questione armena, di Creta, della guerra greco- turca e degli avvenimenti
in Egitto e in Algeria. Pubblicò anche alcuni libri su questi temi ma l’aspetto
più importante era il suo incarico di informatore per lo Stato Maggiore degli Esteri e Generale
francese.
Berthe Gaulis continuò il lavoro del marito.
Tornò in patria per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, per poi tornare
nuovamente a Istanbul nel 1919. Iniziò a
viaggiare attraverso l'Anatolia e incontrò Refet Pasha e Ali Fuat Pasha.
Secondo
alcuni studiosi Madame Berthe Gaulis era un’agente al servizio del Ministero
degli Affari esteri francese, incarico che ereditò dal marito.
Infatti
durante la Guerra d’Indipendenza (19 maggio 1919 – 24 luglio 1923),
con le sembianze di giornalista francese filo-turca, fece dei continui viaggi
tra Parigi, Istanbul ed Ankara.
In
quel periodo si recò anche in Marocco dove incontrò il Governatore Generale, il
maresciallo Hubert Lyautey. La giornalista era stata assegnata al Governatore,
responsabile nella gestione delle relazioni tra la Francia e il Mondo Islamico,
per riferire e ricevere le istruzioni.
Il maresciallo
Hubert LyauteyTra il 1919 ed il 1927 la giornalista fece ripetuti
viaggi tra Ankara, Istanbul, Marocco, Parigi e Losanna per ben sette volte.
Nascondevano qualcosa questi ripetuti viaggi?I
suoi ripetuti contatti con Mustafa Kemal (Ataturk), Ismet Inonu ed altri
importanti amministratori turchi, il suo ruolo nella corrispondenza tra il
maresciallo Lyautey e lo stesso Mustafa Kemal e le sue attività a Losanna,
furono citate nelle memorie che la giornalista pubblicò.Nel
1919 ebbe continui contatti con Mustafa kemal Pascià tanto da essere appellata
“ giornalista francese amica di turchi” ma i suoi contatti più frequenti erano
con il maresciallo Lyautey.Madame
Berthe sarebbe una figura da non sottovalutare anche se dimenticata.In
quel periodo c’erano tre giornalisti francesi che si occupavano della
propaganda turca con una grande attenzione ed efficacia: Pierre Loti, Claude de
Farrere e Madame Gaulis.Per
i suoi articoli, sempre di grande efficacia, a difesa della tesi turca a Parigi
fu definita dai turchi..Non possiamo
trovare un nome migliore per te" e lo chiamarono "l'ambasciatore del
quarto stato, cioè l'opinione pubblica francese.Nasit
Ulug ex giornalista e deputato dal 1934 al 1939 scrisse un articolo dal titolo:Relazioni
turco-francesi nella Guerra d'Indipendenza, pubblicato
nel numero di ottobre 1972 della rivista Hayat Tarih.L’articolo
comprendeva una commento sulle figure
della giornalista e del maresciallo Lyautey e includeva una lunga discussione su Madame
Gaulis e il Maresciallo Lyautey.In
merito alla giornalista Madame Gaulis, l’Ulug scrisse.Una giornalista e scrittrice francese matura, che
rimase affascinata dal giovane M. Kemal dopo averlo
incontrato , ebbe anche lei molte relazioni delicate: Mme. Georges B.
Gaulis.Dopo
questa frase, che lascerebbe intravedere un rapporto sentimentale tra la
giornalista e Mustafa Kemal, l’Ulug continuò con:La
signora Gaulis non era solo una giornalista. Era in contatto con il maresciallo
Lyautey, il governatore coloniale del Marocco che gestiva le relazioni della
Francia con il mondo islamico nell'ambito della libertà (o delle credenziali?)
del giornalismo; i due si scambiavano lettere. Questo contatto riguardava più
la personalità intellettuale del maresciallo che il suo ruolo nell'attuazione
della politica francese di soddisfazione e mantenimento delle masse musulmane
in Marocco, Algeria, Tunisia e Africa in generale.I
sospetti sulla giornalista, come agente segreto dei francesi, sarebbero legati
alla presenza di alcune lettere che furono indirizzate al governatore del
Marocco Lyautey in varie date e successivamente pubblicate in un libro.
Aveva
viaggiato molto per Istanbul e l’Anatolia e prendendo in considerazione il
periodo in esame il quadro diventerebbe ben chiaro.
Un
periodo costituito dal crollo dell’Impero Ottomano, la Guerra d’Indipendenza e
la nascita del nuovo status politico della Turchia contraddistinto dalle forti
lotte per affermarsi.
Il
governo e l’opinione pubblica francese avevano bisogno di informazioni e per
questo motivo la Berthe avviò i suoi contatti e incontri in Anatolia. Inviò le
sue osservazioni, le interviste con vari Pascià. ai giornali francesi. Tutti i
rendiconti erano scritti a sostegno del governo di Ankara, che stava conducendo
la sua guerra d’indipendenza, e tutti con uno spirito anti-britannico a causa
del predominio britannico sui francesi, della loro posizione più forte sul
campo e dal fallimento dei francesi nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
Nello
stesso periodo la giornalista iniziò la sua corrispondenza con il maresciallo
Hubert Lyautey. Un maresciallo che aveva l’incarico di Governatore del Marocco
ma con un futuro promettente nello
scenario politico.
In
una lettera datata 27 giugno 1921, indirizzata, al governatore Lyautey, la
giornalista scrisse:
Vorreste
che fossi la vostra rappresentante qui per le questioni riguardanti il mondo
islamico? Mi impegnerei a formare una squadra per voi, rafforzare i legami,
mobilitare i giovani e riunirli. Probabilmente
tra la giornalista e il Governatore il rapporto era già consolidato da circa un
anno.Lyautey
in una lettera inviata al primo Ministro Georges Leygues, datata 21 dicembre
1920, riferì come…una
delle mie migliori agenti segreti non ufficiali, che ha vissuto a lungo nel
Levante e in Turchia.L’agente
di cui parlava Lyautey era probabilmente la giornalista Berthe.Berthe
nelle sue lettere al governatore citava spesso le difficoltà finanziare nei
suoi viaggi e che queste difficolta gli impedivano spesso di ottenere delle
precise informazioni. Queste frasi dimostrerebbero l’esistenza di un rapporto
basato su una fiducia consolidata da tempo.La
Berthe non era quindi una semplice giornalista. In una lettera, sempre inviata
al governatore Lyautey, la Berthe gli riferì gli ultimi avvenimenti legati
all’abolizione del Califfato e ciò esattamente una settimana prima che il
Califfo ( Abdülmecid
II ?) venisse deposto (negli avvenimenti del 1924). Questo dimostrerebbe la
gestione da parte della giornalista di una vasta rete di informatori.La
corrispondenza tra i due continuò fino al 1928 per poi cessare definitivamente.
Sulla giornalista non si seppe più nulla su vari aspetti. Non si sa come visse
e cosa fece fino alla sua morte avvenuta nel 1950.Ma
come furono rinvenute queste lettere così importanti da dimostrare la vera
identità di Berthe Gaulis?Aliye
Pekin Celik stava conservando i documenti di famiglia in un magazzino.
Esaminando i documenti trovò delle lettere. Leggendole si rese conto che suo
padre, uno dei primi ingegneri della Turchia repubblicana, fondatore di numerose associazioni per
l’amicizia e la cultura turco-francese e turco-belga, incontrò in una
conferenza il nipote del maresciallo Lyautey, governatore del Marocco, e ricevette da lui le lettere.
Andarono
nel castello di Thorey per recuperare le lettere della giornalista sulla
Turchia ed anche una lettera di Mustafa kemal al governatore del Marocco
Lyautey.
Çelik
spiegò che suo padre stava facendo delle ricerche sull'argomento e stava
valutando la possibilità di pubblicare queste lettere in un libro. (Libro che fu pubblicato con un annuncio sul quotidiano “Zafer” nel
1956. Le lettere furono pubblicate dalla Koç University Press dopo 65 anni).
In
base alle indagini del giornalista Nasit Ulug si svelarono degli incontri tra
Madame Berthe Gaulis e Mustafa kemal a Cankaya oltre alla corrispondenza tra la
stessa Gaulis e il governatore Lyautey.
Dalle
indagini si rilevo l’esistenza di Claude Farrere, un “amico” turco anche autore
di una corrispondenza con il Governatore. Il giornalista riuscì a trovare anche
un rapporto del Lyautey sulla “Questione Orientale,
il califfato e la Guerra d’Indipendenza”.
Dalle lettere di Berhe
Gaulis.
Una lettera, risalente al
dicembre 1920, un anno dopo il suo primo
viaggio in Anatolia, in merito ad una conversazione con i notabili della città
del Marocco, scrisse:
Come
gli altri loro correligionari, mostrano grande interesse per le lotte
dell'intero mondo islamico. Sanno tutto ciò che accade a Damasco, al Cairo, a
Istanbul e in India. Chi mi ascoltava era ansioso di conoscere la verità sulle
battaglie in tutta l'Anatolia, soprattutto intorno a Eskişehir e Konya.
Fiduciosi in una vittoria turca, dicevano tutti all'unisono: "Vogliamo una
Turchia completa, Istanbul inclusa, con il Califfato e il Sultanato che
rimangono a Istanbul. Altrimenti, non si potrà raggiungere una pace duratura e
la polvere da sparo continuerà a fumare...
L’organizzazione
militare e politica dei nazionalisti turchi era conosciuta da tutti. Erano
anche a conoscenza della contrapposizione tra Mustafa Kemal e coloro che erano
favorevoli al bolscevismo.Ma
la maggioranza dei turchi era schierata al fianco di Mustafa Kemal consideratoIl leader del partito
dell’ordine e della moderazione.I
marocchini erano però favorevoli al sultanato ed al califfato. Consideravano
l’istituzione della repubblica in TurchiaUna mancanza di
rispetto per la tradizione e non la accoglieremo con favore. In un’altra lettera riferì i suoi pensieri
sulla situazione in Anatolia…"Per
ora, la strada intrapresa dal nazionalismo turco è legittima. Questo movimento
non dovrebbe oltrepassare certi confini, non dovrebbe essere volteriano
(irreligioso), né perseguire il turanismo (movimento
nazionalista tendente a stabilire differenze tra i veri paesi arabi e ad
elevare a lingua la parlata locale). Non dovrebbe allontanarsi dalle
fatwa (spiegazione, presente nel Corano). Altrimenti, potrebbe essere un
disastro."I
leader dell’Anatolia erano consapevoli di questo pericolo e nascosero i
conflitti con il clero tradizionalista e con le esitazioni in materia
religiosa.La
giornalista scrisse al Governatore una lettera da Parigi, datata 26 settembre
1922:Signor
Maresciallo, porterò con me una piccola valigia di libri come regalo per il mio
prossimo ritorno ad Ankara. Ciò che farebbe più piacere al Pascià sarebbero le
sue lettere dediche. Cosa ne pensa?Durante i negoziati di Losanna,, la giornalista
Gaulis fu contattata dal governo di Ankara per consegnare un messaggio al
Governatore. Un messaggio importante dato che la giornalista dovette recarsi,
nel gennaio 1923, in Marocco per incontrare personalmente il Governatore.Nel
suo ritorno si fermò a Parigi per consegnare un messaggio del Governatore al
governo francese.Il governo di
Ankara, nel tentativo di placare le preoccupazioni occidentali riguardo a una
Turchia che, una volta ottenuta l'indipendenza, avrebbe riconquistato
l'influenza e il potere dello Stato ottomano, fece loro una promessa. Sembra
che la questione, per la quale il Maresciallo fu convinto e mediato,
riguardasse l'abolizione del califfato e la proclamazione di una repubblica.Il sultanato fu
abolito il 4 novembre 1922 e la Turchia fu governata da unGoverno della Grande
Assemblea Nazionale della Turchia La Repubblica sarebbe stata proclamata il 29
ottobre 1923, (riconoscimento nel Trattato di Losanna del 23 luglio 1923) e il Califfato abolito
il 3 marzo 1924.I
marocchini già nel 1920 avevano espresso dei timori sull’abolizione del
sultanato e del califfato e c’era anche il vivo interesse del governatore
Lyautey, degli agenti dei servizi segreti e del mondo occidentale che avevano
come obiettivo la manipolazione e lo sfruttamento in futuro del mondo
musulmano.Questi
argomenti furono discussi nelle lettere della giornalista:...Tra
i miei due viaggi a Losanna, qualcuno di cui si fidava mi aveva trasmesso a
Parigi i messaggi orali del signor Kemal. Abbiamo avuto una lunga discussione
con questa persona.In
una lettera datata 21 dicembre 1922 ed indirizzata al governatore Lyautey:"Signor
Maresciallo, ho appena ricevuto alcuni messaggi da Ankara. Posso solo dirglielo
di persona: ho intenzione di recarmi a Rabat intorno al 2 o 3 gennaio. Prima,
avrò incontrato Ismet Pascià a Losanna. Tutto
questo sarà avvolto nel segreto e nessuno saprà perché andrò a
Losanna o perché andrò in Marocco. (…) È essenziale che
discutiamo tutto nei dettagli. Sono lieto di questa richiesta diretta. Mi
hanno scelto come intermediario per una delle questioni forse più delicate. Ho
chiesto informazioni chiare su ogni questione. Purtroppo, sarò a Rabat per un
breve periodo e, non appena tornerò a Parigi, riprenderò il mio viaggio per
Ankara.
Una lettera datata
21 dicembre 1922, scritta dalla signora Gaulis al maresciallo Lyautey, al quale
M. Kemal chiese di fungere da intermediario per comunicargli che il Califfato
sarebbe stato abolito… Questi
contatti tra la giornalista Gaulis e Mustafa Kemal portarono diversi
giornalisti a conclusioni sentimentali su un ipotetico rapporto tra i due.. giornalista francese amica della Turchia……. una
giornalista francese matura che rimase affascinata dal giovane M. Kemal dopo
averlo incontrato…
Nel 1923 Berthe
Gaulis aveva 53 anni mentre Mustafa kemal 42 anni.Dopo
aver ricevuto la lettera, Gaulis si recò in Marocco e incontrò il suo
superiore, il Maresciallo dicendogli:Ciò che stavo per rivelare al Maresciallo, ciò
che gli avrei chiesto di comprendere e sostenere, era contrario alla sua
dottrina. Odiava tutto ciò che non fosse direttamente connesso al passato. Ogni
interruzione, ogni interruzione tra passato e presente, avrebbe creato in lui
una reazione che non avrebbe potuto impedire. E io gli stavo portando la
formula che era ancora in divenire, una formula piena
di incognite, che avrebbe cancellato cinquecento anni di storia (il Califfato).La
Gaulis nelle sue memorie rilevò il luogo dove risiedeva
"M.
Kemal entrò nella stanza a me riservata nella Villa Francese di Bursa. Al
tavolo, Ismet Pasha era seduto alla mia destra, Kazım Karabekir alla mia
sinistra. C'era anche Yahya Kemal. Yahya Kemal stava leggendo la sua ultima
poesia e Ruşen Eşref mi stava traducendo.
(La
signora Gaulis sta parlando amichevolmente con il signor Kemal. La stanno
ospitando alla Villa Francese. Le stanno dando importanza come figura
ufficiale).
La
signora Gaulis esprime la seguente valutazione in merito all'accettazione da
parte di Mustafa Kemal dell'invito britannico a Losanna:
Una nazione che
accetta la protezione britannica deve abbandonare le proprie idee personali.
Non vuole assolutamente che questi paesi stabiliscano contatti con il mondo esterno.Ad AnkaraAbbiamo
incontrato M. Kemal dal 1921. Latife Hanım parla francese come un francese, il
francese più puro di Parigi. Mentre
parlavamo, arrivò il signor Kemal. Ci sedemmo in disparte con lui. Il Pascià mi
raccontò di Monsieur Lyautey: "Perché non siete venuto prima?"
chiese. Quella sera sarebbe andato ad Adana. La popolazione
della regione turco-siriana era adirata perché credeva che Ankara li avesse venduti
alla Francia con l'accordo di Ankara .
Riforme
Ismet
Pasha diceva esattamente l'opposto di ciò che avevo sentito a Rabat:
"Siamo
obbligati a dimenticare il passato. Se ci voltiamo indietro anche solo per un
attimo, saremo distrutti. Il nostro sguardo dovrebbe essere rivolto solo al
futuro."
Abbiamo
cenato e parlato con Ahmet Agayef.
Ağaoğlu
ha detto:
"Dopo
aver raggiunto la pace, attueremo riforme interne. Concederemo la libertà alle
donne. Saremo liberati dall'oppressione della classe degli ulema.".
Alla seconda
conferenza di Losanna
Il
Secondo Trattato di Losanna sembrava un duello franco-turco. Le spese dei
delegati turchi rappresentavano un pesante onere per il bilancio turco.
Il
5 giugno (1923) andai a Losanna per la quinta volta. C'erano dei turchi al
Grand Hotel.
Rıza
Nur Bey venne da me alle undici di sera. Dopo una giornata di accese lotte, mi
espose le sue idee con tono feroce.
Rıza Nur Bey ( chirurgo, politico e scrittore).
Una figura
importante negli anni immediatamente successivi alla prima guerra
Mondiale, in cui
fu ministro del governo. Successivamente venne emarginato e
diventò un critico
di Ataturk.
Nella foto: la
delegazione turca dopo la firma del trattato di Losanna (24 luglio 1923).
La delegazione era
guidata da Ismet Inonu (al centro) e da Riza Nur (a sinistra con il cilindro).
Gaulis secondo
Riza Nur
Nelle
memorie di Rıza Nur, pubblicate in quattro volumi con il titolo "Vita e
memorie", la signora Gaulis viene menzionata in modo leggermente diverso
da come lei stessa afferma. Rıza Nur affermò:
"Da
cinque o sei giorni, le tempeste politiche, i lampi e i tuoni sono ricominciati
nell'atmosfera di Losanna. Tutti dicono: se i turchi non firmano la pace, ci
sarà la guerra, gli stati manderanno gli eserciti... Questa volta, Ismet è più
ansioso che mai. Non ha più mangiato né bevuto.
Ancora
una volta, un gruppo di nuovi arrivati si è riversato a Losanna. Si suppone che
siano amici dei turchi. Ci consigliano e ci implorano di fare la pace e firmare
il trattato per amore dei turchi.
Una
di loro era Madame Gaulis. Anche questa donna è arrivata tramite Nihad Reşad.
Sta cercando di ingannare Ismet. Anche questa donna francese mi ha incontrato.
Ho detto davanti a tutti: "Se siete nostri amici, cercate di convincere i
francesi a modificare le clausole del trattato a nostro favore. Qualsiasi altra
parola è sconveniente per un amico". Ero profondamente turbato. Ho smesso
di parlare.
Questa
donna era stata in Turchia un paio di volte. Aveva viaggiato molto sotto la
guida di Hamdullah Suphi. Aveva anche incontrato Mustafa Kemal. Aveva messo
queste informazioni in una cassaforte e ottenuto le informazioni e le ricerche
che aveva richiesto, oltre a una grossa somma di denaro. Aveva anche scritto un
libro presumibilmente a nostro favore. Tuttavia, ho il forte sospetto e
suppongo che sia una spia del Ministero degli Affari Esteri francese.
(Dott.ssa Rıza Nur, Vita e Memorie, Volume 3, pagina 1146, Istanbul 1968. 2a
edizione, Volume 2, pagina 1004, Francoforte 1982.).La
Gaulis riportò nelle sue memorie anche i negoziati tra gli inglesi e Ismet
Inonu Pasha , sempre nel trattato di Losanna.
Per
far accettare le offerte britanniche, Lord Curzon e Sir Horace Rumbolt
negoziarono con Ismet Pasha. Le trattative durarono diversi giorni... Nessuno
conosceva i dettagli di questa trattativa, a parte lo staff di Ismet Pasha, lo
staff britannico e Rıza Nur.
Ismet
Pascià era molto nervoso ed emozionato. Gli inglesi avevano promesso grandi
cose. Sir William Tyrell disse: "Daremo loro due cose a cui non possono
rinunciare: denaro e pace".
Queste
concessioni fatte dai turchi erano necessarie e opportune? La storia lo dirà...
Non dimenticherò mai l'espressione sul volto di Ismet Pascià in quei giorni……
Dopo
aver raggiunto un accordo con gli inglesi, i turchi abbandonarono la Conferenza
a se stessa. Si scontrarono con le elezioni in patria. E poiché non temevano
più i russi, schiacciarono i comunisti.
Gli
inglesi misero i turchi contro i russi e posero fine al dominio francese.
Seminarono nuovi semi di discordia tra turchi, egiziani e musulmani indiani.
Così, ritardarono di cinquant'anni ciò che alla fine sarebbe accaduto
loro. I turchi erano intrappolati. ……
Non
conoscevamo i termini dell'accordo segreto. Tuttavia, secondo alcune
indicazioni, furono discusse le questioni della ferrovia di Baghdad e di Mosul…….
Nessuno era
contento di Losanna
No,
gli egiziani non erano soddisfatti di questo. Chi avrebbe potuto essere
soddisfatto della Conferenza di Losanna, del resto? Gli egiziani, come molti
musulmani indiani, avevano sostenuto il governo di Ankara. Ma questi, con la
totale ingratitudine tipica di tutti i movimenti rivoluzionari, avevano
respinto i loro primi benefattori. Il prezzo dell'apparente riavvicinamento
anglo-turco fu pagato dai musulmani indiani ed egiziani.
I nazionalisti
egiziani e la conclusione
I
nazionalisti si sono riuniti in un ristorante vicino a Ginevra e hanno litigato
animatamente. Tutti criticavano Ankara.
Ascoltai
in silenzio. Quando tutti tacquero, dissi:
Esprima
chiaramente il suo verdetto. Negherà Ankara e la Guerra d'Indipendenza?
Gridarono:
È
possibile! Qualunque siano i loro difetti, cosa possiamo fare senza di loro?
Sono duri, a volte folli. Ma nonostante tutto, sono nostri. Niente può
separarli da noi."
Erano
presenti a Losanna come osservatori ed erano i migliori intellettuali egiziani.
Erano più progressisti e sensati dei delegati presenti a Losanna. Non
tolleravano nemmeno le critiche malevole ad Ankara.
Quando
la conferenza finì, nessuno era contento. Anche i turchi si resero conto di
trovarsi in una situazione strana.
La
Gaulis nelle sue memorie mise in evidenza anche l’opposizione che Mustafa Kemal
Ataturk incontrò nelle sue riforme. Anche
il ministro Ismet Inonu Pasha finì con il diventare un oppositore di Atatturk…
Il
5 settembre 1921 ho ricevuto una lunga e sincera lettera da Ismet Pasha……..
Ho
percorso 150 chilometri lungo la linea del fronte con Ismet Pasha……
Ismet
Pasha chiedeva: "Perché il maresciallo Lyautey non è venuto?...........
Era
evidente l’opposizione di Ismet Inonu Pasha
nei confronti i Ataturk.
“L’opposizione
turca, nonostante il suo odio verso la persona e la dottrina di Mustafa Kemal,
si unì a lui, ma disse sempre: “Fino alla vittoria! Poi vedremo!”
L'opposizione
disapprovava fortemente la sua visione di un governo popolare. Considerava
malvagi l'abolizione del califfato, la prostituzione femminile e le nuove
leggi.
La
Gaulis scrisse anche che…
durante la
conferenza di Losanna, il governo turco prese alcuni impegni segreti con gli
inglesi attraverso
conversazioni private.
Nel
rapporto tra la Gaulis ed Ataturk agiva nell’ombra l’enigmatica figura del
Maresciallo Lyautey, Governatore del Marocco.
L’importante
storico turco, Mehmet Ertuğrul Düzdağ, nel suo libro “ Volti nascosti nella
nostra storia recente”, riportò degli aspetti importanti sulla vita e sulla
ideologia del maresciallo Lyautey:
Il
maresciallo Lyautey trascorse tutta la sua vita come comandante di eserciti di
occupazione nei paesi musulmani. Conquistò terre musulmane, uccise musulmani e
li condusse al cospetto dei tedeschi come agnelli sacrificali per combattere i
propri nemici.
Ma
proprio come quest'uomo fu un prezioso statista ed eroe per la sua nazione, è
anche un nemico temibile per noi. La sua vita, le sue opere e soprattutto le
sue lettere devono essere conosciute e lette attentamente da ogni musulmano
intelligente che voglia impegnarsi seriamente per la propria religione e per i
propri fratelli musulmani.
Qui
risiede il segreto delle attività che avrebbero dovuto essere di beneficio ai
musulmani nella nostra storia recente, ma che hanno sempre portato a danno dei
musulmani a causa dell'ignoranza e dell'inadeguatezza: non riconoscere né
l'amico né il nemico; non comprendere la necessità di ciò; in breve, pigrizia e
commettere atti ignoranti senza rispettare le condizioni mondane, perché li
intraprendono senza comprendere né la religione né il mondo!…”
Mustafa
Kemal Ataturk scrisse una lettera al maresciallo Lyautey il 23 dicembre 1921:
“Signor
Maresciallo,
La
signora Berthe Geroges-Gaulis ha avuto la gentilezza di aggiungere alle
numerose prove di amicizia che già mi ha dimostrato accettando di inviarvi, su
mia richiesta, queste poche righe.
Colgo
l'occasione per esprimere la mia più profonda gratitudine per la simpatia che avete
avuto la gentilezza di dimostrarci nella nostra guerra per l'indipendenza.
La
Francia non ci ha deluso nelle nostre speranze e, attraverso le calorose parole
dei suoi leader più potenti, ha saputo consolarci in quei momenti difficili e
sollevarci il morale. Tra coloro che hanno avuto la lungimiranza di comprendere
i supremi interessi della Francia e la posizione speciale che occupava nel
Mediterraneo, e che hanno sostenuto la prosecuzione della politica tradizionale
della Francia nel Vicino Oriente, Vostra Eccellenza si è distinta, e il Suo
generoso intervento ha senza dubbio fatto pendere la bilancia a nostro favore.
Siamo
lieti di constatare che gli sforzi reciproci di entrambe le parti hanno dato i
loro frutti con la conclusione dell'Accordo di Ankara. Riponiamo grandi
speranze in questo documento, che non mancherà di avere un impatto estremamente
positivo sulle secolari relazioni amichevoli tra le due nazioni, ristabilite
con la più ampia comprensione e sincerità.
Spero,
signor Marshal, che continuerà a porgerle le sue preziose condoglianze, che le
sono molto grate. La prego di accettare, signor Marshal, i miei più sentiti
saluti.
“M.
Kemal”
……………………………………………..
Ataturk durante la sua relazione con Fikriye Hanim (già citata nella ricerca la loro tragica esperienza d’amore) conobbe Evelyn Barrett.Evelyn Barrett (giornalista americana).Con Evelyn Mustafa Kemal visse una storia d’amore travolgente. Il loro primo incontro avvenne negli archivi del comune di Afyon. Mustafa kemal in quel periodo aveva un’importante storia d’amore con Fikriye Hanim.La liberazione di Usak era prevista per l’uno settembre. Il Comandante in Capo greco venne catturato da Nurettin Pascià in un villaggio vicino Usak. Mustafa Kemal, mentre riceveva la spapa del Comandante in Capo greco Trikopis nella villa dei Bacakzades a Usak, invitò la giornalista Barrett ad unirsi a lui. La Barrett aveva alloggiato nella casa di fronte e Mustafa kemal le propose di sposarlo ma la donna rifiutò perché sposata.Fikriye venne a sapere dell’interesse di Mustafa Kemal verso la giornalista e si recò di notte nella residenza della Barrett.La Fikriye cominciò ad esprimere delle parole, con tono agitato….Sono Fikriye, abbiamo un conto in sospeso, signorina Evelyn. Ascoltami, stronza cristiana! Hai chiesto a Gazi di portarmi via da Ankara...La Barrett, spaventata, rispose:È meglio che entri. Non ha un bell'aspetto, sta tremando, signorina Fikriye...Fikriye continuava a parlare, la sua voce era tremante e soffocata dalle copiose lacrime ..Hai mandato quell'uomo a casa di Emine per dirmi che dovevo andare in un sanatorio in Europa... Se Gazi fosse qui adesso, lo ucciderei. Sa benissimo che ho fatto sacrifici per lui e che l'ho adorato per tutta la vita. Mi ha buttata via per colpa tua. Ora lo hai convinto a mandarmi in Europa.La Barrett, sapendo di essere a posto con la sua coscienza, rispose..No, non è vero! Nessuno può convincere Mustafa Kemal. Credo che gli importi solo della tua salute.Fikriye non ascoltò le sincere parole della Barrett.. e continuò il suo discorso..Mi hai costretto a farlo! So come ti sei gettata tra le sue braccia. Sei persino andata al fronte con lui, come un'amante semplice e umile.Fikriye tirò fuori una pistola nella casa di Kavakllidere e disse:American bitch, you separate me from my Mustafa KemalPuttana americana, mi separi dal mio Mustafa KemalLa Fikriye fallì, forse con la sua mano tremante non colpì la Barrett o forse non sparò. Infatti la Barrett tornò in patria dopo la vittoria dei nazionalisti Turchi.Il tentato omicidio fu raccontato nelle memorie della stessa Evelyn che furono pubblicate da Catherine Gavin nel 1922.……………………………
Nella
vita di Ataturk ci fu anche un amore araboEra
l’egiziana Muniretul Mahdiye (Mehdiye), una nota cantante.Mustafa
Kmal si trovava al Cairo e rimase affascinato dalla bella artista.
Mustafa Kemal
Ataturk - Müniretül Mahdi Munire
nacque in Egitto nel 1885 in una modesta casa di un villaggio chiamato Munire.
La sua vita familiare era molto modesta e, ad aggravare la situazione, ci fu la
perdita della madre quando ancora era una bambina. Due anni dopo la morte della
madre perse anche il padre.Malgrado
la sua povertà amava il canto e, con immensi sacrifici, diventò una cantante
ammirata da politici, letterati, comandanti. Una brillante carriera che inizio
verso l’età di 30 anni.Munire,
soprannominata “mutribe” (cantante), significa “incantare il palcoscenico” e
con la sua voce rivoluzionò la canzone.
Su di lei fu scritto un libro “ Siultan Munire, Before ad After him” (
Sultana Munire, prima e dopo di lei) che mise in evidenza la sua grande
influenza artistica nella canzone.Iniziò a cantare nel suo villaggio di nascita
(Munire) da cui prese il nome e nei luoghi vicini.Fu
portata al Cairo da Mohammed Ferec, l’uomo che la scoprì, e nella capitale
egizia iniziò la sua grande carriera artistica.Muniratul Mahdiye
Munire
diventò ben presto famosa e aprì un club privato “Nezhetün Population”.Un
locale di Il Cairo che diventò subito famoso attirando l’attenzione anche di
Mustafa Kemal che si trovava nella capitale egizia a causa della guerra di
Tripoli.Il
locale e la casa di Munire diventarono un importante luogo d’incontro, di
riunione di intellettuali, politici e artisti.Nel
locale l’artista prese il soprannome di “Sultanut Treb” cioè il “sultano
che ha incantato il palcoscenico”.Una
brava cantante in arabo si dice “mutrib” cioè colei che riesce a creare
un’atmosfera “tarab” durante l’esibizione.Il
termine “tarab” significherebbe “essere incantati”. Quindi una musica che
colpisce gli ascoltatori facendo nascere delle particolari sensazioni grazie ad
una esecuzione perfetta. Gli
inglesi, con il loro ostruzionismo, chiusero più volte il locale a causa delle
critiche anti-inglesi ma non riuscirono ad impedire le esibizioni della
cantante che erano le più ascoltate nelle radio egiziane.Perché
gli inglesi chiusero più volte il locale?Il
locale era accusato dagli inglesi perché luogo dove si svolgevano dibattiti,
conversazioni e si davano sfogo ad idee antimperialistiche.Minire
eseguiva canzoni nazionalistiche nel club e il luogo diventò famoso con lo
sloganHava'l
Hürriyet fi Masrah Müniretü'l MehdiyeC'è amore per la libertà nel
teatro di Müniretü'l MahdiyeIn
quel periodo un’altra artista egiziana calcava i palcoscenici egiziani con
grande successo.Si
trattata della cantante lirica Ratiba el-Hefni e lasciò come scrittrice la
storia d’amore tra Mustafa Kemal e Munire nel suo libro “Sultan Münivetül
Mahdiye".Ratiba Hefny
Ratiba HefnyRatiba Hefny (رتيبة الحفني ) ( Il Cairo, 2 dicembre 1931; ?, 16
settembre 2013).
Cantante lirica
egiziana e internazionale (soprana), si esibì in più di 500
Spettacoli
d’opera. Fu anche preside dell’Istituto Superiore di Musica Araba al Cairo.
Nel 1988 fu
nominata direttrice del Teatro dell’Opera del Cairo.
Inizioò a suonare
il pianoforte all’età di cinque anni. Diede la sua voce cantata nel film
“Biancaneve e i
sette nani” nell’edizione araba di Disney del 1975.
Faceva parte di
una famiglia di musicisti. Suo padre, Mahmoud El Hefny, scisse
più di 45 libri
sulla musica e sua nonna fu anch’essa
una cantante d’opera tedesca, Libro di Muniratul Mahdi
Mustafa
Kemal, che si fermò al Cairo dopo la guerra di Tripoli nel 1912, venne con i
suoi amici nel luogo chiamato Popolazione di Nezhetün. Ascoltando Müniretül
Mahdiye qui, Atatürk ammira la sua voce.Münire
scopre che Mustafa Kemal, che è seduto davanti e la applaude costantemente, è
un soldato turco e inizia a cantare canzoni turche.Tuttavia,
c'è un'altra persona sul palco che attira l'attenzione di Atatürk. È anche
la ballerina ebrea Liza.Dopo lo
spettacolo Ataturk s’avvicino al palco e si rivolse a Munire..'Con il tuo
permesso, vorrei presentarmi a te... sono il maggiore Mustafa Kemal...'. Munire
rispose:'Sono onorata di
conoscerti, maggiore... spero che ti piacciano le mie canzoni?'Ataturk
sorrise e con voce emozionata…'No... Ecco perché
tornerò domani!'Mustafa
Kemal si recava ogni sera al “Nezhetün Population” e faceva aprire lo champagne
in onore di Munire.Münire,
che venne a sapere che la sua ballerina andava a trovare Mustafa Kemal
nell'hotel in cui alloggiava, la schiaffeggiò davanti a Mustafa Kemal.Anni
dopo, Münire ricevette nel 1928 da Istanbul un invito a un concerto. Il
quotidiano Ikdam ha annunciato l'arrivo di Münire con il titolo “Benvenuta in
Turchia”.
Müniretül MahdiyeFoto: Elrsla Dopo
essere arrivata in Turchia, vede Atatürk, la persona che l’ha invitata, ed è
scioccata nell'apprendere che si tratta del tenente colonnello Mustafa Kemal,
che ha incontrato anni fa. Tuttavia,
questa non è l'unica cosa che sorprende Münire. Liza, che ha ballato anni
fa, è ancora con Atatürk. Atatürk, incapace di nascondere la sua sorpresa,
dice a Münire: "Non preoccuparti, non siamo sposati con Liza".Münire
canta la canzone "Angel Ruhlum" ad Atatürk seduto di fronte a lei sul
palco in cui è apparsa l'8 agosto 1928 a Sarayburnu. Un concerto organizzato
dal Partito Popolare Repubblicano.Fu
suonata la musica da ballo della Jazz Band, la cantante egiziana Muniretu ‘lMahdiye
(Munire) cantò canzoni arabe e dopo la società musicale Eyup eseguì musiche
kurdi-hocazar.Atatürk
permette a Münire, di cui ammira la voce, di rimanere sul palco per ore. Le
chiese di risalire quindi nuovamente sul palco. Munire eseguì altre canzoni
arabe e turche.. un esibizione che richiese delle ore.Alla
fine di ogni verso della canzone che Münire canta, compaiono le parole
"Vieni, vieni, vieni con i tuoi piedi, amore mio".Secondo
Ratiba al-Hefni, l'autore del libro, Mustafa Kemal Atatürk, rimasto colpito da queste parole , gli ha chiesto
di sposarlo e gli ha permesso di tornare in Egitto per salutare la sua
famiglia. Tuttavia, Münire, che ha problemi dopo il ritorno al Cairo, non
torna a Istanbul.Si narra
che Ataturk abbia suggerito, dopo un
concerto, a Munire di cantare in musica occidentale.Finita
l’esibizione, Ataturk salì sul pacco e consegnò a Munire una medaglia di Stato
e gli disse..Mi fai fatto innamorare della musica
araba con la tua voce angelica e talenti rari…Tenne
quindi un discorso sul futuro della musica araba…"Stasera, qui, per una
bella coincidenza, ho ascoltato i due complessi musicali più illustri
d'Oriente. Soprattutto Müniretü'l Mehdiye Hanım, che ha decorato il palco
come la prima, è riuscita nella sua abilità artistica. Ma sul mio
sentimento turco, questa musica, questa musica semplice, non è sufficiente a
soddisfare l'anima e il sentimento molto forti del turco. Ora è stata
ascoltata anche la musica del mondo civilizzato. Il popolo, che fino a
quel momento sembrava esangue di fronte ai cosiddetti canti di musica
orientale, è subito entrato in azione. Stanno tutti giocando e
divertendosi, facendo il lavoro della natura…”Nel
suo discorso, Atatürk sottolineò che era tempo che la nazione turca abbandonasse
la musica turca. Ecco perché vedi che stiamo
ricevendo musica occidentale”.Una
decisione, secondo il mio modesto parere, decisamente sbagliata per la musica è
patrimonio culturale e voce di un popolo nei suoi molteplici aspetti. Dopo quel
discorso iniziò infatti la rivoluzione musicale. La musica turca fu
bandita dalle radio e vietata nei luoghi in cui veniva eseguita la musica
Alaturka. Ma i turchi non “adottarono” la musica
occidentale. Nonostante il divieto di due anni sulle radio e il divieto di
istruzione fino all'istituzione del Conservatorio di musica classica turca nel
1976, il pubblico continuò giustamente a
cantare la propria musica.Ataturk
andò, dopo il concerto, nel camerino di Munire e gli chiese:cosa ne pensi della musica occidentale?Munire
rifiutava, dato il suo stile di canto, la musica occidentale e Ataturk di
rispose.."La tua voce è fantastica. Hai
bisogno della musica occidentale per far conoscere il tuo talento. Se lo fai,
otterrai una reputazione internazionale".
Il cantante
Abdulaziz Khalil (a sinistra), Cairo Kadi Sheikh Yunus (a destra),
con Müniretül
Mahdiye
Fotografia: Dotmsr
Secondo
le ricerche della giornalista e scrittrice Turan Kislaci, Munire tornò in
Egitto dopo il concerto. Il suo primato canoro s’era ormai indebolito e una
nuova artista calcava i palcoscenici
egiziani: Ummu Gulsum detta “Stella D’Oriente”.
Ummu Gulsum
Da
sinistra: Riad Al Sunbati, Umm Kulthum, Mohamed El
Qasabgi,
Farid
al-Atrash, Zakariyya Ahmad.
Munire
aveva da sempre mostrato la sua lotta contro le forze britanniche presenti in
Egitto e continuò la sua lotta anche attraverso le sue canzoni. Ricevette
medaglie al valore per il suo impegno politico non solo in Egitto. Anche il re
di Merakesh, il governatore della Tunisia ed altri sovrani arabi gli
conferirono importanti riconoscimenti nazionali.Il suo
nome fu inserito nell’Albo d’Oro del Re d’Italia.Morì nel 1965 al Cairo.
……………………………….
Rukiye
Sabiha Sultan
Rukiye Sabiha
Sultan ( رقیہ
صبیحه سلطان)
Sabiha
Osmanoğlu (dopo il 1952)
(Istanbul,
19 marzo 1894 – Istanbul, 26 agosto 1971)
Significato
del nome: “Affascinate” e “mattino”
Figlia
del Sultano Mehmed VI e della sua prima moglie Nazikeda KadinNacque
ad Istanbul nella Villa Ortakoy e suo padre era il futuro sultano Mehmed VI.
La
madre Nazikeda Hanim era una principessa abcasa nota come principessa Emine
Hanim Marsania (Sukhumi, Abcasia, 9 otobre 1866). Suo nonno materno (?) era il principe Hasan Ali Bey, signore di
Tzebelda e la nonna materna (?) la principessa Fatima Horecan Arebda.
Sanina
Sultan era la terza ed ultima figlia dei
suoi genitori. Prima era nata Fenire Munire Sultan, (nata e morta nel 1888) e
successivamente nel 1982 Fatima Ulviye Sultan.
La
sua nascita fu molto difficile tanto che la madre non poté avere altri figli.
Sahiha e sua sorella Ulviye
furono istruite da Refik Bey, figlio di Mihrifelek Hanim, seconda governante
del sultano Abdulmecid e da Mile Vocino che era un insegnante di pianoforte.Sabiha
era una delle principesse più ammirate della sua generazione. Il poeta turco
Yahya Kemal la lodò perchéEra diversa dalle
altre donne della famiglia imperiale.
Quando
suo padre salì al trono Sabiha aveva 24
anni ed era ancora nubile malgrado i numerosi pretendenti: Rauf Orbay, parente
di Sazkar Hanim che era una delle
consorti del sultano Abdulhamid II; Mahmud Kemal Pasha, membro del governo;
Babanzade Fuad Bey, un alto ufficiale; Suphi Bey di Damasco, capitano
dell’esercito; Mehmed Ali Pasha, nipote del Gran Visir Ahmed Muhtar Pasha.
Tutti furono rifiutati da Sabina. Furono invece presI in considerazioni le
proposte di matrimonio di Ahmad Shah Qajar, ultimo membro regnante della dinastia Qajar (Impero di Persia e originaria
dell’Azerbaigian) e di Mustafa Kemal Ataturk che, pochi anni dopo,
avrebbe dato un colpo mortale al sultanato per proclamare la Repubblica di cui
sarebbe stato il presidente.Anche
le ultime due proposte non furono accettate perché Sabiha voleva sposare
Sehzade Omer Faruk, un suo cugino di secondo grado, figlio del califfo
Abdulmecid II e nipote del sultano Abdulaziz. Il suo desiderio fu respinto
perché il ramo famigliare di Sabiha, discendente dal sultano Abdulmecid I e
quello di Faruk, discendete dal ramo di Abudulzaziz (i due erano fratellastri)
non c’erano buoni rapporti e questo a causa della morte sospetta di Abdulzaziz.
La tesi della morte di quest’ultimo era legata ad un suicidio ma furono
accusati di omicidio i sostenitori dei figli di Abdulmecid.Ma
l’amore, quello vero, non conosce ostacoli e alla fine tutti si accorsero che i
due erano profondamente innamorati. Le
madri dei due innamorati, Sehsuvar Hanim (madre di Faruk) e Nazikeda Kadin,
misero la buona parola per il matrimonio e alla fine ottennero il consenso con la speranza di riunire la famiglia
abbandonando le antiche rivalità e accuse.Si
sposarono il 20 aprile 1920 nel padiglione delle reliquie di Palazzo Topkapi.
Il matrimonio fu celebrato da Seyhulistan Hayrizade Ibrahim Efendi e i
rappresentanti degli sposi furono Başkatip Ali Fuad Bey per Sabiha e Ömer Yaver
Pasha per Faruk. Il ricevimento si tenne invece a Palazzo Yildiz. La
coppia si stabilì a Villa Rumelihisari, e ad ottobre il padre di Sabiha donò a
lei e a sua sorella due palazzi a Nisantasi. La residenza di Rumelihisari
diventò la loro residenza estiva.
Sabiha Sultan
(terza da destra) il giorno del suo matrimonio.
Con lei, da
sinistra a destra: sua sorella Ulviye, la nuova cognata Dürrüşehvar,
sua madre
Nazikeda, il suo fratellastro Ertuğrul, sua suocera Şehsuvar.
Nei
tre anni successivi ebbero due figlie, Fatima Nesclisah Sultan e Zehra Hanzade
Sultan.Zehra
nacque sei mesi prima della sentenza d’esilio per la famiglia imperiale del
marzo 1924 e tutti i membri della famiglia imperiale dovettero lasciare la
Turchia dietro il termine perentorio di una settimana.Il
marito Faruk si trovava in Svizzera e la moglie Sabiha lo raggiunse con le
figlie. Un viaggio da sola, con tanti pericoli, sull’Oriente Express. Dalla
Svizzera si trasferirono a Nizza dove nacque la loro ultima figlia Necla
Hibetullah Sumtan.Nel
1930 ospitarono nella loro villetta il cugino Sehzade Ibrahim Tevkik, che morì
l’anno seguente, e la madre di Sabiha, Nazikeda Kadin che occupava la stanza degli ospiti assieme al figliastro
Sehzade MehmedErtugrul. Quest’ultimo si recava solo occasionalmente da Sabiha
per visitare la sorellastra ed i suoi nipoti.Nel
1938, Sabiha e la sua famiglia, inclusa la madre, si trasferirono
ad Alessandria d'Egitto, dove Nazikeda, già malata, morì nel 1941.Nel
1940, partecipò il 26 settembre al matrimonio di sua figlia Neslişah con
Mohamed Abdel Moneim, figlio dell'ultimo Khedivè d'Egitto Abbas Hilmi
II; il 19 settembre quello di sua figlia Hanzade col principe egiziano Mehmed
Ali Ibrahim. L'ultima figlia, Necla, sposò nel 1943 il principe egiziano Amir
Ibrahim.Loro Altezze
Imperiale Principesse Nejla-Hebatullah, Sabiha e Hanzade a Maadi.
(foto per gentile
concessione di Rashad Kamal).
Sabiha con suo
marito Faruk
Dopo
i matrimoni delle figlie il rapporto tra Sabiha e Faruk entrò in crisi e questo
a causa del marito che s’innamorò di una loro cugina, Mihriban Mihrisah Sultan. Il rapporto nella coppia diventò difficile nel
1944 quando morì il califfo Abdulmecid II.La
famiglia si riunì per decidere il nuovo capo della Casa Imperiale di Osman.Sabiha
si schierò contro il marito Faruk sostenendo Sehzade Ahmed Nihad che avrebbe
ottenuto al termine la carica. Anche le figlie si schierarono a favore di
Sehzade Ahmed.Faruk
accusò la moglie di aver manipolato le figlie mettendole contro di lui e chiese
il divorzio che riuscì ad ottenere solo quattro anni dopo, il 5 marzo 1948.Un
decennio dopo, Faruk divorziò anche dalla nuova moglie Mihrisah e dichiarò con
grande amarezza di…Rimpiangere la sua
scelta di aver divorziato dalla migliore delle donne per sposare la peggiore.Dopo
il divorzio Sabiha lasciò la sua villa di Maadi per trasferirsi a Heliopolis,
in un piccolo appartamento vicino all’abitazione di sua figlia Neslisah. Sabiha
chiese inoltre a sua figlia Hanzade, che viveva a Parigi, di poter trasferire
nella sua casa di Il Cairo tutti i beni ed i mobili che non entravano nel suo
piccolo appartamento. La figlia diede il consenso, ma la rivoluzione egiziana
del 1952 sconvolse anche la famiglia reale e tutti i membri della famiglia
ottomana residenti in Egitto furono esiliati ed i loro beni confiscati.La
famiglia di Sabiha fuggì in Europa e visse insieme alle figlie sia con Neslisah
a Montreux sia con Hanzade a Parigi. Visse anche con suo nipote Sultanzade
Sabahaddin Bey, figlio di sua cugina Seniha Sultan.Nello
stesso anno il governo turco revocò l’esilio per le principesse e Sabiha decise
di tornare a Istanbul dove in ossequio alla legge sul cognome del 1934, prese
nome Sabiha Osmanoglu. Si stabilì nel quartiere Nisantasi dove un tempo aveva
posseduto il suo palazzo. Morì il 26 agosto 1971 nella sua casa e fu sepolta nel
cimitero di Asiyan Asn di Istanbul.Sabiha
Sultan fu sul punto di sposare Mustafa Kemal?
Era
sola una mossa disperata del Sultano Vahdettin?
La
ricerca sull’argomento fu svolta dallo storico Ali Nusret e pubblicata il 26
agosto 2021 nel sito:
Mustafa Kemal
Pasha e Sabiha Sultan.
"Sono la figlia di uno sfortunato sultano che è
stato distrutto fisicamente e spiritualmente con la sua patria. Oggi è stata
istituita la Repubblica, la nostra famiglia ha fatto il suo dovere. È un
peccato per la nazione turca farci oggetto di pettegolezzi, perché per la
nostra nazione, la storia ottomana è un'eredità di cui essere orgogliosi.
L'impero era un'epoca diversa, ma era anche turca". Era famoso, proprio
come la Repubblica oggi..."Rukiye Sabiha SultanSabiha
Sultan era quindi la figlia di Mehmed VI, Mehmed Vahdettin o Mehmed Vahideddin
(conosciuto anche come Maometto VI) fu il trentaseiesimo e ultimo sultano
dell’Impero Ottomano dal 1918 al 1922. (Fu anche il centesimo califfo
dell’Islam).Il
sultano Vahdettin dovette dimettersi dal trono e disse al generale Harrington,
comandante dell’esercito d’occupazione di Istanbul:"Poiché vedo
la mia vita in pericolo qui, cerco rifugio nello Stato britannico e chiedere
che io sia portato in un altro posto il prima possibile".Il
sultanato fu abolito ufficialmente l’uno novembre 1922 ed il 29 ottobre 1923 fu
proclamata la Repubblica di Turchia con Mustafa Kemal eletto come Presidente.Il
sultano scrisse al Presidente degli Stati Uniti John Calvin Coolidge Jr., 30º presidente
degli Stati Uniti d'America dal 1923 al 1929, dalla sua villa di Sanremo. Nella
lettera citò la Grande Assemblea Nazionale Turca come … sedizione ribelle.. e
aggiunse chela decisione dell’esilio
era contro diritti umani, e la sua assistenza in questa materia è stata
inestimabile e che avrebbe contato.
Il Sultano
Vahdettin padre di Sabiha Sultan
Foto: Dünya
Bulletin. Il
nome completo della ragazza era Rukiye Sabiha Sultan-ı İliyyetü'ş-Şân e il suo
titolo ufficiale “ Devletlu” (con Stato?). Quando nacque il sultano Abdulhamid
era al trono e l’ascesa al trono del padre di Sabiha era improbabile.Secondo
alcuni storici sarebbe nata nel palazzo di Ortakoy mentre secondo altre fonti
sarebbe nata nel villaggio di Adapazari Beynevit. La madre di Sabiha Nazikeda
Kadinefendi si trovava nel villaggio per fare una visita al padre. Il villaggio
era abitato da una piccola popolazione abkhaza e greca. Gli abitanti del villaggio erano fieri perché
vi era nata una principessa ottomana anche se nei documenti ufficiali
risulterebbe che sia nata ad Istanbul nel palazzo Ortakoy.
Sabiha Rukiye
Sultan ha solo 10 anni
Questa fotografia fu
pubblicata per la prima volta il 6 novembre 2002 sulla rivista "Hurriyet
History with Murat Bardakçı"
Fotografia: Murat
Bardakçı Private Archive. Il
periodo era difficile per l’Impero Ottomano. Molti territori erano stati
perduti e aveva perso la sovranità su Cipro, Tunisia, Egitto, Creta. Dal punto
di vista topografico erano andati perduti circa un milione e seicentomila metri
quadri di territorio, il debito dello Stato erano notevolmente aumentato verso
i banchieri di Galata (distretto di Istanbul) e numerosi privilegi erano stati
concessi a società straniere che lucravano i propri interessi.
Il quartiere di
Galata era chiamato “pera” e fu fondato dai Genovesi.
Fu costruito su
una collinetta prospiciente il mare e il suo sviluppo urbanistico è
caratterizzato da piccole e strette vie sui quali si erge la
Torre di Galata.
Nel quartiere il
“Corso delle Banche” (Bankalar Caddesi), un bellissimo viale con palazzi
antichi
dell’Ottocento. Fu il centro finanziario di Istanbul durante l’Impero Ottomano. La famosa
scalinata Camondo fu infatti costruita dal celebre banchiere
veneziano-ottomano
ebraico Abraham Salomon Camondo.
Sempre a Galata si trova una funicolare sotterranea detta “tunnel”.
Fu completata nel 1875 e fu costruita per superare il dislivello del
quartiere.
È la seconda linea sotterranea più antica del mondo, dopo l’Underground
(1863) di Londra.
Il Ponte di Galata
con la Moschea Nuova (Yeni Camii) sullo sfondo, 1912-1914 -
Da “Fotografie
dall’impero ottomano” (Gallerie d’Italia - Skira).
Archivio
Bernardino Nogara.Anche
dal punto di vista sanitario la situazione era molto drammatica. Una terribile
epidemia di colera aveva colpito Istanbul.
Dal
1910 al 1913 fu uno dei periodi disastrosi della storia dell'Impero
Ottomano. L'epidemia di colera fu una delle cause di questa
calamità. I primi casi di colera furono diagnosticati il 15 luglio a
Erzurum nel 1910. La malattia fu importata dalla Russia e iniziò a diffondersi
nel paese. Il colera apparve a Istanbul l’uno settembre e si diffuse
rapidamente e fu debellata nel gennaio 1911. Secondo i registri ufficiali, tra
il 15 luglio 1910 e il 12 gennaio 1911 il colera uccise 4023 persone. Nel
maggio 1911 il colera riapparve a Samsun e si diffuse all'interno dell'Impero
Ottomano e 18876 persone furono infettate dal colera e 12143 di loro
morirono. Nel 1912 e nel 1913, le fondamenta dell'Impero Ottomano furono
scosse dalla guerra dei Balcani, sconfitte militari, territorio perduto,
rifugiati e immigrati sfortunati e la terribile calamità dell'epidemia di
colera. Non esiste un documento ufficiale affidabile sul numero esatto di
malati di colera e sui decessi.Questa grande epidemia si placò durante l'autunno
del 1913. Nell'impero ottomano, la preparazione del vaccino di Kolle contro il
colera fu iniziata nel 1912 e fu applicata nel 1913.
A
rendere più drammatica la situazione si verificò un terremoto quando Sabiha
aveva appena tre mesi. Nel 1894 Istanbul fu colpita da una terribile scossa di
terremoto, con epicentro nel Golfo di Izmit(Mar di Marmara) il 10 luglio 1894
alle ore 12.24. Stimato con una magnitudo Ms 7.0. (Richter). Almeno 1.349
persone vennero uccise nelle città intorno al golfo di Izmit
Le
rondini erano spaventate e volavano fuori dai loro nidi e il grande e pauroso
tremore causò uno tsunami di circa 1,50 metri nel Mar di Marmara. Una città
avvolta dal panico e gli uccelli tornarono nei loro nidi solo quando i tremori
cessarono.
Sempre
nel 1894, un anno terribile nella storia della Turchia, si verificarono i
massacri di Hamidiye.
Qui
la storia, con una tragica pagina, colpirà di Armeni. Il sultano Abdulhamit
iniziò le persecuzioni contro gli Armeni che risiedevano nelle terre
dell’Impero Ottomano.
L’impero
era ormai sul punto di cadere e il governo di Istanbul cominciò a rifugiarsi nell’immahismo
per la protezione delle sue regioni
imperiali.
Mentre
migliaia di armeni perdevano la vita il capo della dinastia di Sabiha Sultan,
allora ancora una ragazzina, veniva ritratto dalla stampa francese come un
“macellaio armeno”.
La caricatura
politica, in cui il sultano Abdulhamit veniva ritratto come un
"macellaio"
per le sue dure
azioni contro gli armeni ottomani, era ovviamente della stampa francese:
"Sono molto
fortunato! Potrò spargere di nuovo un po' del sangue degli armeni
mentre loro sono
occupati altrove!"
Immagine:
Wikipedia. In
queste situazioni, decisamente drammatiche, la ragazza Sabiha Sultan si recava
spesso da sua madre e dal nonno ad Adapazari vivendo nella loro fattoria posta
nel villaggio.Ad
Istanbul era naturalmente cresciuta come una principessa occidentale prendendo,
assieme alla sorella Ulviye Sultan, anche delle lezioni di piano da parte di Mile Vocino. Lezioni che fecero
delle due ragazze delle brave pianiste.Sabiha
fu cantata dal poeta Yahya Kemal come…intelligente,
bella, il segreto privato, la confidente, la figlia minore di suo padre
Vahdettin. Il 14 giugno 1918, non era ancora sposata e dopo alcuni mesi le
forze dell’Intesa fecero una parata militare a Istiklal Street, una
manifestazione per confermare l’occupazione della capitale.Con la morte del sultano avvenuta il 3 luglio 1918, il padre di Sabiha
salì sul trono dell’Impero Ottomano. Aveva 57 anni e quattro mesi dopo, con
l’occupazione della capitale, la popolazione diventò ancora più povera. Il
denaro non aveva alcun valore, la povertà era dilagante, il pane era aumentato
di 12 volte, l’olio d’oliva di 32 volte, lo zucchero di 60.I soldati di Mustafa Kemal Pasha giunsero ad Istanbul con le
navi.Sabiha Sultan era la figlia minore del sultano ed era al centro
di attenzioni da parte di importanti funzionari statali ed anche di personaggi
appartenenti alle varie dinastie regnanti.L’uomo che l’avrebbe sposata avrebbe ricevuto non solo il
legittimo titolo di “sposo” ma anche il titolo di “Damd-i Shahriar” cioè “sposo
della sovrana”.In Anatolia era ancora in corso la lotta nazionale e nel frattempo
nel palazzo di Istanbul c’erano almeno 20 pretendenti alla mano della
principessa.La sorella maggiore di Sabiha,
Ulviye, s’era sposata con İsmail Hakkı (Oktay), figlio del Gran Visir
Tevfik Pasha.Alcune
fonti affermano che il primo nome considerato per il matrimonio fosse Rauf Bey
(Orbay). Il personaggio di spicco delle guerre di Tripoli e dei Balcani,
alias "Eroe di Hamidiye" Rauf Bey.
Rauf Bey,
ufficiale navale e diplomatico turco.
Immagine della
prima marina, anni '10
Fotografia:
Wikipedia.
Rauf
Bey servì come Ministro della Marina ottomano nello stesso anno firmò
l'Armistizio di Mudros, il documento di crollo dell'Impero Ottomano, a nome del
governo.Era
il nome del cuore di Sabiha Sultan. La sorella maggiore di Sabiha Sultan,
Ulviye, spiegò la situazione a suo marito İsmail Hakkı Bey. Quest’ultimo
parlò con Rauf Bei e la risposa del Ministro della Marina non rese felice
SabihaSono un soldato, non ho tempo da passare alle
ginocchia del Sultano!Le fonti affermarono
che la risposta di Rauf Bey non sia vera perché fu proprio Sabiha ha rifiutare
la proposta di matrimonio.Altro pretendente fu
il Ministro della Difesa Mahmud Kemal Pasha.Un nome d’alto livello
ma il pretendente venne sottoposto ad
indagini d’ufficio per rilevare la sua condotta morale anche sui suoi parenti.
Si scoprì che suo padre s’era legato per breve tempo e quel legame non giunse
al matrimonio.Fu poi la volta di
Fuad Bey. Aveva un fisico molto robusto ed era un membro della tribù Baban
nella regione di Sulaymaniyah nel nord dell'Iraq. Era
quindi un esponente di una tribù che aveva condotto una delle tre rivolte curde
contro l’Impero Ottomano.Rifiutò
anche questa proposta di matrimonio così come quelle di: capitano Saffet Bey (Arikan) successivamente
ministro della Difesa Nazionale nel governo della Repubblica di Turchia;
tenente di Damasco Suphi Bey. Aveva
corteggiatori che venivano da altri Stati come: Ahmad Qajar Khan, scià
dell’Iran.Lo
scià salì al trono all’età di undici anni, il padre era stato mandato in
esilio, e incaricò il suo ambasciatore a
IstanbulHo persino dato i
datiArslan and the Sun
Order” (Arslan e l'Ordine del Sole) a Ismail Hakki Beygenero del sultano
Vahdettin per capire le intenzioni di
Sabiha Sultan.
Uno dei
corteggiatori viene dall'estero: Ahmed Şah Kaçar
Fotografia:
Wikipedia
Il
sultano Vahdettin rispose a suo genero İsmail Hakkı Bey:
"Prendi il distintivo e sparisci.
Un califfo islamico sunnita non può dare
sua figlia a un sovrano sciita!"
Rifiutò
anche questa richiesta. Lo scià dell'Iran avrebbe quindi visitato
personalmente Istanbul, sisarebbe comportato come se non fosse a conoscenza
della risposta di Vahdettin Shah.
Fotografia di Nazmiye Atiç in gioventù,
La ospitò ad Ankara per un mese e poi la rimandò in Francia.
La vicenda, l’esistenza di una relazione tra i due, presentò molti lati oscuri.
La giornalista francese Berthe Elise Jôsephine Dussaud nacque nel 1870. Figlia di una letterata e di un imprenditore edile, i genitori di Berthe contribuirono in modo significativo al suo sviluppo intellettuale. Grazie alla sua famiglia e alla sua istruzione, Berthe stabilì forti legami con la burocrazia e la vita sociale francese. Sposò il giornalista svizzero Georges Gaulis, che ottenne la cittadinanza francese. A causa del lavoro del marito, Berthe si trasferì a Istanbul nel 1896.
Georges contrasse il tifo durante le guerre balcaniche e morì nel 1912 (fu sepolto nel cimitero di Feriköy).
Il l marito era un corrispondente del quotidiano francese “Le Temps” e si occupava della questione armena, di Creta, della guerra greco- turca e degli avvenimenti in Egitto e in Algeria. Pubblicò anche alcuni libri su questi temi ma l’aspetto più importante era il suo incarico di informatore per lo Stato Maggiore degli Esteri e Generale francese.
Berthe Gaulis continuò il lavoro del marito. Tornò in patria per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, per poi tornare nuovamente a Istanbul nel 1919. Iniziò a viaggiare attraverso l'Anatolia e incontrò Refet Pasha e Ali Fuat Pasha.
Secondo alcuni studiosi Madame Berthe Gaulis era un’agente al servizio del Ministero degli Affari esteri francese, incarico che ereditò dal marito.
Infatti durante la Guerra d’Indipendenza (19 maggio 1919 – 24 luglio 1923), con le sembianze di giornalista francese filo-turca, fece dei continui viaggi tra Parigi, Istanbul ed Ankara.
In quel periodo si recò anche in Marocco dove incontrò il Governatore Generale, il maresciallo Hubert Lyautey. La giornalista era stata assegnata al Governatore, responsabile nella gestione delle relazioni tra la Francia e il Mondo Islamico, per riferire e ricevere le istruzioni.
Aveva viaggiato molto per Istanbul e l’Anatolia e prendendo in considerazione il periodo in esame il quadro diventerebbe ben chiaro.
Un periodo costituito dal crollo dell’Impero Ottomano, la Guerra d’Indipendenza e la nascita del nuovo status politico della Turchia contraddistinto dalle forti lotte per affermarsi.
Il governo e l’opinione pubblica francese avevano bisogno di informazioni e per questo motivo la Berthe avviò i suoi contatti e incontri in Anatolia. Inviò le sue osservazioni, le interviste con vari Pascià. ai giornali francesi. Tutti i rendiconti erano scritti a sostegno del governo di Ankara, che stava conducendo la sua guerra d’indipendenza, e tutti con uno spirito anti-britannico a causa del predominio britannico sui francesi, della loro posizione più forte sul campo e dal fallimento dei francesi nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
Nello stesso periodo la giornalista iniziò la sua corrispondenza con il maresciallo Hubert Lyautey. Un maresciallo che aveva l’incarico di Governatore del Marocco ma con un futuro promettente nello scenario politico.
In una lettera datata 27 giugno 1921, indirizzata, al governatore Lyautey, la giornalista scrisse:
Andarono nel castello di Thorey per recuperare le lettere della giornalista sulla Turchia ed anche una lettera di Mustafa kemal al governatore del Marocco Lyautey.
Çelik spiegò che suo padre stava facendo delle ricerche sull'argomento e stava valutando la possibilità di pubblicare queste lettere in un libro. (Libro che fu pubblicato con un annuncio sul quotidiano “Zafer” nel 1956. Le lettere furono pubblicate dalla Koç University Press dopo 65 anni).
In base alle indagini del giornalista Nasit Ulug si svelarono degli incontri tra Madame Berthe Gaulis e Mustafa kemal a Cankaya oltre alla corrispondenza tra la stessa Gaulis e il governatore Lyautey.
Dalle indagini si rilevo l’esistenza di Claude Farrere, un “amico” turco anche autore di una corrispondenza con il Governatore. Il giornalista riuscì a trovare anche un rapporto del Lyautey sulla “Questione Orientale, il califfato e la Guerra d’Indipendenza”.
Una lettera, risalente al dicembre 1920, un anno dopo il suo primo viaggio in Anatolia, in merito ad una conversazione con i notabili della città del Marocco, scrisse:
Come gli altri loro correligionari, mostrano grande interesse per le lotte dell'intero mondo islamico. Sanno tutto ciò che accade a Damasco, al Cairo, a Istanbul e in India. Chi mi ascoltava era ansioso di conoscere la verità sulle battaglie in tutta l'Anatolia, soprattutto intorno a Eskişehir e Konya. Fiduciosi in una vittoria turca, dicevano tutti all'unisono: "Vogliamo una Turchia completa, Istanbul inclusa, con il Califfato e il Sultanato che rimangono a Istanbul. Altrimenti, non si potrà raggiungere una pace duratura e la polvere da sparo continuerà a fumare...
"M. Kemal entrò nella stanza a me riservata nella Villa Francese di Bursa. Al tavolo, Ismet Pasha era seduto alla mia destra, Kazım Karabekir alla mia sinistra. C'era anche Yahya Kemal. Yahya Kemal stava leggendo la sua ultima poesia e Ruşen Eşref mi stava traducendo.
(La signora Gaulis sta parlando amichevolmente con il signor Kemal. La stanno ospitando alla Villa Francese. Le stanno dando importanza come figura ufficiale).
La signora Gaulis esprime la seguente valutazione in merito all'accettazione da parte di Mustafa Kemal dell'invito britannico a Losanna:
Ismet Pasha diceva esattamente l'opposto di ciò che avevo sentito a Rabat:
"Siamo obbligati a dimenticare il passato. Se ci voltiamo indietro anche solo per un attimo, saremo distrutti. Il nostro sguardo dovrebbe essere rivolto solo al futuro."
Abbiamo cenato e parlato con Ahmet Agayef.
Ağaoğlu ha detto:
"Dopo aver raggiunto la pace, attueremo riforme interne. Concederemo la libertà alle donne. Saremo liberati dall'oppressione della classe degli ulema.".
Alla seconda conferenza di Losanna
Il Secondo Trattato di Losanna sembrava un duello franco-turco. Le spese dei delegati turchi rappresentavano un pesante onere per il bilancio turco.
Il 5 giugno (1923) andai a Losanna per la quinta volta. C'erano dei turchi al Grand Hotel.
Rıza Nur Bey venne da me alle undici di sera. Dopo una giornata di accese lotte, mi espose le sue idee con tono feroce.
Mondiale, in cui fu ministro del governo. Successivamente venne emarginato e
diventò un critico di Ataturk.
Nella foto: la delegazione turca dopo la firma del trattato di Losanna (24 luglio 1923).
La delegazione era guidata da Ismet Inonu (al centro) e da Riza Nur (a sinistra con il cilindro).
Nelle memorie di Rıza Nur, pubblicate in quattro volumi con il titolo "Vita e memorie", la signora Gaulis viene menzionata in modo leggermente diverso da come lei stessa afferma. Rıza Nur affermò:
"Da cinque o sei giorni, le tempeste politiche, i lampi e i tuoni sono ricominciati nell'atmosfera di Losanna. Tutti dicono: se i turchi non firmano la pace, ci sarà la guerra, gli stati manderanno gli eserciti... Questa volta, Ismet è più ansioso che mai. Non ha più mangiato né bevuto.
Ancora una volta, un gruppo di nuovi arrivati si è riversato a Losanna. Si suppone che siano amici dei turchi. Ci consigliano e ci implorano di fare la pace e firmare il trattato per amore dei turchi.
Una di loro era Madame Gaulis. Anche questa donna è arrivata tramite Nihad Reşad. Sta cercando di ingannare Ismet. Anche questa donna francese mi ha incontrato. Ho detto davanti a tutti: "Se siete nostri amici, cercate di convincere i francesi a modificare le clausole del trattato a nostro favore. Qualsiasi altra parola è sconveniente per un amico". Ero profondamente turbato. Ho smesso di parlare.
Questa donna era stata in Turchia un paio di volte. Aveva viaggiato molto sotto la guida di Hamdullah Suphi. Aveva anche incontrato Mustafa Kemal. Aveva messo queste informazioni in una cassaforte e ottenuto le informazioni e le ricerche che aveva richiesto, oltre a una grossa somma di denaro. Aveva anche scritto un libro presumibilmente a nostro favore. Tuttavia, ho il forte sospetto e suppongo che sia una spia del Ministero degli Affari Esteri francese.
(Dott.ssa Rıza Nur, Vita e Memorie, Volume 3, pagina 1146, Istanbul 1968. 2a edizione, Volume 2, pagina 1004, Francoforte 1982.).
Per far accettare le offerte britanniche, Lord Curzon e Sir Horace Rumbolt negoziarono con Ismet Pasha. Le trattative durarono diversi giorni... Nessuno conosceva i dettagli di questa trattativa, a parte lo staff di Ismet Pasha, lo staff britannico e Rıza Nur.
Ismet Pascià era molto nervoso ed emozionato. Gli inglesi avevano promesso grandi cose. Sir William Tyrell disse: "Daremo loro due cose a cui non possono rinunciare: denaro e pace".
Queste concessioni fatte dai turchi erano necessarie e opportune? La storia lo dirà... Non dimenticherò mai l'espressione sul volto di Ismet Pascià in quei giorni……
Dopo aver raggiunto un accordo con gli inglesi, i turchi abbandonarono la Conferenza a se stessa. Si scontrarono con le elezioni in patria. E poiché non temevano più i russi, schiacciarono i comunisti.
Gli inglesi misero i turchi contro i russi e posero fine al dominio francese. Seminarono nuovi semi di discordia tra turchi, egiziani e musulmani indiani. Così, ritardarono di cinquant'anni ciò che alla fine sarebbe accaduto loro. I turchi erano intrappolati. ……
Non conoscevamo i termini dell'accordo segreto. Tuttavia, secondo alcune indicazioni, furono discusse le questioni della ferrovia di Baghdad e di Mosul…….
No, gli egiziani non erano soddisfatti di questo. Chi avrebbe potuto essere soddisfatto della Conferenza di Losanna, del resto? Gli egiziani, come molti musulmani indiani, avevano sostenuto il governo di Ankara. Ma questi, con la totale ingratitudine tipica di tutti i movimenti rivoluzionari, avevano respinto i loro primi benefattori. Il prezzo dell'apparente riavvicinamento anglo-turco fu pagato dai musulmani indiani ed egiziani.
I nazionalisti si sono riuniti in un ristorante vicino a Ginevra e hanno litigato animatamente. Tutti criticavano Ankara.
Ascoltai in silenzio. Quando tutti tacquero, dissi:
Esprima chiaramente il suo verdetto. Negherà Ankara e la Guerra d'Indipendenza?
Gridarono:
È possibile! Qualunque siano i loro difetti, cosa possiamo fare senza di loro? Sono duri, a volte folli. Ma nonostante tutto, sono nostri. Niente può separarli da noi."
Erano presenti a Losanna come osservatori ed erano i migliori intellettuali egiziani. Erano più progressisti e sensati dei delegati presenti a Losanna. Non tolleravano nemmeno le critiche malevole ad Ankara.
Quando la conferenza finì, nessuno era contento. Anche i turchi si resero conto di trovarsi in una situazione strana.
Il 5 settembre 1921 ho ricevuto una lunga e sincera lettera da Ismet Pasha……..
Ho percorso 150 chilometri lungo la linea del fronte con Ismet Pasha……
Ismet Pasha chiedeva: "Perché il maresciallo Lyautey non è venuto?...........
Era evidente l’opposizione di Ismet Inonu Pasha nei confronti i Ataturk.
“L’opposizione turca, nonostante il suo odio verso la persona e la dottrina di Mustafa Kemal, si unì a lui, ma disse sempre: “Fino alla vittoria! Poi vedremo!”
L'opposizione disapprovava fortemente la sua visione di un governo popolare. Considerava malvagi l'abolizione del califfato, la prostituzione femminile e le nuove leggi.
La Gaulis scrisse anche che…
durante la conferenza di Losanna, il governo turco prese alcuni impegni segreti con gli inglesi attraverso conversazioni private.
L’importante storico turco, Mehmet Ertuğrul Düzdağ, nel suo libro “ Volti nascosti nella nostra storia recente”, riportò degli aspetti importanti sulla vita e sulla ideologia del maresciallo Lyautey:
Il maresciallo Lyautey trascorse tutta la sua vita come comandante di eserciti di occupazione nei paesi musulmani. Conquistò terre musulmane, uccise musulmani e li condusse al cospetto dei tedeschi come agnelli sacrificali per combattere i propri nemici.
Ma proprio come quest'uomo fu un prezioso statista ed eroe per la sua nazione, è anche un nemico temibile per noi. La sua vita, le sue opere e soprattutto le sue lettere devono essere conosciute e lette attentamente da ogni musulmano intelligente che voglia impegnarsi seriamente per la propria religione e per i propri fratelli musulmani.
Qui risiede il segreto delle attività che avrebbero dovuto essere di beneficio ai musulmani nella nostra storia recente, ma che hanno sempre portato a danno dei musulmani a causa dell'ignoranza e dell'inadeguatezza: non riconoscere né l'amico né il nemico; non comprendere la necessità di ciò; in breve, pigrizia e commettere atti ignoranti senza rispettare le condizioni mondane, perché li intraprendono senza comprendere né la religione né il mondo!…”
Mustafa Kemal Ataturk scrisse una lettera al maresciallo Lyautey il 23 dicembre 1921:
La signora Berthe Geroges-Gaulis ha avuto la gentilezza di aggiungere alle numerose prove di amicizia che già mi ha dimostrato accettando di inviarvi, su mia richiesta, queste poche righe.
Colgo l'occasione per esprimere la mia più profonda gratitudine per la simpatia che avete avuto la gentilezza di dimostrarci nella nostra guerra per l'indipendenza.
La Francia non ci ha deluso nelle nostre speranze e, attraverso le calorose parole dei suoi leader più potenti, ha saputo consolarci in quei momenti difficili e sollevarci il morale. Tra coloro che hanno avuto la lungimiranza di comprendere i supremi interessi della Francia e la posizione speciale che occupava nel Mediterraneo, e che hanno sostenuto la prosecuzione della politica tradizionale della Francia nel Vicino Oriente, Vostra Eccellenza si è distinta, e il Suo generoso intervento ha senza dubbio fatto pendere la bilancia a nostro favore.
Siamo lieti di constatare che gli sforzi reciproci di entrambe le parti hanno dato i loro frutti con la conclusione dell'Accordo di Ankara. Riponiamo grandi speranze in questo documento, che non mancherà di avere un impatto estremamente positivo sulle secolari relazioni amichevoli tra le due nazioni, ristabilite con la più ampia comprensione e sincerità.
Spero, signor Marshal, che continuerà a porgerle le sue preziose condoglianze, che le sono molto grate. La prego di accettare, signor Marshal, i miei più sentiti saluti.
“M. Kemal”
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Spettacoli d’opera. Fu anche preside dell’Istituto Superiore di Musica Araba al Cairo.
Nel 1988 fu nominata direttrice del Teatro dell’Opera del Cairo.
Inizioò a suonare il pianoforte all’età di cinque anni. Diede la sua voce cantata nel film
“Biancaneve e i sette nani” nell’edizione araba di Disney del 1975.
Faceva parte di una famiglia di musicisti. Suo padre, Mahmoud El Hefny, scisse
più di 45 libri sulla musica e sua nonna fu anch’essa una cantante d’opera tedesca,
con Müniretül Mahdiye
Fotografia: Dotmsr
Farid al-Atrash, Zakariyya Ahmad.
Sabiha Osmanoğlu (dopo il 1952)
(Istanbul, 19 marzo 1894 – Istanbul, 26 agosto 1971)
Significato del nome: “Affascinate” e “mattino”
Figlia del Sultano Mehmed VI e della sua prima moglie Nazikeda Kadin
La madre Nazikeda Hanim era una principessa abcasa nota come principessa Emine Hanim Marsania (Sukhumi, Abcasia, 9 otobre 1866). Suo nonno materno (?) era il principe Hasan Ali Bey, signore di Tzebelda e la nonna materna (?) la principessa Fatima Horecan Arebda.
Sanina Sultan era la terza ed ultima figlia dei suoi genitori. Prima era nata Fenire Munire Sultan, (nata e morta nel 1888) e successivamente nel 1982 Fatima Ulviye Sultan.
La sua nascita fu molto difficile tanto che la madre non poté avere altri figli.
Con lei, da sinistra a destra: sua sorella Ulviye, la nuova cognata Dürrüşehvar,
sua madre Nazikeda, il suo fratellastro Ertuğrul, sua suocera Şehsuvar.
(foto per gentile concessione di Rashad Kamal).
Era sola una mossa disperata del Sultano Vahdettin?
La ricerca sull’argomento fu svolta dallo storico Ali Nusret e pubblicata il 26 agosto 2021 nel sito:
Foto: Dünya Bulletin.
Questa fotografia fu pubblicata per la prima volta il 6 novembre 2002 sulla rivista "Hurriyet History with Murat Bardakçı"
Fotografia: Murat Bardakçı Private Archive.
Fu costruito su una collinetta prospiciente il mare e il suo sviluppo urbanistico è
caratterizzato da piccole e strette vie sui quali si erge la Torre di Galata.
Nel quartiere il “Corso delle Banche” (Bankalar Caddesi), un bellissimo viale con palazzi
antichi dell’Ottocento. Fu il centro finanziario di Istanbul durante l’Impero Ottomano.
veneziano-ottomano ebraico Abraham Salomon Camondo.
Fu completata nel 1875 e fu costruita per superare il dislivello del quartiere.
È la seconda linea sotterranea più antica del mondo, dopo l’Underground (1863) di Londra.
Da “Fotografie dall’impero ottomano” (Gallerie d’Italia - Skira).
Archivio Bernardino Nogara.
Dal 1910 al 1913 fu uno dei periodi disastrosi della storia dell'Impero Ottomano. L'epidemia di colera fu una delle cause di questa calamità. I primi casi di colera furono diagnosticati il 15 luglio a Erzurum nel 1910. La malattia fu importata dalla Russia e iniziò a diffondersi nel paese. Il colera apparve a Istanbul l’uno settembre e si diffuse rapidamente e fu debellata nel gennaio 1911. Secondo i registri ufficiali, tra il 15 luglio 1910 e il 12 gennaio 1911 il colera uccise 4023 persone. Nel maggio 1911 il colera riapparve a Samsun e si diffuse all'interno dell'Impero Ottomano e 18876 persone furono infettate dal colera e 12143 di loro morirono. Nel 1912 e nel 1913, le fondamenta dell'Impero Ottomano furono scosse dalla guerra dei Balcani, sconfitte militari, territorio perduto, rifugiati e immigrati sfortunati e la terribile calamità dell'epidemia di colera. Non esiste un documento ufficiale affidabile sul numero esatto di malati di colera e sui decessi.Questa grande epidemia si placò durante l'autunno del 1913. Nell'impero ottomano, la preparazione del vaccino di Kolle contro il colera fu iniziata nel 1912 e fu applicata nel 1913.
A rendere più drammatica la situazione si verificò un terremoto quando Sabiha aveva appena tre mesi. Nel 1894 Istanbul fu colpita da una terribile scossa di terremoto, con epicentro nel Golfo di Izmit(Mar di Marmara) il 10 luglio 1894 alle ore 12.24. Stimato con una magnitudo Ms 7.0. (Richter). Almeno 1.349 persone vennero uccise nelle città intorno al golfo di Izmit
Le rondini erano spaventate e volavano fuori dai loro nidi e il grande e pauroso tremore causò uno tsunami di circa 1,50 metri nel Mar di Marmara. Una città avvolta dal panico e gli uccelli tornarono nei loro nidi solo quando i tremori cessarono.
Sempre nel 1894, un anno terribile nella storia della Turchia, si verificarono i massacri di Hamidiye.
Qui la storia, con una tragica pagina, colpirà di Armeni. Il sultano Abdulhamit iniziò le persecuzioni contro gli Armeni che risiedevano nelle terre dell’Impero Ottomano.
L’impero era ormai sul punto di cadere e il governo di Istanbul cominciò a rifugiarsi nell’immahismo per la protezione delle sue regioni imperiali.
Mentre migliaia di armeni perdevano la vita il capo della dinastia di Sabiha Sultan, allora ancora una ragazzina, veniva ritratto dalla stampa francese come un “macellaio armeno”.
per le sue dure azioni contro gli armeni ottomani, era ovviamente della stampa francese:
"Sono molto fortunato! Potrò spargere di nuovo un po' del sangue degli armeni
mentre loro sono occupati altrove!"
Immagine: Wikipedia.
Immagine della prima marina, anni '10
Fotografia: Wikipedia.
Fotografia: Wikipedia
Il sultano Vahdettin rispose a suo genero İsmail Hakkı Bey:
"Prendi il distintivo e sparisci. Un califfo islamico sunnita non può dare
sua figlia a un sovrano sciita!"
Il romanziere e drammaturgo Nahid Sırrı Örik,famoso anche per il suo interesse per la storia, disse in un suo racconto..
"Tutti gli stallieri sono quelli che trascorrono la giornata con i loro servitori nel salotto dei palazzi del sultano e vanno all'harem di notte quando appare l'eunuco con un candelabro d'oro bruciato".
La frase era basata su osservazioni personali e Mustafa Kemal Pasha, in quel momento, stava cercando di salvare il suo paese e non era certamente una figura che poteva passare il suo tempo tra i servitori della corte-harem.
Aveva compiuto l’impresa di Canakkale e come età s’avvicinava ai 40 anni.
Dopo qualche anno riuscirà a prendere uno Stato in rovina e proclamerà la Repubblica per fare una grande Turchia risorta dalle rovine.
Aspirò alla figlia del sultano Sabiha Sultan ?
Una realtà difficile con una sultana Sabiha che da poco aveva superato i venti anni e dall’altro un comandante che aveva davanti a sé un futuro brillante.
Si narrò come il sultano Vahdettin mandò i suoi uomini più fidati a Mustafa Kemal per chiedergli di sposare sua figlia.
Le notizie sono vaghe.. esisterebbe un solo documento sulla possibilità del matrimonio di Mustafa Kemal Pasha e Sabiha Sultan che fu registrato a Istanbul Yesilyurt, molti anni dopo, nel novembre 1968.
Foto: Objektif Dergisi&Akasyam News.
Austria, luglio 1918
Fotografia: @AkademikTarihTR.
Nuri Conker e Rusen Esref dissero a Mustafa Kemal, dopo il suo divorzio da Latife Hanim, che la villa di Cankaya aveva bisogno della presenza di una donna per la sua perfetta gestione.
Fu scelta Madame Baur, di origine straniera e figlia dei Baur, una rispettata famiglia svizzera. Fu incaricata di gestire la dimora. Una donna bellissima che giunse ad Istanbul con un ricco e seducente guardaroba. Trascorrono dieci mesi insieme e quando le voci della loro presunta relazione si diffusero, venne rimandata in patria.
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(Budapest, 6 febbraio 1917 – Los Angeles, 18 dicembre 2016)
Attrice ungherese naturalizzata statunitense.
Entrai da un grande portone. Il cuore mi batteva forte per l'eccitazione. Attraversai il sentiero lastricato di marmo e mi diressi verso la casa in giardino. Un enorme ulivo ombreggiava l'ingresso. Ero ipnotizzato. Salii al piano di sopra. Atatürk era seduto su una grande sedia di carpino intagliata a mano. Mi dava le spalle. Stava fumando il narghilè sul tavolo accanto a lui. Anche a mezza età, le attività sessuali di Atatürk erano note a chi gli era vicino. Mi disse di sedermi accanto a lui sulla sedia di velluto rosso rame. Mi tese il tubo del narghilè e mi disse di fumare. Sorseggiai il rakı che teneva nell'altra mano. Sto rivelando per la prima volta cosa accadde dopo nella mia relazione con Atatürk: chiese ai ballerini di lasciare la stanza. Rimanemmo soli. Avevo solo 15 anni, così giovane che avrei quasi potuto definirlo un bambino. Atatürk era un uomo maturo di 56 anni. Ho dato la mia verginità ad Atatürk.
Zsa Zsa Gabor nacque a Budapest nel 1917 con il nome di Sari Gabor. Studiò in un collegio svizzero e negli anni '30 si trasferì in Europa per dedicarsi al canto e alla recitazione.
con un abito da sera arricciato.
(Foto di Nixon/Express/Getty Images).
(Foto di Archive Photos/Getty Images).
Furono avanzate su Zsa Zsa Gabor delle voci su una sua possibile azione di spionaggio.
Il marito della Gabor era Burhan Belge un rinomato massone come il padre Murat Belge.
Grazie al matrimonio la Gabor entrò nella vita sociale di Ankara, organizzando ricevimenti per il tè con la moglie di İsmet İnönü (Ministro degli Interni) e feste da ballo a cui partecipava Mustafa Kemal.
La Gabor aveva quindi rapporti con tutti coloro che avevano contribuito a formare la squadra fondatrice della Turchia.
Ad Ankara si diffuse la voce che Zsa Zsa, sposata con il famoso massone Burhan Belge, avesse una relazione con Mustafa Kemal. Il Primo Ministro fu informato sulla presenza di queste voci in città. Queste voci causarono grande disagio nella famiglia Belge. Il Primo Ministro Refik Saydam intervenne e chiese a Belge di fornire a Zsa Zsa un passaporto di servizio e una grossa somma di valuta estera e di inviarla negli Stati Uniti. Ma perché un passaporto di servizio?! Perché Zsa Zsa fu mandata all'estero quando fu rivelata la malattia di Mustafa Kemal? Si sapeva che Mustafa Kemal sarebbe morto? Furono davvero queste voci, o fu lo spionaggio di Zsa Zsa, a causare il problema?!
Burhan Belge ebbe un ruolo significativo nelle attività di spionaggio di Zsa Zsa ad Ankara. Zsa Zsa passò informazioni ottenute dai membri fondatori dello Stato ai Servizi Segreti britannici (MIV). Documenti su questa questione furono scoperti e pubblicati negli archivi statunitensi dallo storico Rıfat Bali. Secondo questi documenti la Gabor, che si stabilì negli Stati Uniti, diede in sposa la sorella a un alto funzionario dei servizi segreti britannici e fornì informazioni ai servizi segreti statunitensi sugli sviluppi e sui leader in Turchia durante la seconda guerra mondiale.
La ricerca sugli amori di Ataturk si conclude una storia , raramente citata, che coinvolse l’importante statista all’età di 15 -16 anni.
Eleni Karinthe
Una relazione amorosa che passò alla storia come..
La Romeo e Giulietta dei Balcani.
Bitola è un centro della Macedonia del Nord. Nella città un museo che presenta una sezione dedicata ad Ataturk, il fondatore della Turchia moderna.
Manastir era uno snodo strategico per i Balcani ottomani perché disponeva di una linea ferroviaria con Salonicco, città natale di Mustafa Kemal. Il futuro leader turco sviluppò proprio a Bitola un profondo interesse per la lingua e per il pensiero politico francese, che avrebbe approfondito negli anni a venire.
Fu proprio nel collegio di Manastir che Atatürk fece importanti conoscenze: con Ali Fethi Okyar e Kazim Ozalp. Con loro instaurò una solida amicizia che durò per tutta la vita. Nello stesso collegio probabilmente si confrontò con Enver Pasha, suo coetaneo e futuro membro del Giovane triumvirato turco che guidò con poteri dittatoriali l’Impero ottomano dal 1913 al 1918.
Un giorno passeggiando lungo la Širok Sokak di Bitola, la strada pedonale più nota della Macedonia del Nord, si fermò presso la casa dove viveva Eleni Karinte,
Gli anni e gli eventi passano, ho sentito tante cose su di te.
Se leggi questa lettera mentre baci un’altra donna, strappala e chiedile se può credere che una certa Eleni Karinte di Bitola abbia speso tutta la sua vita per un uomo con il quale è stata solo un giorno. Però se ami quella donna così come io amo te, non dirle nulla, le auguro di essere felice così come lo sei tu. Ma se ti ricordi ancora della ragazza del balcone e non ami nessun’altra, sappi che ti sto ancora aspettando e che ti aspetterò per il resto della mia vita.
Morì in questa stanza alle 9:06 del mattino del 10 novembre 1938.
Dopo la sua morte tutti gli orologi del palazzo furono fermati alle ore 9:05 anche
se oggi sono stati reimpostati. All’interno della stanza di Ataturk l’orologio è
ancora fermo all’ora del suo decesso.
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