Enciclopedia delle Donne - XII Capitolo - 3° Parte - I Sovrani d'Afghanistan Amanullah Khan e Soraya Tarzi in visita di Stato (1928): Francia - Gran Bretagna - Germania

 د ښځو پوهنځی - دولسم څپرکی - دریمه برخه - د افغانستان پاچاهان امان الله خان او ثریا طرزي په یوه دولتي لیدنه کې (۱۹۲۸): فرانسه - بریتانیه






La visita in Francia (25 gennaio 1928)
فرانسې ته سفر - د جنوري 25، 1928




Francia:
Presidente del Consiglio della Terza Repubblica : Raymond Poincarè (1926 – 1929)
Presidente di Stato : Gaston  Doumergue (1924 – 1931)

Da sinistra a destra: Aristide Briand, Raymond Poincaré, Gaston Doumergue, Louis Barthou,

د ۱۹۲۸ کال د جنورۍ ۲۵ – د پاریس د ښار په تالار کې د افغانستان حاکمان

مطبوعاتي عکاسي – آژانس رول

25 gennaio 1928 – I Sovrani dell’Afghanistan al Municipio di Parigi
(fotografia per la stampa – Agence Rol)
Una visita importante quella del re Amanullah Khan e della regina Soraya in Francia non solo per gli aspetti politici ma anche per la cultura mondiale.
Amanullah Khan firmò un accordo che concedeva alla Francia il privilegio degli scavi archeologici.
Fu  il primo aspetto di un importante rapporto diplomatico  tra l’Afghanistan e la Francia.
فرانسې ته د پاچا امان الله خان او ملکې ثریا یو مهم سفر نه یوازې د سیاسي اړخ لپاره بلکې د نړۍ د کلتور لپاره هم.
امان الله خان یو تړون لاسلیک کړ چې له مخې یې فرانسې ته د لرغونو آثارو د استخراج امتیازات ورکړل شول.
دا د افغانستان او فرانسې ترمنځ د سترو دیپلوماتیکو اړیکو لومړی اړخ و.
Amanullah fu proclamato sovrano dell’Afghanistan il 28 febbraio 1919 e il 7 aprile inviò un messaggio a vari Paesi europei tra cui la Francia.
La Francia e l’Italia riconobbero lo Stato Afghano subito dopo il Trattato di Rapwalpindi dell’agosto 1919.
In realtà i primi rapporti della Francia con l’Afghanistan risalirebbero al 1922.
La stampa francese si occupava dell’Afghanistan per le moderne idee del sovrano Amanullah che stava proiettando il suo paese nella via delle riforme anche nei costumi.
Una modernizzazione del paese basata sul modello turco di Mustapha Kemal ( Ataturk) e dei Giovani Turchi e che coinvolgeva numerosi aspetti sociali: poste, telecomunicazioni, agricoltura, trasporti con l’ammodernamento delle strade, idrauliche con la costruzione di dighe,, istituzioni, ecc.

Diga di Gaznie in Afghanistan, ristrutturata da Amanullah

Il giornale “Revue des deux mondes” del 15 gennaio 1927 diede risalto al ruolo del sovrano Amanullah Khan nel mantenimento dell’indipendenza del suo paese e nella modernizzazione dell’esercito. Grande risalto anche al ruolo della regina Soraya nello sviluppo dell’educazione del suo popolo, la creazione di una morale civile e in particolare sull’abolizione della poligamia.
Il giornale mise in evidenza come questa trasformazione dell’Afghanistan verso la via della modernità presentava tante resistenze.

LA PREOCCUPAZIONE DELL'ORIENTE
VII
In AFGHANISTAN
Da Labore a Kabul
“Salendo verso il nord dell'India, m’aveva a Delhi detto il Generale S ... troverai le nostre forze militari più fitte e numerose. Sono, per la maggior parte, truppe indigene che sorvegliano la frontiera; vengono reclutati nel Punjab, tra i Sikh, i Pathan. i Batti. Tutte queste persone sono ottimi soldati e sono molto devoti a noi. Infatti, mentre camminavo per le strade ei bazar di Lahore, sono rimasto colpito dal cambiamento: gli uomini che incontravo avevano la testa alta; i loro occhi orgogliosi guardavano dritto davanti a sé; il loro incedere era quello dei montanari, lento e sicuro. Molti avevano la barba tinta di rosso, il che li faceva sembrare ancora più feroci. Gli heles, come le persone, erano robusti e ben nutriti. Era un'altra India. Era un'India meno ostile? Le apparenze avrebbero preferito significare il contrario. È vero che l'incontro con il grosso cannone caro a Kim e al suo sant'uomo mi aveva improvvisamente riportato alla memoria certi episodi della lotta sorda e accanita condotta in questo Paese dalle spie delle tribù e da quelle dei servizi segreti inglesi. Tutto intorno a me aveva un'aria di sfida e di mistero. Ho già sentito il front-
Copyright by Maurice Pernot, 1926


Ho già sentito da una concessione che non si sfrutta, o che si sfrutta in modo insufficiente, lo è rapidamente compromessa e cadde. La prima trincea aperta a Bactra ha suscitato in tutto il mondo dotto un'ardente curiosità e vaste speranze: bisogna soddisfarle. L'opera che la Francia ha intrapreso in Afghanistan, sotto l'egida di un sovrano attivo e intelligente, grazie all'iniziativa di un grande scienziato e all'assistenza di pochi uomini zelanti, si ispira a una magnifica tradizione. finalità: accrescere il tesoro della conoscenza umana nell'ordine della storia, della storia dell'arte e dell'archeologia; dare a un popolo che vuole imparare e progredire, i mezzi per entrare in contatto con il pensiero moderno, con il mondo civilizzato, insegnandogli la lingua ei metodi francesi. Non c'è esempio che la Francia, dopo essersi imbarcata in un'impresa così consona al suo genio, abbia rinunciato a perseguirla.
 
H.M. AblANULLAII KHAN MI CONCEDE UDIENZA
Avevo visitato un college, un museo, una grande fabbrica, la tipografia di un giornale a Kabul; in mezzo a una pianura un tempo deserta, avevo visto sorgere una città nuova di zecca; finalmente avevo visto un esercito trionfante rientrare nella capitale. E se chiedevo a chi il popolo afghano doveva questi segni di potere o questi strumenti di progresso, la risposta era sempre la stessa: sono sempre stato chiamato l'Emiro Amanullah. La mia curiosità si fece tanto più viva, e tanto più impaziente fu il mio desiderio di conoscere il giovane sovrano che, in sei anni di regno, con mezzi imperfetti e limitati, aveva svolto un'opera così considerevole. Ne ho parlato con Sua Eccellenza Mahmoud Tarzi, che, dopo aver allestito la prima missione diplomatica afgana a Parigi, era tornato a Kabul per prendere il timone degli Affari Esteri. Il Ministro ebbe la bontà di assicurarmi che avrebbe sottoposto senza indugio la mia richiesta di udienza all'Emiro e, nel frattempo, si offrì di rispondere a tutte le domande che avrei voluto porgli sulla politica del suo Paese. Spiegai subito a Mahmoud Tarzi l'intenzione del mio viaggio, l'interesse, misto a un po' di ansia, che avevano suscitato in Europa i religiosi e i movimenti religiosi la cui...
Il dossier riportava come nella primavera del 1924 l’emiro aveva proclamato il diritto per le ragazze afghane  di scegliere liberamente il proprio marito. Una riforma che fu ritenuta sacrilega dai mullah di alcune tribù meridionali.
La Francia rappresentava l’élite politica, sociale ed intellettuale dell’Europa e per Amanullah era quindi un interlocutore importante. Per questo motivo sin dal suo insediamento al trono mantenne con la Francia un valido rapporto diplomatico.
Nel 1921 tre afghani furono inviati a studiare nelle scuole superiori francesi.
Amanullah, in una lettera inviata al Presidente francese Alexandre Mitterand (in carica dal 23 settembre 1920 all’11 giugno 1924), scrisse…
"Il mio desiderio è che dopo aver familiarizzato con gli elementi essenziali della scienza e della civiltà francese, questi giovani tornino in Afghanistan per fungere da collegamento tra i nostri paesi"

پاریس، 25-1-28، د افغان عالي لیسې ځوان زده کونکي، د ادارې رول
رول اداره
Parigi, 25 gennaio 1928 –  Giovani liceali afghani
Agenzia Rol

Alcuni ufficiali cadetti afghani, tra cui Tawab Tarzi cognato di Amanullah Khan, furono mandati a studiare all’ “Ecole spéciale militaire” de Sant-Cry (ESM), la principale Accademia Militare Francese che formava i quadri dell’Armée de Terre.
Il suo motto era
IIs s’instruisent pour vaincre
Studiamo per vincere
Altri studenti afghani studiarono ingegneria.
Tra il 1922 ed il 1924 il suocero di Amanullah Khan, Mahmoud Tarzi molto vicino al movimento riformatore dei Giovani Turchi, fu nominato ministro plenipotenziario (ambasciatore) in Francia.  I rapporti tra i due paesi, grazie anche all’attività del Tarzi, ebbero ulteriori sviluppi.

Il 3 febbraio 1923 fu istituita a Djabal ul-Saradji la scuola Amanya, un collegio afghano di lingua francese. Nel 1924 il direttore del collegio era lo zio materno della regina Soraya.
د ۱۹۲۳ کال د فبرورۍ په ۳ مه د جبل السراجي په ښار کې د امانیا ښوونځی، چې په فرانسوي ژبه د افغان بورډینګ ښوونځی دی، تاسیس شو. په 1924 کې، د ملکې ثریا ماما د کالج رییس و.

Il 28 aprile 1922 fu firmato un accordo tra la Francia e l’Afghanistan per incrementare i rapporti commerciali e diplomatici.
Le organizzazioni afgane furono create a Mosca, Roma, Teheran e Angora nel 4921; a Parigi, a Londra, a Bruxelles, a Berlino nel 1922. Per reciprocità i paesi d'Europa già menzionati inviarono rappresentanti a Kabul e con questo paese lontano furono stabilite relazioni diplomatiche internazionali. Non resta che parlare della Scuola franco-afghana della cui fondazione sono stato chiamato a contribuire. Iniziati con la missione del generale Vali Khan, i colloqui sono durati diversi mesi; il reclutamento dei professori, la finalizzazione dei contratti richiedevano incessanti cambiamenti. Partita alla fine dell'anno 1922, la scolaresca arrivò in inverno. Terminati i lavori preliminari, la Scuola è stata inaugurata il 3 febbraio, ore 19-23; prese il nome di Amaniv College e contava un contingente iniziale di 300 studenti. Uno dei professori fondatori, di ritorno dal 11.1M.11 e qui presente, il sig. Girard, potrà raccontarci più utilmente lo stato attuale della scuola e il modo in cui è stata organizzata la didattica.
Il sig. AUGUSTIC GIRARD dà, sulle varie istituzioni dello stesso paese, le informazioni che si leggeranno. Istruzione. — A seguito di un accordo tra il governo afghano e il governo francese, una missione scolastica francese si recò presso il Collegio e nel febbraio 1923, due settimane dopo il suo arrivo, furono impartite le prime lezioni di francese. ha 300 studenti - deve avere programmi simili a quelli dei nostri istituti francesi e consentirà, quando gli studenti avranno conseguito il diploma di maturità o un diploma equivalente, di effettuare una selezione in loco tra i giovani in grado di seguire con successo i corsi delle nostre Grandes Ecoles . Se il governo afghano persevera nella sua volontà di affidare alla Francia l'educazione di questi giovani, si possono concedere grandi speranze; perché, attualmente, gli alunni delle classi superiori del collegio possono già ricevere - in francese - lezioni di storia, geografia e scienze naturali. Oltre a questo collegio, la città di 1: xJ.L, t1 ha varie scuole di gradi molto diversi: scuole primarie elementari, una scuola normale, una scuola militare, una scuola incaricata della formazione rapida dei dipendenti pubblici compreso il governo. esigenze per l'amministrazione delle varie province.


Il 9 settembre 1922  Amanullah Khan concesse alla Francia l’esclusiva degli scavi archeologici per 30 anni sotto l’egida di Alfred Foucher, archeologo e orientalista.  Fu il primo francese ad entrare in Afghanistan alla fine del 1922.
Si costituì la “Delegazione Archeologica Francese in Afghanistan” (La Délégation archéologique française en Afghanistan (DAFA). La Delegazione avviò subito degli scavi archeologici in Afghanistan. Scavi che ebbero un’interruzione durante la seconda guerra mondiale.
Gli scavi  ripresero nel 1946 – 47 per poi essere chiusi il 15 dicembre 1982 dal governo afghano filo- sovietico (Capo del governo: Babrak Karmal). Nel XX secolo erano presenti nella Delegazione degli archeologi molto noti nel campo archeologico e storico: Jules Barthoux, Daniel Schlumberger, Paul Bernard. Nel 2002  grazie ad un accordo con le autorità afghane, il Ministero degli Esteri Francese (Dominique de Villepin) decise di riprendere le attività del DAFA in Afghanistan.
La Missione del DAFA era sempre stata quella di..
sviluppare la conoscenza del passato dell'Afghanistan, nel quadro delle operazioni archeologiche franco-afghane. Queste operazioni consistono nella prosecuzione dell'inventario dei resti archeologici (prospezioni, indagini, ecc. ), nonché nella conduzione di scavi archeologici nell'ambito di programmi scientifici ben definiti o esigenze di salvataggio, che sono essenzialmente legate al saccheggio intensivo di siti.
Il Direttore attuale è Philippe Marquis.
I reperti recuperati furono posti nel Museo Nazionale dell’Afghanistan – Kabul
La sede del DAFA si trovava nella città di Mazar-i-Sharif.

Campi Archeologici in Afghanistan

Dopo aver stipulato l’accordo nel 1922, la Delegazione francese creò subito dei campi di ricerca archeologica con risultati decisamente positivi:
- 1923/1925 , scavi a Bactra;
- 1924, scavi a Paitava (Begram);
- 1925, scavi a Begram (Missione Jules Barthoux);
- 1926, Rilievo in Bactria e primi lavori a Hadda;
- 1927/1928, scavi a Hadda (Barthoux);
- 1929, scavi a Bamiyan
Sospensione delle ricerche poi riprese nel 1933.

Bamiyan - I Budda affacciati al balcone (foto del 1923)

Alfred Charles Auguste Foucher ( Lorient, 21 novembre 1865 – Sceaux, 30 ottobre 1952) fu il primo Direttore della DAFA ed era un archeologo, filologo, storico dell’arte e delle religioni, specializzato in iconografia buddista. Era membro della “Société Asiatique” francese, della “Commission archéologique de l’Indochine” e direttore dell’EFEO ad Hanoi dal 1905 al 1907.
Studiò all’EPHE ('École pratique des hautes études” – Sorbona) dove espose la sua tesi sulle “Scene figurate della leggenda di Buddha” (1895).
Ebbe dei rapporti culturali con famosi sanscritisti (esperti in lingua sanscrita) come Abel Bergaigne e Sylvain Lévi. Sviluppò una grandissima carriera come accademico ed archeologo a Giava, Afghanistan, India, Iran, Giappone. Tenne molte lezioni alle università di Harvard e Lahore.
Sposò a Colombo (Sri Lanka) Eugénie  ‘Enà Bazin ( 7 ottobre 1889 – 30 gennaio 1952) che aveva conosciuto durante gli studi alla Sorbona. La Bazin si era laureata in inglese con una tesi su Rabindranath Tagore. Viaggiavano sempre insieme e pubblicarono anche dei testi.
La Bazin conosceva la lingua parsi e hindi e fu quindi in grado di dialogare con la regina Soraya Tarzi senza l’aiuto di un interprete. Il marito Alfred Foucher portò avanti  dei programmi di studio rivolti alle giovani archeologhe ed orientaliste in un ambiente strettamente maschilista. Un  progetto realizzato grazie anche alle riforme dei due sovrani afghani.

Ena (Enna) Bazin-Foucher e Alfred Foucher a Kushinagar, India, 1920
(da Annick Fenet, De la Sorbonne à l'Asie. Routes orientalistes d'Ena Bazin-Foucher (1889-1952), in Genre & Histoire, Voyageuses et histoire(s) ), autunno 2011).

Alfred Foucher aveva lavorato in India dal 1918 al 1921.
Il 14 giugno 1922 raggiunse Kabul con la moglie. Si fermò nella capitale fino al 15 novembre 1923 per poi raggiungere l’Afghanistan settentrionale. Si fermò a Balkh dove rimase fino al luglio 1925.
Interessante il rapporto sulla missione archeologica.
L’archeologo provò una grande delusione al suo arrivo.
A prima vista nulla sembrava indicare che avremmo potuto fare grandi scoperte: almeno quelle che la comunità scientifica poteva sperare; nessun rudere monumentale, nemmeno frammenti di colonne o capitelli in pietra e ancor meno statue. Della capitale di Alessandro, di quelle dei re Kushan e dei sultani Ghaznavid rimarrebbero dunque solo pochi cumuli di mattoni crudi consumati dall'erosione.
Decisi d’intraprendere una serie di sopralluoghi e scelsi tre luoghi giudicati ai miei occhi potenzialmente importanti.
Conosceva le fonti antiche e in particolare quelle di Xuan Zang, un monaco cinese che nel VII secolo d.C. aveva visitato Balkh.
Esplorò la collina artificiale di Top-e-Roustam posta a Sud di Balkh. Portò alla luce i resti di una
Stupa (dal sanscrito “stupa” - stipe) cioè un monumento buddista la cui funzione principale era quella di custodire le reliquie.
Identificò il rinvenimento come il monumento principale del monastero buddista di Balkh che era indicato con il termine di “Nau Bahar”  descritto anche da Xuan Zang.
Spostò gli scavi sul punto più elevato della cinta difensiva di Balkh l’Arg ovvero cittadella della città.
Scavò una trincea per prendere visione dei diversi strati archeologici ma con risultati deludenti. Eseguì un’altra trincea posta all’interno delle mura della Bala Hissar (la città rotonda) ma, anche in questo sito, con risultati deludenti.
Deluso dai risultati ottenuti rinunciò ad esplorare altre zone del sito tra cui il Tepe Zargaran posto ad Est di Balkh.
Tornò a Kabul e quindi in Francia. Non tornerà più in Afghanistan restando direttore della DAFA fino al 1942. Affidò il compito di proseguire gli scavi ad Andrè Godard e successivamente a Joseph Hackin che furono affiancati da Jules Barthoux.
La sua missione in Afghanistan fu oggetto della pubblicazione nel 1947 di: “La vecchia strada per l'India”. Colpito duramente dalla scomparsa di Joseph Hackin nel 1941 e da quella della moglie nel 1952, morì lo stesso anno all'età di 87 anni.
Foucher sostenne come le prime immagini scolpite del Buddha furono influenzate dagli artisti greci. Da questa sua ipotesi nacque il termine “ arte greco-buddista”.
L’archeologo considerò i Buddha ellenistici come 
i “più belli e forse i più antichi dei Buddha”
assegnandoli al I secolo a.C.. e punti di partenza delle rappresentazioni antropomorfiche del Buddha.

Nella regione di Gandhara, compresa tra l’Afghanistan ed il Pakistan, fu recuperata una delle prime  raffigurazioni del Buddha, una statua in stile e tecnica ellenistica risalente al I secolo a.C.

 Il Sito Archeologico di Balkh




una tendenza molto marcata a rivolgersi alla Francia preferendola all'organizzazione moderna che l'emiro Amanullah si è impegnato a dare al suo paese. L'emiro ha inviato in Europa 35 giovani, compresi i figli delle famiglie più numerose, per la loro istruzione. Tra loro il figlio, diversi nipoti, figli dei Ministri degli Affari Esteri e della Guerra. Abbiamo dovuto tenerli tutti in Francia, dove sono installati al Lycée Michelet. D'altra parte, gli afghani hanno assunto francesi per il liceo 
franco-afghano di Kabul.
 3° Interessi economici.
L'Afghanistan ha appena inviato in Francia i rappresentanti delle sue principali società commerciali per studiare gli scambi con la Francia (venderebbe lana, pelli, pellicce, ecc., il paese è molto ricco di minerali) e la possibilità di un accordo commerciale.
4° Interesse scientifico.
L'Afghanistan è uno dei paesi ritenuti i più ricchi dal punto di vista archeologico. Era il punto di passaggio della spedizione di Alessandro e delle invasioni mongole in India, e il centro dell'impero Baber. Il sito dei 13 atti, vicino all'attuale città di Baluh, non poteva ancora essere esplorato. Ogni mondo erudito si aspetta risultati estremamente importanti dagli scavi che vi potrebbero essere effettuati. Finora la sfiducia politica del governo di Kabul ha ostacolato i tentativi di studiosi inglesi o russi. D'altra parte, abbiamo potuto assicurare la benevolenza dell'Emiro a favore del signor Alfred Foucher, professore alla Sorbona, uno dei maestri della scienza indo-greca che ha appena compiuto una missione di diversi anni in India. Il signor Foucher è andato in Afghanistan dopo aver attraversato, passando dall'India a Teheran, la Persia da sud a nord, visitando Persepoli e Pasargandes. Riuscì ad ottenere dal governo afghano un accordo che ci concedesse il monopolio degli scavi in ​​tutto il territorio afghano.


I Sovrani afghani arrivarono a Parigi il 28 gennaio 1928 e già da una settimana i giornali francesi erano pieni di elogi.
L’informazione del 18 gennaio 1928
La Francia sarà felice di accogliere il giovane e già glorioso sovrano di uno dei paesi più antichi, di uno dei più belli del mondo.
Alcuni giornali esposero la tesi secondo la quale nel viaggio del sovrano afghano c’era l’obiettivo ben preciso di rafforzare la cooperazione tra i due stati.
“Les Echos” rilevò come il re Amanullah Khan fosse impegnato nel suo paese in un vasto progetto di modernizzazione economica e intellettuale ed era possibile che

25 Gennaio 1928
Arrivarono a Nizza il 24 gennaio 1928 e giunsero da Genova. Il loro viaggio in Italia era iniziato l’ 8 gennaio 1928.
I sovrani afghani furono ricevuti con grandi onori.

Paris, 25-1-28, viaggio dei sovrani dell'Afghanistan, la regina e Mr. Briand,
Agence Rol

La tappa a Nizza fu breve. Il giorno 25 gennaio la coppia reale arrivò alla stazione di Bois de Boulogne e  fu ricevuta dal Presidente della Repubblica Gaston Doumergue, dal Presidente del Senato Paul Doumer, dal Presidente della Camera dei Deputati Ferdinand Buisson, dal Presidente del Consiglio Raymond Poincarè, dal Ministro degli Affari Esteri Aristide Briand e dall’interno governo.

Stazione di E Bois de Boulogne di Parigi

I sovrani furono sistemati negli appartamenti al Quai-d’Orsay per essere poi ricevuti all’Hotel de Ville (Municipio di Parigi).

Quai-d’Orsay

Municipio di Parigi

 La sera, in onore dei Sovrani afghani, fu offerta una cena all’Eliseo, residenza del Presidente della Repubblica Francese.

L’Eliseo


Tutta la stampa francese diede ampio risalto alla visita dei Sovrani afghani.
L’Excelsior” nell’edizione del 26 gennaio 1928 riportò l
"la calorosa accoglienza di Parigi" e
gli "stretti legami che già uniscono la Francia e l'Afghanistan, che manda i suoi figli nelle nostre università".

Il giornale “Libertà” del 26 gennaio riportò…
Oggi non è solo un re che acclama la capitale, è anche un sovrano.
Il 26 gennaio con il ministro della Guerra, Paul Painlevé, si recarono all’All’Arco di Trionfo e al Monumento del Milite Ignoto per una visita di commemorazione.
Nel pomeriggio visitarono la stupenda Reggia di Versailles con il Ministro della Pubblica Istruzione  Edouard Herriot.
I Sovrani Afghani ispezionano la Guardia d’Onore Militare a Parigi
(Immagine: Getty: https://www.gettyimages.it/)

Il presidente francese Gaston Damerg con Amanullah Khan a Parigi

I sovrani dell’Afghanistan alla Reggia di Versailles
La sera furono invitati ad una cena all’Eliseo.
L’indomani la coppia reale visitò: l’Invalides, il Pantheon, l’Eliseo, il Museo del Louvre.

Il giorno 28 gennaio fu dedicato alla visita del centro espositivo. Il re Amanullah Khan fu visitò, con grande ammirazione,  i reparti dedicati alle macchine agricole mentre la regina Soraya visitò la fiera dedicata alle arti domestiche che era stata inaugurata il giorno 27 gennaio.

Il Re d’Afghanistan al Parco dell’Esposizione
PER LA SUA PRIMA VISITA IN INCOGNITO, IL RE AMANOULLAH È ANDATO IERI ALLA MOSTRA DI MACCHINE AGRICOLE, MENTRE LA REGINA È ANDATA ALLA MOSTRA DELLE ARTI DI MENA. GERS. ECCO IL RE CHE ESAMINA UN ARATRO AUTOMOBILE

 Ci furono altre visite legate agli aspetti economici, tecnologici, militari e culturali come il Museo Guimet, Museo della Mamoria, la Scuola Militare Speciale di Sant-Cyr, l’Aeroporto Le Bourget , L’Istituto di Cooperazione Intellettuale al Palazzo Reale, il Campo Militare e la Scuola Centrale di Satory, l’Aerodromo di Villacoublay.

Re Amanullah Khan con Paul Painlevé, Ministro della Guerra, stampa dell'Istituto di Cooperazione, Agence Rol

 Il 2 ed il 4 febbraio visitarono diverse fabbriche tra cui alcune tessili oltre alla Camera di Commercio e alla Fiera di Lione. Per visitare queste fabbriche i sovrani  si fermarono a Le Crouset e a Lione.  
Le fabbriche erano per il sovrano afghano dei modelli da imitare nella modernizzazione ed industrializzazione del suo paese.
Si recarono anche a Montecarlo per una visita di due ore, con una fermata al Casinò.
La regina Soraya fu vista uscire dall’Hotel “Crillon” per fare degli acquisti in incognito.


L’8 febbraio il viaggio di re Amanullah Khan e della regina Soraya Tarzi si concluse. Si recarono in treno a Bruxelles

 La visita reale fu l'occasione per la stampa di tornare su “Il ruolo dell'impero afghano in Asia” ( New Europe , 28 Gennaio 1928) sottolineando la modernità del re Amanullah Khan. Un brano da L'Europe nouvelle fu riprodotto su Le Figaro (31 Gennaio 1928): "  Afghanistan moderno ". Il quotidiano La Croix de la Charente sottolineò l'importanza di buone relazioni con l'Afghanistan ma rilevò la difficoltà d’introdurre nel territorio afghano dei missionari cristiani (5 febbraio 1928). L'Humanité collocò il viaggio di Amânullâh in un contesto geopolitico più ampio ( 25 Gennaio 1928 ).

Vuoi sapere esattamente cos'è l'Afghanistan? 
Vuoi vedere meravigliose fotografie di questo strano paese?
Allora non mancate di leggere il Petit Journal Illustré
di questa settimana che pubblica un pittoresco, straordinariamente documentato e
Illustrato articolo sull'Afghanistan.
La rivista Le Petit annunciò nel suo supplemento settimanale, Le Petit journal illustré del 31 gennaio 1928, un servizio dedicato all'Afghanistan (3 febbraio 1928)  mentre nella sua edizione del 4 febbraio
1928, Optima,  settimanale femminile illustrato, si stupì di aver visto la regina Soraya senza velo.

https://gallica.bnf.fr/blog/05102022/la-visite-du-roi-afghan-amanullah-khan-en-france-en-1928?mode=desktop

VISITA IN BELGIO E IN  SVIZZERA





Sulla visita del re Amanullah Khan e della regina Soraya Tarzi in Belgio ed in Svizzera non sono riuscito a trovare dei riferimenti. Si recò a Bruxelles probabilmente dalla Francia mentre a Berna, capitale della Svizzera a partire dal 28 novembre 1848 a scapito di Zurigo e Lucerna, forse fu raggiunta quando visitò Torino.



Berna – Municipio

L'annata 1920 Svizzera FURKA bernese di viaggio Deco

poster di viaggio progettato da Otto Ernst raffigurante una funicolare con il Glacier du Rhone o il ghiacciaio del Rodano in background.

1925 Stampato in Svizzera da Traub & Aaru Furka Oberalp

Svizzera Alpi Svizzere ghiacciaio

poster di viaggio Furka Oberalp ferroviaria svizzera - Poster Vintage cartolina

https://c8.alamy.com/compit/2a814n6/l-annata-1920-svizzera-furka-bernese-di-viaggio-deco-poster-poster-di-viaggio-progettato-da-otto-ernst-raffigurante-una-funicolare-con-il-glacier-du-rhone-o-il-ghiacciaio-del-rodano-in-background-1925-stampato-in-svizzera-da-traub-aaru-furka-oberalp-svizzera-alpi-svizzere-ghiacciaio-poster-di-viaggio-furka-oberalp-ferroviaria-svizzera-poster-vintage-cartolina-2a814n6.jpg


Il sovrano Amanullah Khan era innamorato della Svizzera e aveva più volte espresso in famiglia il desiderio di visitarla soprattutto per il suo ambiente. Un desiderio che fu espresso dalla figlia principessa Hindia in un’intervista.  Alcune fonti storiche citarono come Amanullah non fosse morto in esilio a Roma ma a Zurigo.

برتانیې ته سفر وکړي



La coppia reale giunse a Dover  in Inghilterra con la nave a vapore SS Maid of Orleans il 13 marzo 1928. I Sovrani furono accolti a Dover dal Principe di Galles Edoardo Alberto (Edoardo VIII)(figlio dei sovrani inglesi Giorgio V e Maria di Teck)   e con il treno reale giunsero a Londra.  In Inghilterra si fermeranno fino al 5 aprile 1928.

Nave a vapore SS Maid of Orleans

Costruita da William Denny & Brothers Ltd di Dumbarton come traghetto per attraversare la Manica nel 1918. Inizialmente di proprietà di South Eastern e Chatham Railways, fu trasferita alla Southern Railways nel 1923. Dal 1925 fu utilizzata sulla rotta Folkestone - Boulogne e nel 1926 , convertita dal carbone alla combustione del petrolio.
https://uboat.net/media/allies/merchants/br/maid_of_orleans.jpg

Alla stazione di Victoria furono accolti da re Giorgio V ( George Frederick Ernest Albert – in origine casa reale: Sassonia-Coburgo-Gotha) e dalla regina Mary (Maria di Teck). Il corteo reale si recò poi, in carrozze trainate da cavalli, fino a Buckinghan Palace tra strade affollate da persone festanti. 








ENGLAND: King Amanullah Khan and Queen Soraya Tarzi of Afghanistan visit Port Sunlight (1928)




https://www.youtube.com/watch?v=wMvlzBjKDxs

I sovrani afghani ricevettero “lauree honoris causa” dall’Università di Oxford. Non ho la motivazione ufficiale dell’importante riconoscimento ma entrambi furono considerati
Promotori di valori occidentali illuminati e governando un
importante stato cuscinetto tra l’Impero Indiano Britannico e le ambizioni sovietiche

Re Amanullah Khan e la Regina Soraya Tarzi ricevono la laurea in diritto civile a Oxford, 1928.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=389958427807945&set=a.389958371141284

La regina parlò ad un folto gruppo di studenti e di leader.
La regina Soraya visitò insieme al marito anche delle fabbriche venendo a contatto anche con la tecnologia industriale inglese.

I giornali dell’epoca diedero un grande risalto a questa visita dei sovrani afghani e il “The Guardian”, uno dei giornali più importanti ancora oggi a livello mondiale, riportò la visita nei minimi particolari  il 14 marzo 1928.

Il re e la regina afghani visitano il Regno Unito - archivio, 1928
 re Giorgio e la regina Mary danno il benvenuto al re Amanullah e alla regina Souriya dell'Afghanistan

Re Amanullah dell'Afghanistan (1892 - 1960), con la regina Souriya in visita a
Manchester, 29 marzo 1928.
Fotografia: HF Davis/Getty Images
gio 14 marzo 2019 05:30 GMT
Il re Amanullah e la regina Souriya dell'Afghanistan sono arrivati ​​ieri in Inghilterra. Furono scortati a Dover da cacciatorpediniere e aeroplani e accolti dal Principe di Galles. A Londra il re Giorgio e la regina Mary li stavano aspettando e si recarono con loro a Buckingham Palace tra la folla festante.
Più tardi nel corso della giornata i visitatori reali si recarono al Cenotafio, dove deposero una ghirlanda, e poi all'Abbazia di Westminster, dove ne fu deposta un'altra sulla tomba del Milite Ignoto. In serata hanno ricevuto indirizzi di benvenuto dai Consigli della Contea di Londra e di Westminster City a St James's Palace, e la sera è stato dato un banchetto di Stato in loro onore a Buckingham Palace.
L'accoglienza londinese
Dal nostro staff di Londra, il re Amanullah dell'Afghanistan e la regina Souriya sono scesi dal treno a Victoria questo pomeriggio e sono stati accolti dal re e dalla regina d'Inghilterra. 


La piattaforma era stata trasformata in una rozza parvenza di una scena reale sul palcoscenico, con tappeti e tendaggi scarlatti e alte file di narcisi e gigli. In questa scena è entrato un personaggio degno di recitare una parte spettacolare e di scendere alla ribalta con un'aria di maestà operistica.
Il re dell'Afghanistan indossava un elmo che era una sorta di incrocio tra uno shako e un colbacco con un alto pennacchio bianco. Indossava un lungo mantello grigio-verdastro che gli arrivava ai calcagni, e nell'apertura si vedeva una tunica celeste fittamente incrostata di trecce d'oro e decorazioni scintillanti, e calzoni scarlatti.
La dama, con un pesante cappotto di pelliccia siberiana e un cappello color oro che ricordava Parigi, era la Regina la cui bellezza ha ispirato con aggettivi adoranti i giornalisti del Continente. Questa volta i giornali non hanno esagerato. La regina Souriya, la siriana di Damasco, è davvero una bella donna. Ha i capelli scuri, con una carnagione come quella di un italiano meridionale. Il momento della presentazione è stato un po' difficile: questo brusco e silenzioso ingresso nella cerchia dei dignitari, con il Re e la Regina e la loro famiglia in attesa in mezzo a loro. Gli afgani, tuttavia, se la cavarono con riuscita semplicità, ei due re si salutarono nell'unica lingua a loro disposizione: una calorosa stretta di mano. La regina afghana sembrava un po' timorosa, per quanto potesse, poiché sebbene abbia avuto una certa esperienza della formalità occidentale e del clamore delle folle, non è passato molto tempo da quando viveva in un mondo molto ristretto. L'amichevole accoglienza della regina Mary allentò la tensione, e ben presto i visitatori furono accolti a casa loro durante la festa di famiglia e la benevolenza fu espressa tutt'intorno nel linguaggio universale degli sguardi e dei gesti.

Re Giorgio V e re Amanullah Khan prendono la guardia d'onore, Londra, 1928.
Fotografia: ullstein bild via Getty Images


Ansiosa com'era la folla dalla strada per intravedere i nostri romantici ospiti, c'erano poche possibilità che lo facessero in stazione. La tribuna allestita per i turisti professionisti di Fleet Street chiudeva la visuale, e la gente doveva accontentarsi di ammirare il treno speciale, con le sue accoglienti luci rosse ei finestrini fioriti.
Sul red carpet i notabili si sono schierati con rigore formale. Mr. Baldwin non era facile da riconoscere nel suo tricorno e nel mantello, abbottonato stretto contro il freddo, sopra l'uniforme che i Primi Ministri indossano nelle occasioni ufficiali. Sir Austen Chamberlain era lì con il Ministro degli Interni e Lord Birkenhead, e durante il tempo di attesa il re ei ministri stavano parlando insieme. Tra i capi militari si segnalava il maresciallo dell'aeronautica Trenchard, al quale il re espresse il suo dolore per la tragedia di Southampton Water. Il recinto ricoperto di moquette rossa era festoso di uniformi e le piume tremavano al vento freddo. Tutto era tranquillo e dignitoso nella stazione, soprattutto dopo che il re, in uniforme da feldmaresciallo, era arrivato con il duca e la duchessa di York e il principe Henry.
Dopo l'arrivo del treno, l'immagine divenne più animata. Il seguito del re Amanullah, una dozzina di ministri e funzionari di corte vestiti con uniformi molto decorative, un po' come quelle indossate dai nostri ufficiali ussari, ha fatto una grande impressione. Erano per la maggior parte uomini dalla pelle scura, belli e, come il re e la regina, suggerivano agli occhi inglesi visitatori dall'Italia o dal sud della Francia. Seguirono le presentazioni prescritte da una routine inflessibile, re Giorgio che portò re Amanullah a stringere la mano ai ministri e agli altri dignitari, e la regina Souriya fu vista presentare con diffidenza la regina Mary ai dignitosi afgani. Ci si chiedeva molto quale impressione avesse fatto questo primo impatto con l'Inghilterra ufficiale sulle menti di quella strana gente di una terra che è quasi leggendaria nella sua lontananza dal nostro mondo familiare.
Quando raggiunsero il piazzale esterno della stazione, trovarono la soglia di Londra così completamente camuffata che i suoi lineamenti semplici apparivano appena. Sbucarono sotto un tetto di innumerevoli bandiere di tutte le nazioni conosciute e sconosciute, e lì di fronte c'era un'alta siepe di Guardie che indossavano i colbacchi che si dice abbiano stupito la signora che Londra ha soprannominato "la regina timida". Con un fine vortice del suo lungo mantello Re Amanullah seguì Re Giorgio su e giù per i ranghi salutando incessantemente, mentre la banda delle Guardie suonava il saluto reale afghano, un brano musicale che sembra essere in tre sezioni, e suggerisce alle orecchie inglesi “ Scots Wha Hee” suonato a ritmo di fox-trot. Il re afghano era completamente padrone di sé e il suo volto olivastro regolare con baffi neri era segnato da una sorta di dignità non impegnativa. Le brillanti carrozze statali si precipitarono con i battistrada nelle loro parrucche; e mentre i due re prendevano posto sui cuscini scarlatti, a quanto pare riuscirono a trovare un modo per scambiarsi uno scherzo. Le due regine camminavano fianco a fianco, la regina Mary tutta argentea nel vestito e nei capelli, padrona di sé e maestosa, e la regina Souriya giovane, bella e bruna, che si inchinava piuttosto timidamente agli applausi.
L'accoglienza della folla è stata particolarmente calorosa e, sebbene gli accessi a Victoria siano mal progettati per una massa di turisti, non c'era spazio e nessuna finestra quando non c'erano persone in attesa di salutare le Maestà afgane nel loro strano viaggio da completo isolamento nel loro paese di alta montagna nel vortice della civiltà occidentale.
I due re furono accompagnati nella prima carrozza aperta dal Principe di Galles e dal Duca di York. La regina Souriya e la regina Mary, nella seconda carrozza, erano accompagnate dalla duchessa di York e dal principe Henry. L'arrivo del corteo a Buckingham Palace è stato rallegrato da una grande folla radunata intorno al Victoria Memorial.


Il re dell'Afghanistan, Amanullah Khan, a bordo dello yacht del PLA al molo di Westminster, Londra, marzo 1928.
Fotografia: Fox Photos/Getty Images

Le dame del corteo reale entrarono nel palazzo, mentre il re conduceva re Amanullah alla porta a lato del quadrilatero. Lì furono raggiunti dal principe di Galles, dal duca di York e dai membri dello staff del re Amanullah e rimasero a guardare le guardie a cavallo reali mentre cavalcavano. Le guardie a piedi lo seguirono, salutando il gruppo reale mentre passavano. Il re Amanullah ricambiò il saluto. In pochi istanti i due re si diressero verso il grande ingresso, dove c'era una compagnia di guardie del corpo del re degli Yeomen della Guardia nelle loro uniformi Tudor scarlatte e oro e armate di picche. Questa guardia era montata anche sulla scalinata che conduceva al Bow Boom, dove il re e la regina accoglievano i loro ospiti.
Il re e la regina dell'Afghanistan sono stati poi condotti nella suite belga di sette stanze che occuperanno durante la loro visita di tre giorni a Buckingham Palace. La grande folla attese fuori dal Palazzo per venti minuti nella speranza di vedere il corteo reale sul balcone, ma il tempo fu così breve che non fu possibile per loro apparire.
 
“Le sale erano state trasformate in bellissimi pergolati floreali per il banchetto di Stato in onore del re e della regina dell’Afghanistan…… rododendri, azalee e piante simili disposti in mucchio lungo le pareti…. Fiori primaverili e narcisi erano disposti sulla tavola… narcisi che avevano varie tonalità dal giallo più pallido all’oro più intenso… le uniformi degli afghani… le sfarzose uniformi medievali degli Yeomen della Guardia…
Gli ospiti si riunirono nel Salone Verde mentre il re George e la regina Mary li attendevano in un salotto interno. Il re indossava l’uniforme di ammiraglio della flotta. Il magnifico abito della regina Mary era di tessuto argentato, con un soprabito di paillettes che sfumavano dall’opale al tenue blue persiano… file di diamanti decoravano il corpetto. Indossava una tiara di diamanti,: le Stelle Minori di Africa come ciondolo; il famoso diamante Koh-i-Noor. Il suo ordine principale era “Almar-i-Ada”, l’ordine più alto nel dono del re dell’Afghanistan che il re Amanullah ha conferito ieri al suo arrivo. Indossava il nastro, la stella e il collare dell’ordine, e anche il MVO tra gli altri ordini di famiglia.

Un ritratto scintillante della regina Mary che indossa diamanti, ca. anni '30; indossa il diamante Koh-i-Noor apposto sull'ornamento della coccarda, così come le "stelle minori dell'Africa", le spille Cullinan III e IV - (Wikimedia Commons)

La regina Soraya indossava un abito di tessuto argentato ricoperto di luccicanti paillettes,… l’effetto nelle luci brillanti della sala dei banchetti era un chiaro di luna sull’acqua. Nei suoi capelli castani indossava una magnifica tiara di diamanti e aveva corde di diamanti intorno al suo corpetto. Le sue braccia  erano circondate da braccialetti di diamanti e zaffiri e numerosi ordini brillavano sul suo petto.
Un ritratto ingioiellato della regina Soraya dell'Afghanistan, forse scattato in Germania (?) durante il tour europeo della coppia reale nel 1928 (Wikimedia Commons)

Il re dell’Afghanistan indossava una meravigliosa uniforme scarlatta, azzurra e argento con molti ordini sul petto.
Il Principe di Galles indossava l’uniforme delle guardie Gallesi…
Il Principe di Galles, Edoardo Alberto, (in seguito re Edoardo VIII e poi Duca di Windsor) era il figlio maggiore e quindi erede di George V.  Era un membro della famiglia reale molto popolare e nel 1928 si occupava degli impegni pubblici. Nel 1930 incontrò Wallis Simpson e nacque un grande amore, osteggiato dalla famiglia reale,  e in virtù di questo grande amore abdicò.

L’amore proibito tra Wallis Simpson e il duca di Windsor

Il Duca di York, Albert Frederick Arthur George nell’azzurro dell’aereonautica militare
Sarebbe diventato, come secondogenito di George V e della regina Mary, re Giorgio VI.
Il duca si era sposato il 26 aprile 1923 con Elizabeth Angela Marguerite Bowes-Lyon e quindi anche lei era sicuramente presente al pranzo in onore della coppia reale afghana. Probabilmente alla festa c’era anche la loro figlia….. Elizabeth Alexandra Mary, nata il 21 aprile 1926… la futura regina Elisabetta II (morta l’8 settembre 2022).

La duchessa di York  era una figura delicata in un abito di raso color crema con un lungo strascico, sia il vestito che lo strascico erano ricamati d'argento. I suoi gioielli erano una tiara di diamanti e perle, tre fili di perle e braccialetti di rubini, smeraldi, zaffiri e diamanti. Indossava un ordine afghano oltre agli ordini di famiglia.


1928
(La regina Elisabetta in braccio alla madre)

Il principe Enrico in abito da ussaro.
 Era il figlio terzogenito della coppia reale inglese ed alcuni anni dopo il 1928 diventò duca di Gloucester. All’epoca era un militare dato che era stato promosso, nel maggio 1927, capitano nel 10° Ussari Reali. Successivamente fu nominato duca di Gloucester, conte di Ulster e barone Culloden.


Il re, con la regina dell'Afghanistan, ha aperto la strada alla sala dei banchetti, seguito dal re dell'Afghanistan, con la regina Mary, e gli altri ospiti. Il re sedeva a capotavola, il re dell'Afghanistan alla sua destra e la regina dell'Afghanistan alla sua sinistra. La regina sedeva alla destra del re Amanullah. Il vicino di sinistra della regina dell'Afghanistan era il principe di Galles, con la principessa Huriya Tarzi  alla sua sinistra. Il duca di York era accanto alla principessa Huriya Tarzi, con la principessa Arthur di Connaught  come suo altro vicino. L'ordine degli ospiti alla destra della regina era SE Muhammad Hassan Khan , la duchessa di York, il principe Enrico, il marchese Merry del Val (l'ambasciatore spagnolo)  e il principe Arthur di Connaught.

 Huriya Tarzi
Era la sorella della regina Soraya. In seguito sposerà Ghulan Siddiq Charkhi, ministro degli Esteri del re Amanullah, e si stabilirà a Berlino.
Dalle ricerche sembra che Soraya abbia avuto una terza sorella che si chiamava Khariya, moglie del principe Emayatullah


La foto, a figura intera in piedi, fu scattata sul ponte di una nave.
In alto, sulla sinistra, fu praticato un foro forse  per essere appesa.
Nel retro della foto fu scritto a matita:
Princess Hooriah Tarzi / alias Bibi Khurd. / Sorella della regina.
Questa annotazione identifica la donna come la principessa Huriya Tarzi,
sorella della regina Soraya dell'Afghanistan.

Principessa Arthur di Connaught 
Alexandra Victoria Alberta Edwina Louise, nata Duff, Duchessa di Fife  ed in seguito Principessa di Arturo di Connaught.
Nel dicembre 1911 la famiglia Fife fece naufragio al largo delle coste del Marocco. Si salvarono tutti ma appena un anno dopo il padre morì e la principessa Alexandra gli succedette nel ducato, diventando quindi Duchessa di Fife e Contessa di Macduff come suo proprio diritto.
Il 15 ottobre 1913 sposò il principe Arturo di Connaught e dopo il matrimonio la donna venne riconosciuta con il titolo di S.A.R, Principessa Arturo di Connaught, Duchessa di Fife, in osservanza alla tradizione che una donna debba ricevere il titolo e il trattamento del marito.
Alexandra era un infermiera esperta e lavorò in varie strutture mediche durante le guerre mondiali.
Fu anche consigliera di Stato per conto dei sovrani Giorgio V e Giorno VI, tra l’altro suo cugino.




Muhammad Hassan Khan
Muhammad Hassan Khan era un principe afghano che ricoprì vari ruoli alla corte del re Amanullah. Nel 1928 fu ciambellano di corte.


Marchese Merry del Val
Alfonso Merry del Val y Zulueta, Marques de Merry del Val (1864-1943) fu ambasciatore spagnolo in Gran Bretagna dal 1913 al 1931. Figlio di un diplomatico di carriera, nacque a Londra e aveva importanti origini irlandesi (da qui il "Merry" parte del suo nome/titolo). Fu anche uno degli insegnanti d’inglese del re Alfonso XIII di Spagna.

Alfonso Merry del Val è il primo a destra
https://www.alamy.it/ministro-cileno-visto-fuori-dall-ambasciatore-spagnolo-il-senor-don-a-edwards-il-ministro-cileno-e-mme-edwards-lasciarono-londra-per-il-sud-america-il-senor-don-edwards-e-mme-edwards-a-waterloo-con-il-senor-don-a-merry-del-val-cappello-di-seta-l-ambasciatore-spagnolo-che-li-ha-visti-fuori-12-dicembre-1924-image359836220.html?imageid=CD664981-935B-423D-8AF8-5F55F607FB6D&p=868092&pn=1&searchId=1a4a4532886ac0e3d6ede8899c02b05b&searchtype=0

Altri ospiti:
L’Arcivescovo di Canterbury in carica dal 12 febbraio 1903 al 12 novembre 1928.
La moglie Edith (morta nel 1938) era presente al pranzo. Era figlia di un altro arcivescovo di Canterbury, Archibald Campbell Tait.


Il primo ministro  Stanley Baldwin con la moglie Lucy. 
Il ministro era al secondo dei suoi tre incarichi come primo ministro. La moglie era una filantropa che sosteneva i progressi nell’assistenza materna.

Rufus Isaacs
Primo marchese di Reading  ricoprì numerose cariche governative. Nel 1928 aveva da poco completato un mandato come viceré dell'India. Fu anche ambasciatore negli Stati Uniti, procuratore generale, Lord Chief Justice e segretario di Stato per gli affari esteri. Sua moglie, Alice (1866-1930), era attiva in opere di beneficenza, sostenendo cause legate a donne e bambini durante il suo periodo come viceregina.


Lord e Lady Allenby
Edmund Allenby, primo visconte Allenby,  era un soldato decorato che divenne fedelmaresciallo dopo il suo servizio in Medio Oriente durante la prima guerra mondiale. Comandò TE Lawrence, e il suo personaggio ebbe un posto di rilievo in Lawrence d'Arabia . Lui e sua moglie, Adelaide, diventarono visconte e viscontessa Allenby nell'ottobre 1919.


Mr. Lloyd George 
David Lloyd George (1863-1945) fu primo ministro britannico dal 1919 al 1922; nel 1928 era il leader del Partito Liberale.

James Ramsay Macdonald 
(1866-1937) fu due volte primo ministro britannico; nel 1928 era leader dell'opposizione come premier del partito laburista.


l famosi piatti d'oro erano disposto sul tavolo e sulle credenze della Sala dei Banchetti. Durante il banchetto la banda d'archi della Regia Artiglieria suonò nel loggione dei musici in fondo alla lunga sala.
Al termine del banchetto il re ha tenuto un discorso di benvenuto al suo ospite e il re dell'Afghanistan ha risposto.

La ricezione dei sovrani afghani al Guidhall a Londra, nel 1928
Lettura del messaggio di benvenuti ai Sovrani Afghani.
La cerimonia si svolse il 14 marzo 1928
https://www.alamy.it/fotos-immagini/citt%C3%A0-dell'afghanistan.html?blackwhite=1&sortBy=relevant

La Guildhall è un edificio sito nella City of London, ai margini di Cheapside e Basinghall Street.
Fu la sede del municipio di Londra per diversi secoli ed oggi è il palazzo cerimoniale ed amministrativo della City of London.





Lo Scambio  dei  Doni
I sovrani afghani portarono dei doni ai reali inglesi.
In base alle mie ricerche Amanullah Khan e Soraya donarono dei manoscritti.
Un gesto importante perché la cultura afghana valicava i confini territoriali superando un prolungato isolamento.
 Kitab-i Zarb al-Masal کتاب ضرب المثل (Book of Proverbs) 19th century
24,8 x 16,1 cm (misura del libro (conservazione)) | RCIN 1005023


Il prezioso testo fa parte della Reale Collezione di Sua Maestà Re Carlo III.
Il libro, risalente al XIX secolo,  è una raccolta di proverbi  e di detti persiani  espressi da diversi autori. Fu scritto in India. Nella prefazione si trova l’elogio dei Dodici Iman e lo scrittore del libro era probabilmente un musulmano scita.
Un testo originale e i proverbi sarebbero disposti in ordine alfabetico secondo la prima parola.
I titoli sono scritti in rosso e le singole frasi sono separate da tre punti rossi.
La rilegatura del libro è particolare. Infatti le pagine sono rilegate in cartoncini rigidi rivestiti con carta marmorizzata. Le copertine interne sono dipinte con un disegno a traliccio in argento. Il manoscritto è contenuto in un involucro di cotone stampato.

ALI ZAYN AL-ABIDIN
Dua sharif fi makarim al-akhlaq an Zayn al-Abidin Ali ibn al-Husayn دعاء الشريف في مكارم الاخلاق عن زين العابدين علي بن الحسين
(L'onorevole morale di Zayn al-Abidin Ali ibn al-Husayn)  19esimo secolo
inchiostro e acquerello opaco comprese vernici metallizzate su carta; pelle. |
18,3 x 14,2 cm (misura del libro (conservazione)) | RCIN 1005005






È un volume di preghiere sciite scritte in arabo.
Contiene dieci formule di preghiere attribuite a Zayn al-Abidin Ali ibn al-Husayn, il quarto imam dell'Islam sciita ( c . 659– 713).
La prima preghiera chiede la nobiltà di carattere mentre le altre sono destinate alla recitazione secondo determinati orari e giornate:  dopo le cinque preghiere rituali quotidiane, preghiere del vernerdì e nei due giorni sacri (Eid).
Questa copia è scritta in caratteri naskh completamente vocalizzati con inchiostro nero su carta color crema sottile inserita in margini di carta screziati di oro blu e beige. C'è un'illuminazione interlineare dappertutto con disegni arabeschi floreali contro un lavaggio di vernice dorata.
Secondo il colophon il libro è stato scritto dal celebre calligrafo medievale Yaqut al-Mustasimi che ha lavorato a Baghdad alla fine del XIII secolo. Era un greco schiavo che fu fatto eunuco, si convertì all'Islam e servì l'ultimo califfo abbaside, al-Mustasim. Questo colophon, datato novembre-dicembre 1295, è tuttavia non autentico e il manoscritto è molto più tardo, probabilmente del XVIII o XIX secolo.
Ad un certo punto della sua storia il manoscritto ha subito danni da incendio al bordo esterno. Le pagine sono state successivamente ritagliate e i bordi superiore e inferiore dei margini della carta sono stati incollati sui bordi anteriori per dare maggiore larghezza. La legatura è di marocchino effetto coccodrillo marrone, con risguardi marmorizzati viola.
Nell'ultima pagina (f.27v) è presente un'iscrizione oscurata ma nessun altro indizio di precedente possesso

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ANONIMO
Farasnamah فرسنامه (Trattato sui cavalli)
e
Dawlatnamah دولتنامه (Trattato sui falchi)
19esimo secolo
Manoscritto su carta con inchiostro e acqua opaca con colori metallizzati dorati; pelle.
| 29,5 x 18,2 cm (misura del libro (conservazione)) | RCIN 1005031





È un libro scritto in persiano che contiene due testi: Il Farasnamah ed il Dawlatnamah.
Il Farasnmah è un testo sui cavallo e sull’attività del maniscalco.
Sarebbe una traduzione persiana del manuale medievale arabo “Kamil al-Sinaatayn fi al-Baytarah wa Zardaqah”, realizzato su istituzione di Qazi Muhammad Irisi Khan per ordine di Ahmad Shah Durrani, re dell’Afghanistan.
Un testo dal grande valore scientifico che si compone di 9 capitoli suddiviso in sezioni:
-        Introduzione (20 sezioni);
-        Colori di cavalli, muli ed asini (10 sezioni);
-        Tipologia delle razze (10 sezioni);
-        Segni della salute e della velocità ( 12 sezioni);
-        Disturbi degli equini (34 sezioni);
-        Cura delle malattie degli equini (10 sezioni);
-        cura delle affezioni equine ( 66 sezioni);
-        sulla cura delle malattie degli equini (71 sezioni)
-        vari tipi di medicamenti e talismani (12 sezioni).
Le prime tre sezioni sono stupendamente illustrate con pitture di cavalli, muli ed asini. Equini che sono raffigurati di traverso, in piedi o impennati sull’erba con alle spalle un paesaggio montuoso tipico dell’Afghanaistan.
 
Il Dawlatnamah sarebbe un anonimo “baznamah” (libro sulla falconeria), sulla cura e cure mediche dei falchi e di altri uccelli da caccia. Un testo costituito da 44 capitoli basato sul “Baznamah-yi-Nasiri” di Timur Mirza Husam al-Dawlah.
Il volume fu probabilmente realizzato in Afghanistan alla fine del XVIII secolo.
Le prime pagine e i colofoni  sono decorati con miniature e dorature interlineari.
La legatura laccata di alta qualità e le doublure comprendono decorazioni policrome e dorate con un grande spruzzo floreale sui piatti esterni e motivi floreali all'interno di un disegno geometrico sui doublure. Le tavole mostrano segni di sovraverniciatura e il volume sembra essere stato rilegato intorno al 1860, rinforzato con pelle di capra rossa e ricucito con filo di seta a libro.
Sigilli e iscrizioni di Habibullah Khan, re dell'Afghanistan (1872-1919) e dei suoi bibliotecari, datati 1880-1903, si trovano sul primo risguardo e sui fogli 1r, 2r, 1r e 251r.

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PERSONA SCONOSCIUTA
Re Amanuallah Khan dell'Afghanistan (1892-1960) C. 1919 - ca. 1929
Stampa alla gelatina d'argento | 37,4 x 23,8 cm (immagine) | RCIN 2915384


Fotografia del re Amanuallah dell'Afghanistan: ritratto a figura intera, in piedi in uniforme militare; firmato dal soggetto. 
Annotato al verso:
Amanullah / Re dell'Afghanistan / ha visitato l'Inghilterra nel marzo 1922 / ritratto firmato dato a / K George V. 

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Il 2 aprile il re Amanullah Khan e la regina Soraya donarono ai reali inglesi una serie di stupendi lapislazzuli étuis, scatole e un set da scrittura ((RCINs 4349-50, 7244, 22997 e 23008).

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Il sovrano inglese Giorgio V donò ai sovrani afghani uno stallone purosangue. 

………………………

I sovrani afghani il 22 marzo fecero una visita al Royal Observatory di Greenwich. Furono accolti all’astronomo reale Frank Dyson. Un evento importante che richiamò molti giornalisti ed anche una troupe cinematografica.
Nella foto si nota  Amanullah Khan, posto al centro del gruppo, mentre osserva
un’immagine proiettata del sole. L’astronomo reale si trova sulla destra del gruppo
(è la persona dai capelli bianchi). La persona che ha le braccia dietro alla schiena e che volge  le
spalle alla macchina fotografica è Harold Newton, che entrò nel gruppo dell’Osservatorio nel
1910 ed era responsabile dei fotografi.
L'antenna per ricevere i segnali orari da Parigi si trova a destra dall'asta della bandiera, sul tetto
della Sala Ottagonale

Questa foto fu scattata sul tetto del South Building (Edificio Sud).
L’astronomo reale è a fianco del sovrano afghano e porta in testa un cilindro.
Il sovrano afghano ha in mano una macchina fotografica

https://www.mediastorehouse.com/topfoto/1920s/king-amanullah-greenwich-observatory-11032615.html

Un film , Visit of the King of Afghanistan to England è conservato negli archivi dell'Imperial War Museum. Consiste di 7 rulli in totale, tutti ora in video. La visita del Re all'Osservatorio Reale è nel video 4. Questo video inizia con il Royal Party che viaggia in barca a valle verso Greenwich. Il filmato dell'Osservatorio inizia a 3 min 5 sec. Il re e l'astronomo reale, Frank Dyson, sono visti entrare nella cupola del telescopio da 28 pollici ed esaminare il telescopio. Vengono quindi mostrati mentre esaminano i telescopi nel Thompson Dome nell'edificio sud. Il filmato si conclude con la festa reale sul tetto del South Building.

http://www.royalobservatorygreenwich.org/articles.php?article=1221

Esposizione Universale


https://i0.wp.com/encyclopedia.design/wp-content/uploads/2021/10/Ideal-Home-Exhibition.jpg?w=1200&ssl=1


Un mazzo di rose per la Regina Souriya of Afghanistan
alla Mostra “Casa Ideale” all’Olympia
Accompagnata da sua sorella (la principessa Hurya Tarzi) e da suo fratello, e assistita dai membri del suo seguito, la regina dell'Afghanistan ha fatto una visita a sorpresa ad Olympia lo scorso fine settimana. La regina ha trascorso un'ora e mezza all'Esposizione, effettuando un'accurata ispezione dei moderni mobili per la casa. Mentre la sua regina era così impegnata nelle vista dell”Ideal Home”,
il re Amanullah era a Birmingham, dove ha visitato i negozi di armi leggere di Birmingham, mostrando uo spiccato interesse per i loro prodotti militari
 La regina Souriya era affascinata dal suo design moderno nell'arredamento d'interni. e si dichiarò meravigliata della Casa del Futuro. La regina si informò con entusiasmo sui prezzi e mostrò il più vivo interesse per molti dispositivi per risparmiare lavoro. Gli apparecchi termometrici l'hanno incuriosita, poiché ovviamente il caldo è un fattore importante in Afghanistan. Dopo aver lasciato la regina Souriya è stato regalato un mazzo di rose dalla piccola Monica Robinson. che ha ricevuto un sorriso affascinante e una cordiale stretta di mano per la sua graziosa cortesia.
https://c8.alamy.com/compit/2m3k8w4/la-regina-soraya-dell-afghanistan-ha-fotografato-ricevendo-un-bouquet-alla-mostra-ideal-home-di-londra-durante-una-visita-di-re-amanullah-e-lei-stessa-nel-marzo-1928-accompagnato-da-data-1928-2m3k8w4.jpg
 

 

La regina Soraya d’Afghanistan con Gertrude Mary (Deane), Lady Humphrys
all’Olympia da Londra
https://www.abebooks.it/fotografie/Queen-Soraya-Afghanistan-Lady-Humphrys-Olympia/30636088903/bd#&gid=1&pid=1

I sovrani afghani in Gran Bretagna visitarono numerose città ricevendo sempre una grande accoglienza ed ospitalità. Eppure in Asia i vicerè dell’Impero Britannico stavano studiando le mosse per giungere al rovesciamento di Amanullah e Soraya.
Ricca di spunti fu la vista di Amanullah Khan a Manchester che allora era considerata una “potenza industriale”.
La vista fu descritta in un interessante articolo pubblicato sul sito:
Il sovrano Amanullah Khan visitò Manchester. Forse nel suo animo presagiva il triste destino che lo aspettava e che gli avrebbe impedito di completare il processo di modernizzazione che aveva intrapreso per il suo paese.
Non avrebbe mai potuto immaginare che a distanza di un secolo sarebbero giunti  in questa città, che stava visitando, degli esuli afghani in fuga dal paese caduto nelle mani dei talebani.
Una fuga dopo vent’anni di presidio del territorio effettuato dalle forze della NATO e dell’USA.
Un presidio che doveva portare la democrazia dopo l’invasione  dell’Afghanistan nel 2001 per rovesciare il regime talebano.
Poi in seguito alla trattato di Doha, firmato dagli USA con un Talebano e senza la presenza degli afghani, le forze della coalizione si ritirarono lasciando il paese nelle mani dei talebani. Un paese riconquistato dai talebani in pochi mesi. Oggi i rappresentanti delle forze di coalizione parlano di atti disumani.. di vite umane strappate alla vita nelle loro disperate fughe dal paese,,, Ma questi morti, le violenze e la cancellazione dei diritti umani sono sulle coscienze delle “forze della colazione (NATO e USA)…  tanti Presidenti di Stato.. prima di parlare dell’Afghanistan si dovrebbero fare un attento esame di coscienza e soprattutto lavarsi la bocca perché sono degli ipocriti, dei venditori di morte. Le forze della coalizione prima di ritirarsi avrebbero dovuto preoccuparsi di lasciare un governo forte magari accompagnandolo per un po' di tempo.
Un trattato di “pace”  firmato con Abdul Ghani Baradar che nel febbraio 2010 era stato arrestato da agenti dell’Inter-Sevices Intelligence (ISI) e della CIA. Fu rilasciato il 24 ottobre 2010 su richiesta degli USA !!!!!!! (Gli americani dove sono intervenuti militarmente hanno solo lasciato guai….Ma la cosa strana è che parlano di essere tutori della democrazia. Ma quale democrazia?). Dal 2017 fu inserito nella lista dei terroristi dell’Unione Europea…
Le forze della coalizione lasciarono il governo afghano nelle mani dei Talebani… con tutte le conseguenze che era intuibili. Nel tratto fu inclusa anche la liberazione dei talebani che si trovano detenuti nelle carceri americane.
I sovrani afghani non avrebbero mai potuto immaginare il verificarsi di simili eccidi la cui responsabilità cade nelle coscienze dei governanti europei ed americani.
Cutrò……Una parte delle vittime del terribile naufragio di un’imbarcazione con
a bordo 200 persone circa che si è spezzata in due parti a pochi metri dalla riva..
erano in massima parte Afghani e molti erano dei bambini/e e donne…
fuggivano dall’Afghanistan
26 febbraio 2023  
Qualcuno ha ancora oggi il coraggio di parlare in pubblico ed anche nelle scuole di
condivisione sociale, di libertà, di fratellanza…. Belle parole… peccato
che il suo dire si basa su uno stipendio annuo di molte migliaia di euro al mese e  quindi
lontano dalle condizioni di chi fugge dalla povertà, dall’oppressione, dalla negazione
dei diritti, dalla carestia e soprattutto dal regime dei talebani…
Ci vuole un pò di coscienza nel parlare…

Dopo queste immagini drammatiche del febbraio/marzo 2023, ritorniamo al discorso della visita reale a Manchester che fu descritta da Damon Wilkinson e riportata dal “Manchester Evening News” dell’epoca.
È il 28 marzo 1928 e il re Amanullah dell'Afghanistan è al timone del rimorchiatore Flying Breeze (Brezza Volante)  mentre sbuffa lungo il Manchester Ship Canal.


http://www.tynetugs.co.uk/flyingbreeze1913.html

http://www.tynetugs.co.uk/flyingbreeze1913.html


Era arrivato in città la sera prima, nell'ultima tappa di un tour europeo di nove mesi.
E i nostri leader civici erano determinati a mettere in mostra la potenza industriale di Manchester.
Il gigante dell'ingegneria Metro-Vickers, Bradford Colliery, il Manchester Ship Canal e due allora cotonifici all'avanguardia erano tutti sull'itinerario del re, simboli scelti con cura del ruolo della città come sala macchine dell'economia britannica.
https://it.wikipedia.org/wiki/Metropolitan-Vickers#/media/File:Metropolitan_Vickers_advertisement_Brasseys_1923.jpeg

La Metropolitan-Vickers fu un gruppo industriale britannico che operò nella prima metà del XX secolo. Fu ondata nel 1918 mediante la fusione di diverse aziende.  La compagnia produceva generatori, turbine a vapore, trasformatori, componenti elettrici e dispositivi di trazione ferroviaria. La fabbrica di Trafford Park fu per buona parte del ventesimo secolo uno dei più grandi ed importanti centri d’ingegneria ed industria pesante in Inghilterra e nel mondo.

La Bradford Colliery era una miniera di carbone a Bradford vicino Manchester. Il carbone veniva estratto sin dall’inizio del XVIII secolo quando l’area circostante era in gran parte rurale. Con il passare del tempo l’area fu soggetta ad una vivace urbanizzazione. Il carbone veniva estratto dalla miniera utilizzando il canale e la ferrovia e la maggior parte del minerale veniva usato dalla vicina città di Bradford. A causa del cedimento del terreno la miniera fu chiusa nel 1968. Il sito fu ripulito ed oggi vi sorge la City del Manchester Stadium.


Manchester, già nel XIX secolo, era soprannominata Cottonopolis perché era il più importante centro per l’industria del cotone. Una delle ditte principali era la “Banneret and Co”. Molti edifici, sedi di cotonifici, avevano un aspetto architettonico di gran valore. Erano presenti circa 100 edifici per la produzione, il commercio e lo scambio del cotone.

Scambio reale di Manchester

Asia House, uno dei magazzini di imballaggio di Manchester

Il re (nella foto con in mano un bastone), il suo entourage e il ricevimento civico 
al Manchester Ship Canal 
(Immagine: Manchester Evening News)

La folla fiancheggiava le strade fuori dal Midland Hotel, dove alloggiava il gruppo reale, mentre il re si dirigeva verso lo stabilimento Metro-Vickers.
https://historyme.files.wordpress.com/2011/08/published-byc2a0aldwych-series-by-h-s-s-1920-londonc2a0card-no-17744.jpg

Lì, tra esibizioni di bandiere afgane e geroglifici persiani, attendeva una speciale dimostrazione di ingegneria all'avanguardia.
A Metro-Vickers il re ha ricevuto una spettacolare dimostrazione dell'abilità ingegneristica dell'azienda 
(Immagine: Manchester Evening News)
Dopo aver ricevuto un'accoglienza travolgente da gran parte dei 20.000 dipendenti dell'azienda, il re è stato invitato a premere un pulsante sul quadro elettrico.
Ciò ha innescato una spettacolare scarica elettrica da 1 M volt destinata a replicare un fulmine.

Il re scende una scala a Bradford Colliery 
(Immagine: Manchester Local Image Collection)
La pressione di un secondo pulsante illuminò un enorme cartello con la scritta
"Il re controlla i fulmini".
Più tardi quel pomeriggio, dopo il pranzo in municipio, il gruppo reale visitò la Bradford Colliery dove il re, con il suo grande cappotto e il suo morbido cappello, doveva aver fatto una figura particolare tra i pallidi minatori coperti di polvere di carbone.
Ma è stato il canale della nave che ha davvero attirato la sua attenzione.
La festa reale alla Bradford Colliery 
(Immagine: Manchester Local Image Collection)
Mentre le ragazze esultanti degli insaccatori di farina della Co-op fiancheggiavano la banchina nelle loro tute blu e bianche, al re fu permesso di prendere il controllo della Flying Breeze mentre navigava per un lungo tratto rettilineo del canale verso l'acquedotto di Barton, che descrisse come una delle
"meraviglie ingegneristiche del mondo".
Dopo essere sbarcato a Pomona Docks, attraverso un interprete ha descritto il canale come una
 'impresa meravigliosa e meravigliosa' aggiungendo:
"Non riesco a trovare le parole per esprimere il mio stupore per la sua grandezza".

Come il Manchester Evening News ha riportato la visita del re 
(Immagine: Manchester Evening News)
L'edizione di quella sera del Manchester Evening News ha colto l'occasione della visita del re per celebrare l'abilità commerciale di Manchester.
Il giornale riportava:
"Il re Amanullah ha visto la vera Inghilterra di oggi - l'Inghilterra dell'industria rappresentata dalle grandi opere della Metro-Vickers e dai meravigliosi moli del Manchester Ship Canal... Il re Amanullah ha visto nel cuore della Manchester industriale la vera base della La grandezza della Gran Bretagna e la stabilità internazionale".
Purtroppo per il re Amanullah, mentre era in Europa, l'opposizione alle sue riforme in patria crebbe, provocando una rivolta, durante la quale gran parte dell'esercito disertò piuttosto che resistere.
Il re Amanullah Khan, che porta un bastone in questa foto, raffigurato a Bradford Colliery, 
a est di Manchester nel 1928. 
Al suo ritorno in Afghanistan fu costretto ad abdicare e il 23 maggio 1929 fuggì in India, per non tornare mai più. Poco dopo, il paese cadde sotto il controllo di breve durata dei Saqqawisti - guerriglieri, sostenuti da conservatori religiosi, che istituirono un nuovo "Emirato dell'Afghanistan".
Amanullah trascorse i successivi 30 anni in esilio in Italia, morendo infine all'età di 67 anni nell'aprile 1960. 
Il quotidiano riportò come i sovrani afghani vistarono anche gli stabilimenti della Roll Royce a Derby, HMS Victory a Portsmouth, il Royal Military College a Sandhurst, la Great Western Railway Works a Swindon e Sheffield.
A Sheffield, nell’area antistante il Municipio, i sovrani furono sommersi dalla folla a caccia di autografi. Il sovrano sembra che abbia donato anche una somma di denaro ad un ex soldato disabile
https://www.manchestereveningnews.co.uk/news/greater-manchester-news/dramatic-fall-afghan-king-who-21459719
Amanullah Khan in un carro armato realizzato in Gran Bretagna

Amanullah Khan e Re Giorgio V davanti a Buckingham Palace a Londra

…………………………..


LA VISITA IN GERMANIA
(Febbraio 1928)

Germania, Bandiera di Stato dal 1921 al 1933


sovrani afghani partirono dalla Gran Bretagna per raggiungere via mare la Germania.
Da dove partirono?
Malgrado le ricerche non sono riuscito a trovare delle notizie certe.
Forse partirono da Hull  che è a circa 160 km da Manchester. Tra l’altro quest’ultima città fu al centro di un attenta visita da parte dei sovrani afghani.
Nel 1928 i porti principali della Germania, sul Mare del Nord, erano Brema ed Amburgo. È probabile che la nave raggiunse Amburgo perchè Amanullah Khan  e  Soraya dovevano poi proseguire per Berlino.
(circa 300 km da Amburgo).


Hamburg-Grasbrook um 1930
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hamburg-Grasbrook_um_1930.jpg

Amburgo, porto, 1930
https://c8.alamy.com/compit/ht3n3t/im-hamburger-hafen-nel-porto-di-amburgo-1931-artista-kurt-hielscher-ht3n3t.jpg


Amanullah Khan e la regina Soraya mentre scendono dalla nave in Germania

Il re Amanullah Khan e la regina Soraya ricevettero a Berlino (nel febbraio 1928) una magnifica accoglienza da parte della popolazione. I due sovrani suscitarono nei cittadini una grande simpatia che costrinse la repubblica tedesca, fortemente indebitata, a stanziare circa mezzo milione di  reichsmark per i festeggiamenti e le varie cerimonie.
La visita dei sovrani afghani fu il primo passo per il governo tedesco verso una nuova sovranità in politica estera. Per i cittadini tedeschi era l’incontro con due figure della famosa fiaba Cenerentola e il nome del sovrano afghano fu affettuosamente cambiato in “ Ullemulle”.
Una visita in un momento delicato della vita politica tedesca.
La monarchia era stata abolita da appena dieci anni e i sovrani afghani erano i primi capi di stato in vista in Germania proprio dopo l’abolizione della monarchia.
Nell’aria si percepiva la tristezza dei cittadini tedeschi verso il kaiser (Guglielmo di Prussia) che viveva in esilio nei Paesi Bassi. Il  presidente in carica del Reich, Paul von Hindenburg,  non era considerato come un vero e proprio “sostituito”.
All’arrivo dei sovrani afghani vennero sparati colpi di pistola in aria e venne anche cantato  uno scritto dal titolo “Amanullah, Amanullah”. Con questo incontro si confermò, con ulteriori sviluppi, l’amicizia tedesco-afghana.
“Amanullah, Amanullah” era una commedia immaginaria dall’identità sbagliata che descriveva una situazione sociale alla vigilia di un tremendo abisso politico. Descrive l’inizio di un’amicizia tedesco-afghana, la visione di un paese.
Dopo la terza guerra anglo-afghana, che portò al riconoscimento dell’indipendenza dell’Afghanistan da parte dell’Inghilterra, il paese uscì dall’isolamento politico e sociale.
Il sovrano Amanullah Khan iniziò a creare rapporti diplomatici con vari Stati europei. Un base fondamentale per la modernizzazione del paese con dei rapporti legati ad una cooperazione economica con le nazioni industrializzate e la Germania era un partner adatto per il raggiungimento di questo obiettivo.
Gli afghani apprezzavano il coraggio, l’affidabilità e la competenza tipiche dei tedeschi.
Il regista Frank Castorf nella sua commedia fece rivivere l’importante evento storico della visita dei sovrani afghani in Germania,  a Berlino. Un incontro con tutte le sue contraddizioni e assurdità e lo collocò nella Berlino contemporanea in una situazione politica nuova prima della tragica svolta storica.
La visita di Amanullah JKhan in Germania segnò il culmine delle buone relazioni tedesco-afghane che erano iniziate durante la prima guerra mondiale. Come sappiamo quando Amanullah tornò nel suo paese fu rovesciato con l’accusa di essere “infedele”.
U giornale tedesco riferì la notizia quasi con malinconia e con disprezzo per gli avvenimenti..
"Tuttavia, tutto ciò che Amanullah ha fatto per modernizzare il paese sembra
essere stato distrutto".
Un rapporto antico tra l’Afghanistan e la Germania.
A Kabul il 15 aprile 1924 era stata istituita la "Königliche Amani-Oberrealschule".. una scuola tedesca.



Il personale didattico fu costituito da insegnanti tedeschi che insegnavano anche fisica, chimica, biologia.
Una laurea ottenuta nella scuola permetteva di studiare in Germania. Diversi studenti successivamente tornarono dalla Germania con grandi conoscenze e diedero un valido contributo allo sviluppo del paese. Era il periodo in cui regnavano Amanullah Khan e Soraya Tarzi.
La scuola faceva parte dell’importante progetto di modernizzazione dell’Afghanistan da parte di Amanullah Khan e negli anni ’20 il sovrano si affidava per la realizzazione del suo progetto anche alla Germania.
La prima foto sarebbe emblematica. La Germania svolgeva un ruolo importante nella scuola. La lingua tedesca era la base dell’attività didattica e gli studenti afghani erano molto interessati nell’apprendere l’idioma tedesco.
Spero che alcuni di loro ricevano borse di studio per la Germania in modo che possano familiarizzare con la tecnologia tedesca e il sistema educativo tedesco e implementare anche ciò che hanno imparato in Afghanistan".
Il primo insegnante della scuola fu il tedesco Whalter Iven che diede subito la sua disponibilità a recarsi in Afghanistan per fondare la scuola. Aveva lavorato per molti anni in Oriente e il 15 aprile 1924  la “Royal Amani High School” di Kabul iniziò la sua attività didattica.
Un aspetto importante su questa fondazione era legato al fatto che il governo tedesco non aveva rivendicazioni territoriali in questa regione del mondo a differenza degli inglesi.
L’obiettivo della scuola era quello di
"preparare i propri alunni allo studio nelle università e nei college tedeschi con lo scopo di procurare alti funzionari, ingegneri, medici e insegnanti competenti".
I primi alunni furono 120 e nel 1938 diventarono ben 900.
Gli insegnanti venivano dalla Germania e dal 1928 una laurea della scuola Amani dava il diritto di studiare in un’università tedesca.
Con la caduta del sovrano Amanullah Khan (1929) anche la scuola Amani risentì del disordine sociale. La scuola fu saccheggiata e devastata.
Incredibili le parole del prof. Iven
Ero impotente contro il vandalismo"
La scuola si riprese lentamente grazie agli sforzi ed alla forte volontà del prof. Iven che riacquistò alcuni del libri, rubati  nella biblioteca della scuola, nei bazar di Kabul.
L’insegnamento tedesco si fermò nel 1941 a causa della Seconda Guerra Mondiale mentre gli insegnanti afghani continuarono nella loro attività didattica.
Nel 1951 circa gli insegnanti tedeschi tornarono nella scuola di Kabul.
Con l’invasione sovietica e con i mujahidden ribelli la scuola ripiombò nel caos perché gli insegnanti tedeschi furono costretti ad abbandonare il loro paese.
Con il governo talebano del 1992 altro caos a causa della guerra civile fra le varie etnie e la scuola fu definitivamente chiusa per la prima volta nella sua storia.
Nel 2001 con la cacciata dei talebani la scuola riaprì e gli insegnanti tedeschi ripresero il loro importante ruolo didattico.
Ma c’è un aspetto importante in questa scuola che non deve essere sottovalutato.
La scuola si chiama “Amani Oberrealschule” ed era legata ad un’associazione di sostegno tedesca che garantiva studenti ed insegnanti nel ricevere materiale didattico, cibo e vestiario.
Il dott. Detlef Meyer-Oehme, che dirigeva l’associazione e con esperienze didattiche nella scuola..
"È incredibile che la scuola sia sempre stata preservata sotto tutti i sistemi governativi. È iniziata sotto l'emiro Amanullah e fino ai talebani, questa scuola è stata sempre particolarmente incoraggiata e preservata". Ovviamente ha sofferto molto, soprattutto durante la guerra civile degli anni '90, ma ci sono altre scuole che hanno sofferto ancora di più. "A questo proposito, siamo lieti che le lezioni abbiano potuto ricominciare lì nel 1999, e questo è dovuto principalmente al lavoro dell'unità di costruzione del servizio medico tedesco, il che significa che la scuola è stata riparata in modo tale che un più grande numero di aule ragionevolmente intatte può essere trovato qui di nuovo erano disponibili". Naturalmente, non dovresti avere un'impressione sbagliata quando senti la parola "Gymnasium" o "Oberrealschule".
La scuola diventò un oggetto di grande prestigio della Germania in Afghanistan anche se, per motivi politici o militari, in alcuni luoghi senza la diretta partecipazione tedesca.
E’ veramente sorprendente vedere oggi come molti afghani parlino il tedesco.
“La scuola secondaria Amani è stata di enorme importanza in Afghanistan. Era una delle principali scuole del Paese, e vi sono stati formati numerosi dirigenti. Molti laureati hanno poi completato corsi di perfezionamento in Germania, soprattutto medici e ingegneri”.
Dopo l'occupazione sovietica - al tempo dei Mujaheddin - la scuola ha sofferto di più. Proprio come la stessa città di Kabul. Tra l'altro, le truppe furono temporaneamente alloggiate negli edifici scolastici ormai nuovi e la scuola fu addirittura saccheggiata. "A quel tempo c'erano temporaneamente 1000 soldati in caserma, e lì hanno lasciato il caos e hanno strappato le travi del soffitto, rubato i cavi elettrici di rame e venduti al Pakistan, bruciato le porte e le finestre e lasciato un enorme pozzo nero".
I fanatici islamisti stavano progettando di trasformarlo in una scuola coranica, ma ciò è stato impedito dagli sforzi energici di un impiegato dell'ambasciata locale che è rimasto a Kabul.
"Lo scopo e lo scopo della nostra associazione è quello di fornire sostegno morale e materiale alla scuola. Sosteniamo tutte le misure a favore dell'istruzione dei ragazzi afgani - dopo tutto, è una scuola maschile".
Il progetto dell’associazione  era quello di allargare il suo campo d’azione con l’educazione didattica delle ragazze afghane.





I primi contatti tra l’Afghanistan e la Germania risalirebbero al 1915 con la spedizione di Niedermayer- Hentig che arrivò a Kabul per convincere il sovrano Habibullah Khan (padre di Amanullah Khan) a schierarsi militarmente con i tedeschi nella Prima Guerra Mondiale.
Durante l’incontro a Kabul Amir Habibullah era accompagnato da Mahmoud Tarzi (padre della regina Soraya) e da Mohammad Nader. (1913)
Nella delegazione tedesca c’era anche un gruppo di turchi. Il piano dei tedeschi era quello di usare l’Afghanistan come base per le loro azioni contro la Russia e l’India britannica durante la prima guerra mondiale. Il colloquio si svolse nel giardino del palazzo presidenziale di Kabul.
Il sovrano decise di essere neutrale e questo malgrado la consegna di armi da parte della Germania.
La Germania ottenne la simpatia del sovrano afghano e questo creò le basi per un rapporto amichevole e diplomatico.
Quando il figlio Amanullah Khan salì al potere fondò nel 1923 la "Deutsch-Orientalische Handelsgesellschaft AG" a cui seguì la costruzione della scuola “Amani” a lui intitolata.
Negli anni ’20 fu stipulato il Trattato d’amicizia e i due paesi si scambiarono degli inviati.
La Germania inviò ben 200 esperti e tecnici, tra cui alcuni turchi, ed avviò importanti opere: ampliamento della rete stradale, costruzioni di canali irrigui e di dighe, messa in opera di linee telegrafiche.
I tecnici  si occuparono anche della redazione di regolamenti in ambito amministrativo e militare.
Nei rapporti del Ministero degli Esteri Tedesco dell’epoca le figure del governo afghano erano chiamate “Terza Linea”.
Quando Amanullah era in esilio a Roma cercò di rientrare nel suo paese con l’aiuto della Germania.
Ma il governo nazionalsocialista tedesco non voleva investire in persone come l’ex re Amanullah perché molte persone del nuovo governo afghano erano state al servizio della Germania nazista.
Infine l’aspetto più importante di questo importante d’amicizia fra i due paesi fu la visita a Berlino dei sovrani afghani al presidente del Reich von Hindenburg.

GERMANY: King Amanullah Khan of Afganistan visits President Von Hindenburg (1928)

https://www.youtube.com/watch?v=M8CaX3OROJE


Il re Amanullah Khan e la regina Soraya con Paul von Hindenburg a Berlino durante
la loro visita in Europa nel 1928.
https://www.bild.bundesarchiv.de/dba/en/search/?query=12012355X

Regina Soraya a Berlino nel 1928


Il sovrano afghano visitò l’Osservatorio Astronomico di Archenhold


GERMANY: King Amanullah Khan of Afghanistan visits the Archenhold observatory (1928)

Nel loro viaggio a Berlino nel 1307 (calendario persiano)(1307 + 621=1928) portarono in dono una delle più belle statue del Buddha. Una statua che faceva parte del tesoro di Bagram e che era custodita nell’Arg., cioè nel palazzo Presidenziale del Capo di Stato e del Governo Afghano.

Il Palazzo Presidenziale in una foto del 2020

“i Talebani nel Palazzo Presidenziale… agosto 2021”

Il prezioso dono passò nel dimenticatoio.
Fino al 2017 nessuno in Germania aveva notizie su questo dono e nemmeno in Afghanistan.
Nel 1928 i giornali tedeschi del Reich riportarono la notizia su questo prezioso dono e riferirono che..
Non c’era posto per un’opera così preziosa nel Museo di Berlino.
Nessuno era a conoscenza del reale valore della statua così come del famoso diamante del Monte Noor che si trova incastonato sulla corona reale inglese ma che aveva, alle sue spalle, una storia completamente diversa e per certi versi misteriosa.
Furono dati due nomi alla statua:
“Buddha di fuoco” e “Buddha Amanullah”.
Con questo dono il sovrano afghano voleva dimostrare la sua grande lealtà, tipica nel suo carattere anche come capo di governo, nei confronti del Reich tedesco (Paul von Hindenburg).

Enciclopedia delle Donne - XII Capitolo - 2° Parte - I Sovrani d'Afghanistan Amanullah Khan e 
Soraya Tarzi in visita di Stato (1927 - 1928): Egitto - Italia



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