Enciclopedia delle Donne - XII Capitolo - 4° Parte - I Sovrani d'Afghanistan Amanullah Khan e Soraya Tarzi in visita di Stato (1928): Polonia - Unione Sovietica -Turchia
د ښځو انسائیکلوپیډیا - دولسم څپرکی - څلورمه برخه - د افغانستان واکمن امان الله خان او ثریا طرزي په یوه دولتي لیدنه کې (1928): پولنډ - شوروي اتحاد - ترکیه
پولنډ ته سفر
Nel XXI un contingente militare polacco faceva parte delle forze di Coalizione della NATO operante in Afghanistan nel 2001, per la più grande e lunga missione di pace e stabilizzazione nella storia della Polonia.
I militari polacchi partirono nell’agosto 2021.
Le relazioni deriverebbero dai contatti storici tra la Polonia e l’Asia centrale e con l’Iran (Persia) con cui i polacchi, nel corso della storia, hanno avuto dei legami molto intensi.
Parlava diverse lingue mediorientali, incluso il persiano, e per molti decenni le sue opere furono importanti per la conoscenza della storia sulla Persia e sull’Afghanistan.
Visse per più di vent’anni in Persia e la Polonia allora guidava la missione cattolica nell’area.
Krusinski lavorò come medico, traduttore e diplomatico per alte autorità statali compreso lo scià di Persia e al rafforzamento dell’indipendenza afghana..
Vide gli attacchi afghani che contribuirono alla caduta dello Scià.
Conosceva a fondo gli afghani e lasciò del paese una descrizione ben precisa in merito ai: rapporti sociali, morali, economici, politici.
Presentò anche il particolare aspetto etnico del paese, particolarmente complesso, e fu il primo storico europeo a trattare i pashtun afghani, ovvero la più numerosa etnia del paese.
Altri polacchi entrarono in Afghanistan nel XIX secolo quando il paese era sotto l’influenza russa.
Era il periodo in cui la Gran Bretagna e la Russia avevano un ruolo dominante nell’Asia Centrale.
Un ruolo importante fu svolto dal polacco Jan Prosper Witkiewicz (1808-1839), inviato russo in Afghanistan, precedentemente esiliato in Asia centrale per le sue attività filo-polacche per l'indipendenza dalla Russia.
Il primo polacco che visitò l’Afghanistan fu JudaszTadeusz Krusinski (1675-1757), un gesuita missionario, medico e soprattutto il primo storico moderno europeo della Persia (Iran) e dell’Afghanistan.
Visse per più di vent’anni in Persia e la Polonia allora guidava la missione cattolica nell’area.
Krusinski lavorò come medico, traduttore e diplomatico per alte autorità statali compreso lo scià di Persia e al rafforzamento dell’indipendenza afghana..
Vide gli attacchi afghani che contribuirono alla caduta dello Scià.
Conosceva a fondo gli afghani e lasciò del paese una descrizione ben precisa in merito ai: rapporti sociali, morali, economici, politici.
Presentò anche il particolare aspetto etnico del paese, particolarmente complesso, e fu il primo storico europeo a trattare i pashtun afghani, ovvero la più numerosa etnia del paese.
Altri polacchi entrarono in Afghanistan nel XIX secolo quando il paese era sotto l’influenza russa.
Era il periodo in cui la Gran Bretagna e la Russia avevano un ruolo dominante nell’Asia Centrale.
Un ruolo importante fu svolto dal polacco Jan Prosper Witkiewicz (1808-1839), inviato russo in Afghanistan, precedentemente esiliato in Asia centrale per le sue attività filo-polacche per l'indipendenza dalla Russia.
in vecchie fotografie e pianta del 1920.
Piazza Zamkowy e la Colonna di Zygmunt, a sinistra un caseggiato d'angolo all'ingresso di ul. Podwal. A destra, sopra le case popolari, la Cattedrale di S. San Giovanni Battista con facciata neogotica.
………………


I funzionari governativi polacchi aspettano alla stazione ferroviaria di Varsavia l’arrivo
dei Sovrani dell’Afghanistan.
Sono visibili:Capo dell'Ufficio del Ministro degli Affari Militari Józef Beck (primo a sinistra),
Generale Stanisław Rouppert (a sinistra di Józef Beck),
Commissario del Governo della Capitale di Varsavia Władysław Jaroszewicz
(alla destra di Józef Beck),
il ministro degli Affari Esteri August Zaleski (quinto da destra) e
il capo del Protocollo Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri Stefan Przeździecki
(quarto da destra).
https://www.szukajwarchiwach.gov.pl/en/jednostka/-/jednostka/5921035
rivolge alla Regina Soraya
https://www.szukajwarchiwach.gov.pl/en/jednostka/-/jednostka/5921035
https://fotopolska.eu/Polska/b35689,1928_-_Wizyta_Amanullaha_Chana_-_krola_Afganistanu.html
del Milite Ignoto Polacco
https://www.szukajwarchiwach.gov.pl/en/jednostka/-/jednostka/5921035

Ricevimento del Presidente della Repubblica di Polonia Ignacy Mosciki in onore del sovrani Afghani
Amanullah Khma e Soraya Tarzi
Nella foto: la sorella della Regina dell’Afghanistan (in poltrona);
Jadwiga Sosnkowska (prima da destra);
l’aiutante di campo del Presidente della Repubblica di Polonia Ignacy Mościcki, Cap. Leonard Matuszewski
(1° da sinistra);
e il vice capo del gabinetto militare del Presidente della Repubblica di Polonia, tenente colonnello Wojciech Fyda (2° da sinistra).
Visita della coppia reale Afghana al Presidente della Repubblica di Polonia Ignacy Mościcki
Nella foto:
il presidente della Repubblica di Polonia Ignacy Mościcki;
il re dell'Afghanistan Amanullah Khan;
la moglie del re dell'Afghanistan Surija;
la moglie del presidente della PR Michalina Mościcka;
il tenente colonnello dipl. Boleslaw Wieniawa-Dlugoszowski
Sono visibili anche il Col. Sergiusz Zahorski (2° da sinistra) e
l'aiutante del Presidente della Repubblica di Polonia, Cap. Leonard Matuszewski (4° da sinistra).
il generale Bolesław Wieniawa-Dłogoszowski dal Castello Reale di Varsavia al palazzo del Presidium del Consiglio dei Ministri, che si trovava nell'attuale Palazzo Presidenziale in ul. Krakowskie Przedmieście 46-48. Sullo sfondo si vede la chiesa di S. Anna.
Arrivo della coppia reale dell'Afghanistan, scortata da uno squadrone del 1° Reggimento di cavalleria leggera, al cortile del Castello Reale di Varsavia. Sullo sfondo è visibile la guardia d'onore dell'esercito polacco.
Nella foto:
il Presidente della Repubblica di Polonia Ignacy Mościcki (secondo da sinistra in prima fila),
la moglie del Presidente della Repubblica di Polonia Michalina Mościcka (terza da sinistra),
il Re dell'Afghanistan Amanullah Khan (terzo da sinistra in prima fila),
la moglie del re dell'Afghanistan Surija (seconda da sinistra),
sorella della regina dell'Afghanistan (prima da sinistra),
il sindaco della capitale Varsavia Zygmunt Słomiński (secondo da destra in prima fila),
il presidente del consiglio comunale Rajmund Jaworski (primo da destra),
il vicepresidente del consiglio comunale Wilczyński (secondo da destra),
il generale Kazimierz Sosnkowski (a destra dietro il re dell'Afghanistan),
il commissario del Governo della Capitale Varsavia Władysław Jaroszewicz
(dietro Michalina Mościcka),
il Col. Sergiusz Zahorski (a destra accanto a Michalina Mościcka) e
il Generale Bolesław Wieniawa-Długoszowski (secondo da destra in seconda fila).
https://www.szukajwarchiwach.gov.pl/en/jednostka/-/jednostka/5921035
……………………………………
روسیې ته سفر
A Mosca la visita fu altrettanto entusiasta.
L’ Afghanistan fu uno dei primi Stati a riconoscere la giovane Repubblica Sovietica.
Nel XIX secolo l’Afghanistan aveva una sua grande importanza strategica perché fungeva da cuscinetto tra la Russa e l’Impero britannico impegnato nella colonizzazione dei territori asiatici. L’obiettivo dei britannici non era solo quello di avere l’egemonia sull’India e sui paesi adiacenti ma anche di contrastare l’opposizione Russa. Questo politica britannica passò con il nome di “Great Game” (Ottimo gioco).
La Russia aveva dei forti interessi politici in questa regione e controllava numerosi stati asiatici con complesse azioni diplomatiche e spesso militari.
Negli anni 1889 – 1890 la Russia influenzava il territorio dell’attuale Turkmenistan e quindi era molto vicina ai territori dell’Afghanistan.
Il governo britannico, preoccupato della vicinanza sovietica, con un sottile gioco diplomatico provocò un conflitto tra le truppe sovietiche e gli afghani a sud della città di Merv.
I giornali dell’epoca riportarono le loro idee in merito ad un grave conflitto tra l’Impero Russo e la Gran Bretagna.
Grazie alla diplomazia il conflitto fu evitato e fu istituita una commissione sovietica-britannica che stabilì i confini dell’Afghanistan.
Una grave mancanza nella stipula del trattato fu la mancata presenza degli afghani. In un certo senso con quel trattato i britannici vinsero la disputa. Infatti nel XX secolo l’Afghanistan era sotto la dipendenza politica della Gran Bretagna pur non facendo parte dell’Impero Britannico.
L’Emiro Khabibullah fu molto prudente nella Prima Guerra Mondiale perché nonostante gli inviti di Turchia, Germania ed Austria, rimase neutrale e non strinse alcuna alleanza.
L’emiro riuscì a contrastare l’ideologia prevalente nel suo paese che chiedeva con insistenza una guerra santa contro l’Impero britannico.
La notizia della rivoluzione russa, avvenuta nel 1917, giunse a Kabul varcando il territorio del Turkestan occupato dalle truppe sovietiche.
https://ichef.bbci.co.uk/news/800/amz/worldservice/live/assets/images/2010/08/17/100817103759_amanullah-khan-1.gif
I rapporti diplomatici tra Afghanistan e Russia cominciarono a prendere una visione più ampia. Nel marzo 1919 il sovrano Amanullah Khan inviò a Lenin, Kalinin e Chicherin dei messaggi nei quali esprimeva la sua disponibilità nello stabilire dei rapporti di buon vicinato ed instaurare delle missioni diplomatiche.
د روسیې فدراسیون د کمونست ګوند، 1919
del Partito comunista della Federazione russa, 1919
https://c8.alamy.com/zoomsit/9/b331054873ce48be906feecfb67ea0dc/rjab1a.jpg
Fin dai primi giorni della gloriosa lotta del popolo afghano per la sua indipendenza, il governo russo dei lavoratori e dei contadini non ha tardato a riconoscere il nuovo ordine in Afghanistan, a riconoscere solennemente la sua piena indipendenza e ha inviato la sua ambasciata per creare un collegamento permanente tra Mosca e Kabul. L’Afghanistan è attualmente l’unico stato musulmano indipendente al mondo e il destino invia al popolo afghano un grande compito storico di unire tutti i popoli musulmani schiavi attorno a loro e guidarli sulla strada della libertà e dell’indipendenza.
Il governo russo dei lavoratori e dei contadini incarica la sua ambasciata in Afghanistan di avviare negoziati con il governo del popolo afghano per concludere accordi commerciali e altri accordi amichevoli, il cui scopo non è solo quello di rafforzare le relazioni di buon vicinato con il massimo beneficio per entrambi i popoli, ma anche di combattere insieme all’Afghanistan il governo imperiale più predatore del mondo, la Gran Bretagna, i cui intrighi, come giustamente sottolineato nella vostra lettera, ancora ostacola lo sviluppo pacifico e libero del popolo afghano e distanziarlo dai vicini più vicini.
Dalle conversazioni con il vostro ambasciatore straordinario, l’onorevole Muhammad-Wali Khan, ho scoperto che siete pronti ad avviare negoziati su accordi amichevoli a Kabul, nonché del desiderio del popolo afghano di ricevere assistenza militare dal popolo russo contro l’Inghilterra. Il governo degli operai e dei contadini è propenso a fornire questa assistenza al popolo afghano su larga scala e a ripristinare la giustizia calpestata dagli ex governi degli zar russi. Abbiamo invitato il vostro ambasciatore e ordinato alle nostre autorità del Turkestan di formare una commissione mista per correggere il confine russo-afghano, nel senso di espandere il territorio afghano, sulla base della legge, della giustizia e della libera volontà delle persone che vivono nelle aree di confine. Speriamo che questa commissione, con la vostra approvazione, inizi immediatamente i lavori per completarla contemporaneamente alla conclusione dei negoziati sull’accordo russo-afgano a Kabul.
Il nostro governo, su richiesta del vostro ambasciatore, si è collegato viaradio con i governi dei paesi vicini per garantire l’ulteriore passaggio dell’ambasciata afgana in Europa e in America, ma, sfortunatamente, gli intrighi della stessa potenza interessata che menzionate nella vostra lettera di alto valore non solo non hanno dato l’opportunità di attuare il piano di Vostra Altezza ma la vostra ambasciata è stata costretta a scegliere un percorso diverso. Porgendole gli auguri del popolo russo, io, a nome del governo dei lavoratori e dei contadini, aggiungo i miei sinceri saluti a voi e all’intero popolo afgano.
Il Presidente del consiglio dei commissari del popolo V. Ul’ljanov (Lenin).
د نومبر 27، 1919
د جلالتمآب له خوا ستاسو د سفیر محترم محمد ولي خان له خوا د یو ډیر ارزښتناک لیک په ترلاسه کولو سره، زه په چټکۍ سره ستاسو د سلام او د لوی روسی او افغان ولس ترمنځ د دوستۍ د رامنځته کولو په برخه کې ستاسو د نوښت څخه مننه کوم.
د افغانستان د خپلواکۍ لپاره د افغانانو د سپېڅلې مبارزې له لومړیو ورځو څخه د روسیې د کارګرانو او بزګرانو حکومت په افغانستان کې د نوي نظام په رسمیت پېژندلو کې سستي ونه کړه، خپله بشپړه خپلواکي یې په رسمیت وپېژندله او خپل سفارت یې د دایمي ارتباط د رامنځته کولو لپاره ولېږه. د مسکو او کابل ترمنځ. افغانستان اوس مهال په نړۍ کې یوازینی خپلواک اسلامي دولت دی او برخلیک افغان ولس ته یو ستر تاریخي دنده سپارلې چې د خپل شاوخوا ټول غلامان مسلمان ولسونه سره متحد کړي او د ازادۍ او خپلواکۍ په لاره کې یې لارښوونه وکړي.
د روسیې د کارګرانو او بزګرانو حکومت په افغانستان کې خپل سفارت ته لارښوونه کوي چې د افغانستان د خلکو له حکومت سره د سوداګرۍ او نورو دوستانه تړونونو په اړه خبرې اترې وکړي، چې موخه یې نه یوازې د ښه ګاونډیتوب د اړیکو پیاوړتیا او د دواړو خلکو لپاره د اعظمي ګټې لپاره، بلکې د افغانستان سره په ګډه د نړۍ تر ټولو ځناور امپراتوري دولت سره په ګډه مبارزه کول، د برتانیې دسیسې، لکه څنګه چې ستاسو په لیک کې په سمه توګه اشاره شوې، اوس هم د افغانانو د سوله ایز او آزاد پرمختګ مخه نیسي او د خپلو ګاونډیانو څخه لیرې کوي.
ستاسو د غیر معمولي سفیر محترم محمد ولي خان سره د خبرو اترو څخه زه پوهیدم چې تاسو په کابل کې د دوستانه میشت ځایونو په اړه د خبرو اترو پیل کولو ته چمتو یاست، او همدارنګه د افغانانو هیله ده چې د انګلستان په وړاندې د روسیې له خلکو څخه نظامي مرستې ترلاسه کړي. د کارګرانو او بزګرانو حکومت په پام کې لري چې دا مرستې په پراخه کچه د افغانانو سره وکړي او د هغه عدالت د تامین لپاره چې د روسانو د پخوانيو حکومتونو له خوا تر پښو لاندې شوي دي. موږ ستاسو سفیر ته بلنه ورکړه او خپلو ترکستاني چارواکو ته مو امر وکړ چې د افغانستان د خاورې د پراخولو په برخه کې د قانون، عدالت او په دې سیمو کې د مېشتو خلکو د ازادې ارادې پر بنسټ د روسیې او افغان پولې د سمولو لپاره یو ګډ کمېسیون جوړ کړي. سرحد موږ هیله لرو چې دا کمیسیون ستاسو په منظورۍ سره سمدستي په کابل کې د روسیې او افغانستان د موافقې په اړه د خبرو اترو له پای ته رسیدو سره سم د هغې د بشپړولو کار پیل کړي.
زموږ حکومت ستاسو د سفیر په غوښتنه د ګاونډیو هېوادونو له حکومتونو سره د راډیو له لارې اړیکې نیولې تر څو اروپا او امریکا ته د افغانستان د سفارت د تګ راتګ ډاډ ورکړي، خو له بده مرغه د هماغو ښکېلو غاړو دسیسې چې تاسو یې په خپلو لیکو کې ذکر کوئ. لوړ ارزښت لرونکی لیک نه یوازې دا چې ستاسو د عالي پلان د پلي کولو فرصت نه دی ورکړی بلکې ستاسو سفارت اړ شو چې بله لاره غوره کړي. د روسیې د خلکو د نیکو هیلو په وړاندې کولو سره، زه د کارګرانو او بزګرانو د حکومت په استازیتوب تاسو او ټول افغان ولس ته د زړه له کومي سلامونه وړاندې کوم.
د خلکو د کمیسارانو د شورا مشر وی. اولیانوف (لینین).
Un documento importante che confermerebbe la volontà politica della Russia di dare origine a buoni rapporti diplomatici con Kabul.
Per i sovietici era un importante passo politico per quella espansione ad Oriente che diventerà strategica nel settembre del 1920 con il Congresso di Baku per la liberazione dei popoli d’Oriente.
Nel febbraio 1921 fu firmato il Trattato d’Amicizia tra i due paesi.
Dal 1917 al 1920 la Russia era inserita in un completo isolamento internazionale. I Paesi europei non avevano riconosciuto il nuovo stato “de jure” della Russia nonostante il riconoscimento de facto sia avvenuto nel processo di costituzione del Trattato di Brest-Litovsk tra la RSFSR e la Germania, l’Austria - Ungheria e l’Impero Ottomano.
Questo fu seguito nel 1920 dal riconoscimento dello Stato Sovietico da parte dell’Estonia e della Lettonia e nel 1923 dalla Germania, Polonia, Finlandia, Polonia, Iran e Mongolia.
Solo nel 1924 l’URSS fu riconosciuta dalla maggior parte dei Paesi europei e … nel 1933 furono stabilite delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.
In merito all’Afghanistan le vicende storiche dimostreranno come il Paese non sia riuscito a liberarsi definitivamente dai tentativi neocolonialisti di dominazione.
Il primo leader straniero in URSS
Mosca si preparò per la visita del sovrano afghano. Fu creata un’apposita commissione speciale per l’accoglienza di Amanullah Khan. L’URSS non aveva esperienza in merito. La visita spesso sembrò non andare secondo i piani prestabiliti e sorsero quindi dei timori nei leader sovietici. Eppure malgrado gli errori, il sovrano Amanullah fu impressionato dall’accoglienza sovietica.
visita cerimoniale di alto livello alla storia nazionale dell'URSS: il grande viaggio del re afghano
Provenivano da Varsavia e giunsero in treno a Minsk, la prima tappa sul suolo sovietico.
La stazione di Minsk era illuminata dai riflettori e i sovrani furono accolti dal presidente bielorusso Alexander Chervyakov..
Uno squadrone sovietico seguì il treno da Mozhaisk e la delegazione afgana arrivò a Mosca il 3 maggio alle 11.
Impiegarono infatti molto tempo per cercare una villa adatta per la residenza a Mosca dei sovrani afghani.
Tra le varie soluzioni fu considerata anche la villa di Morozova sulla via Ulitsa Spiridonovka.
Alla fine come residenza dei sovrani afghani fu la scelta la villa Khargponenko (Kharitonenko)
sull’argine Sofiyskaya.

Dopo
essersi stabiliti nelle camere, Amanullah Khan andò al Mausoleo di Lenin e al
Consiglio comunale di Mosca.
Amanullah Khan
incontrò il presidente dell'Unione Sovietica, Mikhail Galinin, al
Cremlino
749131
05/08/1928- Re dell'Afghanistan Amanullah Khan e commissario del popolo per gli
affari militari e navali dell'URSS, presidente del Consiglio militare
rivoluzionario Kliment Voroshilov alle manovre militari dell'Armata Rossa
vicino a Mosca. La visita di Amanullah Khan in URSS. Foto di Archivio della
figlia del diplomatico sovietico Leonid Stark. RIA Novosti / RIA Novosti
IL PRIMO MONARCA NELLA CITTÀ DI LENIN
Il 10 maggio, Amanullah Khan è stato visto a Leningrado sulle rive della Neva.
Nella città era da molto tempo che non si verificava una visita così importante.
Le persone accolsero con grande calore i sovrani afghani.
Il Commissario del Popolo per gli Affari esteri nel suo rapporto scrisse:
nonostante le grandi folle di persone, l'ordine a Leningrado è stato mantenuto "esemplare".
I sovrani afghani, subito dopo il loro arrivo alla stazione di Leningrado, assistettero ad una parata militare. Voroshiiov e Amanullah Khan salutarono i soldati schierati e subito dopo salirono
sul palco. Nella piazza sfilarono 38.000 soldati e carri armati sovietici mentre
aerei sfrecciavano sulla piazza.
La sfilata si svolse in Piazza Urtshkoti, oggi conosciuta come Piazza del Palazzo.
Dopo la sfilata i
sovrani afghani visitarono l’Ermitage.
Salotto Cremisi del Palazzo di
Alessandro, in acquerello di Luigi Premazzi, 1855 circa
Visitò la Moschea, incontrò degli scienziati e vide la parata militare.
Il 13 maggio i sovrani afghani partirono per la Crimea dalla stazione ferroviaria di Oktyabrsky (oggi, Moskovsktps).
Orel – Stazione Ferroviaria
Un importante via di comunicazione che collega la varie regioni centrali della Russia con
i porti del Mar Baltico – Riga e Libava.
I diplomatici che accompagnavano Amanullah, cercando di uscire dalla situazione, riferirono al re
"del grande onore reso al re dal sovrano Ukragshoyt".
Il delegato della SSR ucraina esitò e iniziò a leggere il discorso in ucraino, sebbene si stesse preparando a parlare in russo.
L'interprete afghano, non capendo nulla, chiese al funzionario di Kiev di tradurre. Ma riuscì a completare la richiesta perchè immediatamente furono presentati i membri del governo della SSR ucraina.
Il discorso ucraino fu brevemente raccontato ai sovrani afghani.
https://www.belpressa.ru/society/drugoe/32726.html#
https://www.belpressa.ru/society/drugoe/34223.html#
Foto: risorsa della Biblioteca di Stato russa dlib.eastview.com
Una volta sulla penisola, Amanullah cadde dalla prigionia per un pò. Il monarca ha fatto il giro di Bakhchtsaray, ha parlato con i residenti. La famiglia di Amanullah ha giocato a bowling e la coppia reale ha gareggiato nel tiro a segno. In un'atmosfera rilassata, diplomatici sovietici e colleghi afghani: la regina e le principesse hanno scoperto il meglio durante il viaggio
Universal Images Group/ Getty Images
Il percorso di Aatanullah prevedeva inizialmente una visita al cuore di Turtspt (Tuaspe o Istanbul ?), dove il re si muoveva attraverso il Mar Nero. La nave "Izmpr" sotto la bandiera del padishah era accompagnata non solo da navi sovietiche, ma anche da uno squadrone di aerei da cui i piloti sganciavano 20 bombe floreali. A bordo della nave, il sovrano afghano ha inviato un telegramma a Mikhail Kaltp, in cui lo ha ringraziato per le sue preghiere. Sul Bosforo fu solennemente accolto non solo Amanullah, ma anche i marinai sovietici che arrivarono con lui. Per loro si tenne un banchetto per 600 couverts, servito da emigranti russi. Da Istanbul, gli afgani sono andati nel Transcaucasus.
A Batump, la nave di Amaullah Khan e di Soraya è stata accolta con saluti. I membri del governo della Federazione Transcaucasica (ZSFSR) sono arrivati per salutare il re. Orchestra che esegue l'inno afghano n "Pnternatsponal". Dopo un breve giro per la città, Amanullah Khan e la sua famiglia andarono a fare colazione a Cape Green. L'area dove è stata data la colazione era piena di fiori, gli ospiti sono stati intrattenuti da artisti con canti e balli caucasici. Tutto finì alle 5 di sera.
Poi gli afghani si sono recati alla piantagione di Chakvp e alla fabbrica di Chakvp, dopodiché i delegati sono andati a riposare sulla spiaggia. Nel treno in attesa, su Tpfltts il sovrano afghano, ha gareggiato con i suoi stessi militanti "nel lanciare sassi in mare".
BATUMI
http://zaurmargiev.sitecity.ru/stext_1711143641.phtml
Shell Transport and Trading Company Ltd (dei fratelli Samuel e Koninklijke Olie)
Le cronache citarono come Amanullah Khan e Soraya visitarono alcune piantagioni di tè tra cui probabilmente anche quella di Lao Jin Jao che in quel tempo era una delle più importanti.
La piantagione di tè un quella regione iniziò nel 1845 come un esperimento con la messa a dimora di alcuni cespugli della pianta.
Batumi – Chekvia. (foto del 1909 – 1915)
Archivio di Sergei Prokudin – Gorskij
La crescita lenta della pianta conferì al prodotto finito un sapore unico e dolce che fece del tè delle colline della Georgia un prodotto di alta qualità.
https://www-rferl-org.translate.goog/a/the-revival-of-georgias-tea-industry/30230293.html?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc
Fabbrica di confezionamento del tè.
Foto dall'archivio di Sergei Prokudin-Gorskij
Sulla piattaforma della colonna georgiana, la delegazione afgana è stata accolta dai membri del partito transcaucasico Sarkis Kasyan e Philip Makharadze. I membri del governo della TSFSR hanno brindato al popolo afghano e hanno nuovamente tenuto una parata dell'esercito per il re e il suo seguito.
Nella città moltissima gente per vedere il passaggio dei sovrani afghani.
Ci sono molte persone lì, ma non ci sono stati problemi con i cittadini. "Tpflas, vedi, la gente di dpspplsiprovannpt è un ordine esemplare", ha osservato la scorta sovietica. Gli ospiti hanno girato la città, poi sono saliti sulle montagne e da lì hanno ammirato la capitale.
Baku
L’economia della città era basata sul petrolio. L’esistenza del petrolio era nota sino dall’VIII secolo e solo a partire dal XV secolo venne utilizzato per l’illuminazione ricavandolo da sorgenti affioranti in superficie.
Proprio a Baku nel 1848 fu effettuata la prima trivellazione al mondo e lo sfruttamento economico dei giacimenti iniziò nel 1872 e agli inizi del 1900 l’area petrolifera di Baku era la più grande del mondo. Una risorsa immensa perché da quest’area si ricavava più della metà del consumo mondiale.
Nel 1928 Amanullah Khan e Soraya si trovarono di fronte ad una città che aveva subito i duri colpi della guerra. Nel marzo del 1918 gli armeni ed i bolscevichi attaccarono gli azeri a Baku.
Il palazzo Ismailiyya fu uno degli edifici bruciati e quindi distrutti. Quest’attacco causò la morte di ben 12.000 civili. Il 28 aprile 1920 i bolscevichi presero il definitivo potere a Baku e questa presa portò all’istituzione dell’autorità sovietica. (Solo nel 1991 l’Azerbaigian ottenne l’indipendenza).
Nel territorio erano presenti importanti chimici tedeschi ed anche il chimico russo Mendeleyev.
Era un industria petrolifera molto importante non solo per le quantità di prodotto estratto ma anche perché erano state testate le prime innovative tecniche di perforazione a rotazione e il gas-lift.
( Nel sistema a rotazione la perforazione viene eseguita per pezzo di un utensile, generalmente uno scalpello, sottoposto ad un peso appropriato che, ruotando sul fondo del foro, frantuma la roccia o formazione geologica in detriti. In questa tipo di perforazione è fondamentale la presenza e la circolazione di un fluido costituito da fango, acqua ..).
( Gas-lift è un operazione di sollevamento di un liquido mediante iniezione dal basso di un gas sotto forma di minute bolle che riducono la densità del liquido; viene effettuato per mezzo di un emulsore).
https://azerhistory.com/?p=13218
Un'invocazione inscritta al
Signore Shiva in sanscrito presso l'Ateshgah.
Una zona dall’alto interesse naturalistico ed archeologico e dal 1966 dichiarata Riserva Statale.
Amanullah Khan e Soraya forse visitarono anche il Parco Zoologico (zoo) di Baku, inaugurato nel 1928, e considerato il più antico zoo dell’Azerbaigian.
Il 18 maggio la delegazione afghana si preparava a lasciare l'URSS. Sul mare si scatenò una tempesta: i diplomatici sovietici suggerirono al contestatore di aspettare un po' con la supplica della regina. "Niente, lascialo andare", rispose Amanullah Khan.
Questa parte del viaggio non è molto chiara e non sono riuscito a trovare delle fonti sicure.
Da Bachčisaraj i sovrani afghani avrebbero raggiunto Sebastopoli per imbarcarsi su un traghetto e raggiungere Istanbul per la visita di stato in Turchia.
VISITA IN TURCHIA
https://it.wikipedia.org/wiki/Base_navale_di_Sebastopoli#/media/File:Port-Sevastopol1918.jpg
La storia afghana è in parte anche turca, basta pensare al ruolo fondamentale esercitato dalla dinastia turca dei Ghaznavidi nel X – XII secolo.
Nel 1920 fu proprio l’Afghanistan a riconoscere il Parlamento turco quando gli afghani lottarono a fianco dei turchi sostenendoli nella guerra d’Indipendenza.
Turco fu anche il primo Sottosegretario del Ministero della Difesa afghana.
La Turchia fu anche il modello sociale della modernizzazione seguito dall’Afghanistan per cercare di proiettare il Paese verso lo sviluppo. Una Turchia che spesso si prestò ad aiutare l’Afghanistan come in occasione dell’invasione sovietica quando accolse nel suo territorio varie tribù kirghise del Badakhshan.
Sebbene i rapporti con la maggioranza Pashtu non siano spesso stati idilliaci, attualmente il 10-12% della popolazione afghana è turcofona. Infatti in varie regioni del Paese si trovano insediati
turkmeni, uzbechi, kirghisi e kazaki. Lo stesso generale Rashid Dostum, leader dell’Alleanza del Nord apparteneva ad una di queste enclave.
L’evento che consolidò la vicinanza ideologica e politica fra i due Paesi fu la grande importanza che Mustafa Kemal Ataturk attribuì all’Afghanistan.
(Salonicco, 19 maggio 1881; Istanbul, 10 novembre 1938)
Generale, politico turco, fondatore e primo Presidente della Repubblica
Turca (1923 – 1938). Eroe nazionale turco e padre della Turchia moderna.
Una delle più importanti figure politiche del XX secolo per i suoi meriti in patria
nella dissoluzione dell’Impero Ottomano.
Un vero Presidente… molti dovrebbero imparare e seguire il suo esempio.
Questa considerazione fu alla base di un accordo ufficiale sottoscritto da Turchia ed Afghanistan a Mosca nel 1921. Cosa prevedeva l’accordo?
Certamente non invio di “bombe atomiche o armi”… tipiche espressioni della politica moderna adottata dalla CE… vassalla degli USA e priva di qualsiasi identità politica… ma..
Nel maggio del 1928, su invito ufficiale di Ataturk, il re dell’Afghanistan, Amanullah Khan e la moglie regina Soraya Tarzi, giunsero in Turchia.
Ad Ankara, il 25 maggio 1928, sottoscrissero il
Dal 1870 in poi l’Afghanistan era il punto principale da cui si coordinavano le missioni politiche anglo-turche contro l’Impero Russo e nel 1910 Kabul era considerata il centro da cui si dipartivano gli sforzi anti-inglesi dei turchi e dei tedeschi. Per la Turchia la centralità strategica afghana rimase inalterata anche quando Mustafa Kemal Ataturk prese il potere. Il suo legame personale con il Re afghano Amanullah Khan aiutò quest’ultimo a realizzare progetti di modernizzazione soprattutto nell’ambito dell’educazione, della sanità e delle infrastrutture.
A livello diplomatico fu importante il 1921, quando i due Paesi s’impegnarono nella firma dell’alleanza turco-afghana, inaugurando ufficialmente le relazioni diplomatiche bilaterali.
A partire dagli anni Venti fino agli anni Sessanta del secolo scorso la Turchia incrementò ulteriormente il supporto alla modernizzazione e crescita economica dell’Afghanistan, costruendo strutture più moderne, snellendo l’amministrazione pubblica, facilitando l’accesso ai servizi sanitari. In questi anni l’Afghanistan crebbe molto da un punto di vista economico e sociale, ma questa crescita fu breve perché interrotta dall’invasione sovietica del 1979.
Anche dal punto di vista etnico la Turchia legittimò la propria presenza in Afghanistan. Ankara considera infatti i diversi gruppi etnici (di origine turca) in Afghanistan, come gli uzbeki, gli azari e i turkmeni, i principali alleati. I talebani non hanno mai guardato con favore questo legame e temono che la Turchia possa un giorno includere tali gruppi etnici in un “Turkestan del Sud” che spaccherebbe ulteriormente il Paese e farebbe decrescere il potere politico del movimento islamista.
Tanti Presidenti di Stato dovrebbero imparare lasciando da parte le loro posizioni sociali e politiche inconcludenti basate su false nozioni di democrazia…
L’Afghanistan di Amanullah Khan e di Soraya aveva preso a modello la giovane Repubblica Turca e le riforme di Ataturk.
Ataturk avrebbe ordinato ai soldati turchi presenti nella regione Afghana di proteggere il regime anche a costo della loro vita. L’esistenza di un telegramma che fu inviato dal presidente turco testimonierebbe il tentativo d’impedire la caduta del governo di Amanullah.
Tuttavia i soldati turchi non furono in grado di reprimere il colpo di Stat operato da Kalakani, con l’appoggio degli Inglesi,.. L’intervento fu tardivo e le guarigioni turche rientrarono nelle loro caserme.
Purtroppo il governo di Amanullah Khan e di Soraya, uno dei governi più straordinari della storia afghana svanì.. La stima tra Ataturk ed Amanullah Khan era molto forte e il sovrano afghano ambiva a diventare “l’Ataturk dell’Afghanistan”.
(foto di Abdurahman.koc)
Partecipanti: SFSR Russo – Governo di Ankara
Rıza Nur , Yusuf Kemal (Tengirşenk) , Ali Fuat Pasha Georgiy Çiçerin , Celalettin Korkmazov discutono i termini del trattato.
https://tr.wikipedia.org/wiki/Moskova_Antla%C5%9Fmas%C4%B1#/media/Dosya:Treaty_of_Moscow_1921.jpg
Il 26 novembre 1921, l'Onorevole Philipson presentava al Ministro degli Esteri, Tomasi della Torretta, un'interrogazione parlamentare relativa ai rapporti tra la Russia sovietica e la Turchia. L'interrogante desiderava conoscere il punto di vista del Governo sul Trattato di alleanza russo-turco, firmato a Mosca il 16 marzo 1921, e sul Trattato di Kars del 13 ottobre 1921, firmato anche dalle Repubbliche caucasiche bolsceviche (Armenia, Azerbaigian, Georgia), relativo a questioni di frontiera pendenti fra dette Repubbliche ed il Governo di Ankara . Tomasi della Torretta così rispondeva:
«Occorre anzitutto precisare che gli accordi cui allude l'Onorevole interrogante sono intervenuti fra il Governo dei Soviet e il Governo della Grande Assemblea Nazionale di Angora, il quale non è il Governo turco ufficialmente riconosciuto, poiché il solo Governo turco che tuttora ha giuridicamente tale qualità nei riguardi internazionali è quello di Costantinopoli. Gli accordi di cui si è avuta notizia indiretta, poiché naturalmente non vi è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte né del Governo dei Soviet né di quello di Angora, coi quali il Governo Italiano non ha finora relazioni politiche ufficiali, sono: 1) Il trattato di Alleanza firmato a Mosca nel marzo scorso, del quale le clausole principali sarebbero la conclusione di una alleanza militare fra il Governo di Angora e quello dei Sovieti, con promessa di reciproci aiuti militari, il riconoscimento da parte della Russia della sovranità turca su territori contestati, quali Tracia, Smirne, Cilicia, etc. l'abolizione delle capitolazioni, etc. 2) Il Trattato firmato a Kars il 13 ottobre 1921 non solo dai rappresentanti dei Governi di Mosca e di Angora ma anche da quelli delle Repubbliche Caucasiche bolsceviche e di Erivan, Tiflis e Baku. Questo Trattato regola le questioni di frontiera e le altre pendenti fra le Repubbliche Caucasiche e il Governo di Angora, in seguito specialmente alla guerra turco-armena chiusasi col trattato di Alexandropol. Ambedue le convenzioni sono state dunque stipulate fra Governi non riconosciuti ufficialmente dall'Italia, e quindi esse non possono attualmente avere per noi valore giuridico internazionale. Per ciò che riguarda il trattato d'alleanza il Governo Italiano può assicurare l'Onorevole Interrogante che esso segue con vigile attenzione lo sviluppo dei rapporti instaurati fra i Soviet e il Governo di Angora e le ripercussioni che ne derivano sulle questioni orientali. Quanto al Trattato di Kars, esso prescinde assolutamente dalle stipulazioni già avvenute per gli alleati, specialmente nei riguardi dell'Armenia. Il Governo Italiano si riserva pertanto di esaminare d'accordo con gli Alleati le questioni regolate del predetto Trattato quando sarà possibile risolvere l'insieme delle questioni orientali per addivenire alla stipulazione di condizioni di una pace definitiva e durevole colla Turchia».(AP, CD, Discussioni, tornata 30 novembre 1921, p. 1937)
https://www.facebook.com/photo/?fbid=103834451077208&set=a.103827404411246
Fotoğrafta Afganistan Emiri Emanullah Han Osmanlı bayrağına ve Fahreddin Paşa ise Afgan bayrağına sarılmıştır.
https://www.facebook.com/OArchive/photos/a.107620054660364/112163360872700/?type=3
“Il nemico ha invaso Egitto, Sudan e India, Yemen, Ahqaf, Oman e dintorni, e questa volta ha tentato di raggiungere Bassora. [...] Sharif Hussein ha incontrato questo nemico ed è ora la protezione di un governo cristiano della casa benedetta di Allah, la Qibla dell'Islam e
la tomba del Profeta.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=112706314151738&set=a.107620054660364
(Ruse, 1868 – Istanbul, 22 novembre 1948).
Ufficiale e diplomatico ottomano, governatore di Medina dal 1916 al 1010
Era soprannominato dai turchi “Medine Mudafii” (difensore di Medina) e dai
britannici “leone del deserto/ tigre del deserto) per il suo patriottismo nell’aver difeso Medina.
Difese per ben due anni Medina dall’assedio dei britannici.
Il 10 gennaio 1919 Fakhri si arrese con i suoi 456 ufficiali e 9.364 soldati della guarnigione di Medina. Gli inglesi avrebbero minacciato la distruzione della città con l’aviazione se
non si fosse arreso.
Secondo un autore turco che citò un testimone oculare, un venerdì della primavera del 1918,
dopo la preghiera in comune nella Masjid al-Nabawi (Moschea del Profeta),
Fakhreddin Pascià salì sul minbar, si fermò a metà dei gradini e, girato il volto verso
la tomba del profeta Maometto, disse con forza:
Profeta di Dio ! Non ti abbandonerò mai!
Quindi si rivolse ai presenti e disse:
Soldati! Mi rivolgo a voi in nome del Profeta, che mi sia testimonio.
Vi ordino di difendere lui e la sua città fino all’ultimo proiettile e l’ultimo respiro,
senza tenere conto della forza del nemico. Possa Allah soccorrerci, e possa lo
spirito di Maometto essere con noi!
Ufficiali dell’eroico esercito turco! O piccoli Maometto, venite avanti e giuratemi, davanti al
nostro Signore e al Profeta, di onorare la vostra fede col supremo sacrificio
delle nostre vite.
Fakhreddin Pascià aveva rivelato di aver ricevuto una visione in sogno del profeta Maometto che gli aveva ordinato di non arrendersi. Nell'agosto del 1918, egli ricevette un'ingiunzione di resa dallo sharīf di Mecca.
Fakhreddin Pascià rispose allo sharif di Mecca
«Fakhr-ud-Din, generale, difensore della sacratissima città di Medina. Servo del Profeta»"
«In nome di Allah, onnipotente. A colui che infrange il potere dell'Islam, causando spargimento di sangue tra i musulmani, mettendo a rischio il califfato del Comandante dei Credenti, esponendolo alla dominazione dei britannici.»
«Giovedì notte, il 14 di Dhu l-Hijja, stavo camminando, stanco e spossato, pensando alla protezione e alla difesa di Medina, allorché mi sono trovato tra persone sconosciute che lavoravano in una piccola piazza. Quindi vidi dritto davanti a me un uomo in atteggiamento sublime. Era il Profeta, possano le benedizioni di Allah ricadere su di lui! Il suo braccio sinistro era appoggiato sul fianco sotto la veste. [Disse:] 'Seguimi.' Io lo seguii per due o tre passi e mi svegliai. Immediatamente mi diressi verso la sua sacra moschea e mi prosternai in preghiera e in ringraziamenti [vicino alla sua tomba].»
«Ero ora sotto la protezione del Profeta, mio Comandante Supremo. Mi affannai [immediatamente dopo] a rafforzare le difese, costruendo strade e piazze.»
- Articolo 1. Per fortuna, lo Stato turco, che ha condotto una vita indipendente, è sinceramente e con tutto il cuore legato da legami. Considera un dovere riconoscere lo Stato Supremo dell'Afghanistan, in cui si trova, veramente indipendente.
Il patto fu stipulato il ventunesimo giorno di Jamazilahir, milletrecentotrentanove dell'anno Hijri.
Firmato il primo martedì di marzo milletrecentotrentasette, in coincidenza con
Ambasciatore Straordinario Veli Yusuf Kemal
La giovane Repubblica turca aveva due problemi diplomatici: gli ambasciatori degli stati imperialisti, e quindi i loro governi, non avevano trovato Ankara come capitale e non avevano ancora trasferito le loro ambasciate ad Ankara. Inoltre, fino al 1928, nessun capo di stato si era recato in visita ufficiale nella nostra nuova capitale, Ankara. A questo proposito, questa visita del re afghano Amanullah Khan nel nostro Paese è molto importante. È arrivato il nostro primo visitatore ufficiale e si è aperta la strada per il trasferimento delle ambasciate ad Ankara. Atatürk si è poi assicurato che le ambasciate siano trasferite ad Ankara con abili manovre. Per questi motivi abbiamo arricchito il nostro articolo con fotografie di quel periodo e lo abbiamo preparato in tre parti con il mio editore Serdar Akdeniz. Spero vi piaccia, un caro saluto...
la regina Sureyya.
Il secondo viaggio di Amanullah Khan in Turchia ad
Ankara – 25 febbraio 1930
Ataturk (a destra)
https://isteataturk.com/gorseller/1511548246_ataturk.jpg
Fonte foto: Atatürk Gazi Mustafa Kemal, foto di Cemal Işıksel, Turkish Historical Society Press, Ankara, 1969Fotografo: Cemal Işıksel
Sei mesi dopo la prima visita in Turchia, il sovrano
afghano ritornò con la moglie Soraya. Ataturk incontrò Amanullah Khan e Soraya
nella stazione di Gazi con lo stesso cerimoniale e la stessa dignità espressi
nel passato. Li fece salire nella propria macchina è li portò all’Ankara Palas
Hotel.
Ankara Palace Hotel
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https://www.ergir.com/2012/2012resim/Ankara_Palas_bir_ankara_sarayinin_ilk_yillari/08_ankara_palas_5.jpg
l’hotel aprì nel 1927, disponibilità di 120 posti, diventando una delle
istituzioni
più importanti di Akara.
Ospitò molte delegazioni straniere e fu sede anche d’incontri
internazionali.
Ataturk vi si recava spesso per riposarsi dopo aver parlato in parlamento o
tenuto riunioni.
L’edificio era posto di fronte all’edificio della Seconda Assemblea.
Lo stesso Ataturk definì l’Ankara Palace come
Una finestra che si apre da Est verso Ovest.
Il matrimonio della figlia adottiva di Ataturk, Nebile Hanim, si tenne in
una sala
dell’Ankara Palace Hotel. Nella sala Ataturk ballò con sua figlia.
Atatürk e sua figlia adottiva Nebile. Kazım Özalp
e il capo Sofracı İbrahim sono altre figure sorprendenti.
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La figlia adottiva di Atatürk, Nebile
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https://admin.biyografya.com/_docs/photos/beeb365564be71716e7db5df8a10c4e7.jpg
Latife
Usaki Hanim e Mustafa Kemal si sposarono il 29 gennaio 1923 quando lo stesso Kemal tornò a Smirne subito dopo la
morte della madre Zubeyde Hanim. La celebrazione del matrimonio si svolse in
presenza della donna e questo era un procedimento contrario alle usanze
religiose dell’epoca.I
testimoni al matrimonio di Latife Usaki furono i marescialli Fevzi Cakmak e
Kazim Karabekir, lo stesso Mustafa Kemal, Mustafa Abdülhâlik Renda e Salih
Bozok. Le nozze furono documentate e certificate ben otto mesi dopo il
matrimonio da Omer Fevzi, figlio di Huseyin, il capo Kadi (n funzionario dell'impero
ottomano. Il termine kadi si
riferisce ai giudici che presiedono le questioni in conformità alla legge
islamica).
La coppia si mostrava in pubblico con grande
armonia e tranquillità. Latife non portava il velo e accompagnò il marito nei
suoi viaggi ufficiali in Turchia ed anche all’estero. Una donna di grande
cultura perché preparava insieme al marito i testi ufficiali. Latife si
trasferì ad Ankara, la capitale del nuovo Stato, e visse a Cankaya nel “Kuleli
Kosk” (oggi Museo di Ataturk) che fu utilizzato come residenza presidenziale.
Su richiesta del marito partecipò alle sedute della Grande Assemblea Nazionale
Turca. Un aspetto quest’ultimo molto importante perché fu la prima donna ad
entrare nella Grande Assemblea.Per diversi anni Latife simboleggiò il nuovo
volto delle donne turche. Agì come una first lady perché sempre presente nella
vita pubblica e questo era un aspetto nuovo, assoluto nella società del tempo.
Ebbe una grande influenza nelle leggi per l’emancipazione delle donne turche
che furono avviate nel corso degli anni Venti. Sostenne una grande lotta per il
suffragio femminile e per una moderna legge sul divorzio.La coppia aveva tanti interessi in comune
eppure il loro matrimonio non durò a lungo. Le cronache parlarono di un litigio
durante un loro viaggio nell’Anatolia orientale nell’estate del 1925.Il diverbio o conflitto, uno dei primi, nella coppia avvenne a Erzurum .
Latife Hamin lasciò il tavolo e si ritirò nella sua stanza senza
rivedere il marito. Il giorno seguente fu mandata ad Ankara in compagnia
di Salih Bozok, primo aiutante di campo
di Ataturk.Ataturk, durante il matrimonio con Latife,
aveva adottato delle bambine. Per prendersi cura delle bambine e della villa
(Cankaya Villa), la Latife aveva assunto una governante svedese Madame Bauer.
La governante, che parlava francese e di mezza età, cominciò subito ad
organizzare la vita nella villa secondo i suoi criteri. I camerieri erano
sottoposti ad una precisa disciplina e dovevano indossare i guanti ed il frak.
Ataturk ben presto si annoiò di questi aspetti legati all’etichetta e sorse
anche un grave problema perché la governante cominciò a ricevere degli ospiti
come una grande signora e proprietaria della villa. Ataturk la licenzio e
nacque nella coppia un forte litigio.Ataturk prima di sposarsi con Latife Hamin fu
innamorato di Fikrye Hanim.
Mentre la moglie si trovava in Europa la Fikrye si recò da Ataturk per un
incontro. Non fu ricevuta da Ataturk e si suicidò mentre stava lasciando
Cankaya Villa.L’avvenimento causò tanta tristezza in Ataturk
e fu anche motivo di un forte litigio tra i due coniugi. Dopo questo litigio
l’Ataturk mandò la moglie dalla sua famiglia a Smirne. Un viaggio in treno in
compagnia di Salih Bozok. Alla stazione fu salutata dal Presidente del
Consiglio e da alcuni ministri mentre era assente il marito. Lo scioglimento
del matrimonio, in rispetto alla vecchia legge islamica, fu notificato alla moglie a Smirne e il
divorzio comunicato alla radio il 5 agosto 1925 con un annuncio del governo. I motivi del fallimento del matrimonio non
furono mai dichiarati da entrambi i coniugi. Ataturk era un uomo molto impegnato e secondo
delle testimonianze sembra che abbia detto…"Soprattutto
il mio Paese ha bisogno di me come padre di famigliaIl marito le fece avere un passaporto con il nome di "Fatma
Zehra Latife Uşakî" per evitargli all’estero dei problemi per
eventuali molestie. Dopo il divorzio la donna visse all’estero per due anni e
successivamente ad Istanbul, per 48 anni, fino alla sua morte.Nelle interviste si rifiutò sempre di parlare del suo
matrimonio, del motivo del fallimento ed anche del marito. Prima di morire fece
testamento ai suoi parenti di secondo grado. Morì il 12 luglio 1975, sempre ad
Istanbul, all’età di 76 anni per un tumore al seno. Dopo la separazione del
marito non si risposò e rimase in silenzio per il resto della sua vita.Alla sua morte il governatore di Istanbul, Namik Kemal Senturk,
fece presenziare il suo funerale da una guardia d’onore composta da truppe di
terra, aeree e navali, il funerale si svolse nella Moschea Tesvikiye.
Fu
sepolta nella cappella di famiglia nel cimitero di Edimekapi. I suoi importanti
documenti e le memorie furono conservati presso la Società Storica Turca.
Latife usò il cognome “Usaki” che adoperò in alcune sue memorie e dediche.
Sulle lapidi dei genitori e dei suoi fratelli fu riportato il nome “Ussakli”
mentre nella lapide di Latife il nome “Usaki”.Nel
2005 la Società Storica Turca avrebbe voluto pubblicare alcuni suoi diari ad
eccezione di quelli più privati e su parere favorevole della sua famiglia. La
famiglia dichiarò di “avere il diritto di proprietà delle lettere e dichiarò di
non volere la pubblicazione dei diari”. I diari non furono quindi pubblicati. Sulla
vita matrimoniale della coppia si sa molto poco. Un matrimonio durato appena
due anni e, secondo le fonti, molto burrascosi.Latife
Hanim era appena ventenne e Ataturk quarantenne quando si sposarono. Sempre
secondo le fonti la donna era molto polemica nei confronti del marito forse
perché esasperata dalle sue abitudini alcoliche e spesso lo rimproverava anche
in pubblico.(Mustafa
Kemal Ataturk morì ad Istanbul il 10 novembre 1938 e la causa della morte fu
dovuta a cirrosi epatica).La
moglie ebbe una sua influenza politica sul marito anche perché aveva studiato
in Occidente, aveva una perfetta conoscenza di diverse lingue e non indossò mai
il velo.Divorziò
nel 1925 e i dieri di Latife, dopo la sua morte, non furono mai pubblicati
forse per non oscurare la fama del marito.Nel
2006 fu pubblicata una biografia, molto controversa e discussa, di Latife Hanim
del giornalista Ipek Calislar di Cumhuryet.Una
biografia di oltre 500 pagine frutto di
almeno vent’anni di ricerca.La
vita della donna facendo riferimenti a libri, articoli, estratti di giornali,
riviste ed interviste anche a parenti di Latife.Il
libro fece scalpore perché nella letteratura turca era un aspetto decisamente
nuovo la narrazione di vita di una donna.I
turchi conoscevano la vita del loro eroe nazionale Ataturk e di chi gli era
stato a fianco nella formazione della nuova Turchia ma erano completamente ignari sulla vita della moglie
Latife.I
turchi la consideravano come persona non grata al marito, per il suo carattere
difficile, per la sua discutibile bellezza e per la sua giustificata critica
per l’abitudine al bere del marito.Stranamente
i turchi sapevano molto di più sulla vita e sul carattere di Eva Peron e di
Jackie Kennedy.Perché?
Una domanda che sarebbe lecito porgersi… e se parte delle idee politiche di
Ataturk fossero nate anche dalla grande cultura e ideologia della moglie
Latife?I
diari della donna potrebbero svelare tanti interrogativi.Il
Calislar ebbe il merito di dare all’immagine di Latife il suo ruolo importante,
indiscusso, nella storia della Turchia moderna.Il matrimonio di Latife e Atatürk ebbe luogo nel 1923,
lo stesso anno di fondazione della Repubblica Turca. La coppia si era
conosciuta quattro mesi prima di sposarsi.Latife Hanım era la figlia di uno dei mercanti più
ricchi di Smirne. La coppia si è sposata con rito civile, il primo in
Turchia, a volto scoperto di Latife. Atatürk ha divorziato da Latife due
anni dopo. È diventata una reclusa, senza mai parlare della sua relazione
con il fondatore della Turchia moderna, morendo alla fine nel 1975.Una figura che è inesistente nei libri di storia. I
turchi non sapevano che la Latife aveva studiato e viaggiato in Europa, che era
a conoscenza di molte lingue e che era un’attivista del movimento per i diritti
delle donne togliendosi l’hijab (incitando le donne turche a fare lo stesso) al
voto ed esortando il marito a portare
avanti la lotta per il diritto al voto delle donne.Il libro aveva
un obiettivo ben preciso; ridare un immagine reale alla donna che aveva
contribuito alla fondazione della nuova Turchia.Il famoso giornale New York Times nel 1923, subito
dopo il matrimonio della coppia dichiarò un commento…“I suoi vestiti sono un pegno di riforma. I suoi pantaloni da
equitazione indicano la sua intenzione di spazzare via le convenzioni
dell'harem.L'azione legale non può essere semplicemente etichettata come una primitiva
dimostrazione di patriottismo. Dietro questo fanatismo e un sistema che
consente questo tipo di bigottismo c'è la paura di strappare le donne ai loro
stereotipi convenzionali, la paura di rappresentare una donna in più di una
dimensione, in tutte le sue forme umane. Questo caso non sembra essere
un'espressione di rispetto per Atatürk, ma piuttosto un desiderio di mantenere
lo status quo e quindi mantenere le donne "al loro posto".Anche il giornale “Chicago Tribune” dichiarò nel 1940
circa…"La sposa di Kemal
eclissa l'eroe agli occhi dei turchi"
Mustafa Kemal e Latife Hanım durante la loro visita a Bursa, il 31 agosto 1924
https://it.wikipedia.org/wiki/Latife_U%C5%9F%C5%9Fak%C3%AE
Un
accoglienza reale anche se il sovrano aveva abdicato dal trono
dell’Afghanistan.La
seconda notte dal loro arrivo fu offerto un pranzo a ventiquattro persone nel
palazzo in onore di Amanullah Khan e di Soraya.I colloqui al
tavolo nella vecchia Cankaya Mansion sono durati sempre più a lungo.
Cankaya Mansion
https://pbs.twimg.com/media/DklGUi4UwAAc0wL.jpg
Era la residenza
ufficiale del Presidente della Turchia dal 1923 al 2014.
Ataturk
chiese all’ex sovrano Amanullah Khan:come hai fatto
questo tuo lavoro?Ti hanno lasciato
solo e hai dovuto lasciare il tuo paese natale?La
voce di Amanullah Khan si fece triste..Mentre ero in
Turchia, il ribelle di nome Pece Saki (Kalakani) fa fatto delle voci…Quando sono
tornato nel paese, vedo che Kalakani ha preso il potere.Il suo esercito mi
ha costretto a lasciare l’Afghanistan sotto minaccia.Ho evitato una
guerra civile, ho lasciato la mia terra natale su un aereo per l’Italia.Il
re afghano piangeva ed esprimeva la sua tristezza guardando il suo amico
fraterno Ataturk.Ataturk
fu molto gentile e desiderava allontanare quella tristezza dall’animo di
Amanullah Khan. Propose per l’indomani
una gita per allontanare quella tristezza…Domani faremo un
viaggio nel dormitorio (fattoria?), disse AtaturkAmanullah
Khan chiese di unirsi al tour.Ataturk
rispose…"Con piacere. Ma le nostre strade nell'Anatolia centrale sono pessime.
La tua persona sarà disturbata. Dovresti riposare ad Ankara o Istanbul, sarebbe
meglio".Amanullah Khan rinnovò il suo desiderio di partecipare
al tour affermando che era disposto a sopportare tutto.Ataturk"Non ci sono treni ovunque nel nostro paese. Anche le auto non
circolano in molte parti del nostro paese. È obbligatorio viaggiare in montagna
con asini o muli. Ti ammalerai con gli animali".Amanullah Khan non insistette. La cena durò fino a
tardi. Verso le tre i sovrani afghani e gli invitati si alzarono per andare
via. Amanullah Khan salutò Ataturk con un bacio fraterno.La mattina dopo, tutti fecero le valigie e andarono
alla stazione. Nella villa non era rimasto nessuno oltre a me, Afet Hanim
e Mehmet Usta, il cuoco. Mentre davo la sua cena ad Atatürk, mi trovai di
fronte alla seguente domanda:"Celebi Effendi. C'era qualcosa contro il Re a tavola ieri sera? Non
abbiamo fatto niente di male?"Celebi Effedi non riuscì a capire il perché di quella
domanda e rispose.."È stato molto bello, Pasha. Niente di offensivo".Improvvisamente, senza neanche rendersene conto,
Effedi fece ad Ataturk una domanda .."Pasha, il pianto del re era troppo per me ed ero molto turbato.È difficile per i grandi uomini cadere, vero?"Ataturk, dopo una breve pausa, rispose.."I re... solo i re lo fanno".Effedi capì il senso della frase dopo molto tempo. In
seguito si pentì di aver posto quella domanda, che considerò inutile, ad
Ataturk.Disse in se stesso:avevo bisogno di capire cos’è l’umiltà?Dopo quel breve dialogo, Ataturk ed Effedi furono gli
ultimi a lasciare il palazzo. Presero il treno per andare a Konya e nello
stesso giorno partirono anche Amanullah Khan e la regina Soraya per Istanbul
dove si fermarono alcuni giorni.
L’accoglienza
straordinaria dei Sovrani Afghani in TurchiaAmanullah
Khan aveva da tempo espresso al governo
di Ankara il desideriodi "vedere la Nuova Turchia di Mustafa
Kemal",che considerava una tappa importante del suo viaggio.Il governo turco si
preparò ad accogliere i sovrani afghani con grande entusiasmo ed iniziarono i
preparativi per l’accoglienza.Le cronache
riportarono come il presidente turco Ataturk studiò la storia afghana per ben
figurare al cospetto dei sovrani afghani.Era la prima visita di
Stato nella Repubblica di Turchia e quindi fu data una grande importanza
all’evento. Fu quindi preparato un programma molto dettagliato per la visita da
parte del Ministero della Difesa Nazionale e dal Ministero degli Affari Esteri.Il programma
definitivo fu redatto nella riunione del Consiglio Direttivo del 18
aprile 1928. Si
decise di noleggiare il traghetto “Izmir”, dell’Amministrazione Marittima, per
12.500 lire per portare i sovrani afghani dalla Russia.Fu
compilato anche l’elenco dei funzionari che avrebbero formato la delegazione
turca per l’accompagnamento dei sovrani afghani dalla Russia in Turchia:1-
A nome del Presidente, Generale Fahrettin (Altay) e Generale
Naci (Ildeniz) Pashas2-
Ambasciatore di Kabul Nebil (Ovest) Bey3-
Il vicedirettore generale di Teşrifat, Sig. Sadullah4-
Due aiutanti dell'entourage del re e della reginaIl
programma prevedeva di accompagnare i sovrani afghani e il seguito in nave da
Sebastopoli ad Istanbul e poi da Istanbul ad Ankara in treno.Lo
storico turco Bilal N. Simsir fece delle ricerche molto accurate su questo
viaggio.Fu
assegnato il traghetto “Izmir”, una delle migliori navi dell’amministrazione
marittima, e il capitano della nave sarebbe stato l’esperto Lutfi che, in
precedenza, aveva capitanato il primo transatlantico turco “Gulcemal” dalla
Turchia in America.Le
navi da guerra “Peyk-i Sevket” e “Berk-i Satvet” avrebbero accompagnato
l’Izmir.Il
traghetto Izmir fu rapidamente riparato e organizzato per questo
viaggio. Alcune cabine furono ampliate e sul ponte furono collocati anche
dei preziosi tappeti. Nella hall fi anche creato un giardino d'inverno. La
cabina, dove avrebbero dovuto pernottare il Re e la Regina, fu decorata con
preziosi dipinti e nell’atrio furono appese delle pesanti tende di seta.Fahrettin
Altay, uno dei comandanti dell'esercito, fu assegnato come primo aiutante per
accompagnare il re e la regina Soraya e si rec recò nel porto di Sebastopoli
per adempiere alla sua missione.Il
traghetto Izmir, partì da Istanbul il 16 maggio 1928 per prendere il re
Amanullah Khan e la regina Süreyya e raggiunse il porto di Sebastopoli il 17
maggio alle 12:00. Le
nave da guerra turche spararono dei siluri per salutare le navi russe mentre
quest’ultime risposero con l’artiglieria.Quando
la delegazione turca entrò a Sebastopoli, i russi tennero una grande cerimonia
di benvenuto. Tra coloro che hanno accolsero la delegazione c'erano Tevfik
Bıyıklıoğlu, ambasciatore turco a Mosca, e Karahan, ambasciatore russo.Fahrettin
Altay Pasha scrisse un resoconto sugli avvenimenti e riferì che nella notte,
nella casa dell'esercito russo, fu offerto un grande banchetto con rinfresco. Il
18 maggio, alle 11:00, il re e la moglie regina Sureyya, arrivarono a
Sebastopoli. Si tenne una grande cerimonia e furono presentati e partirono, con una grande cerimonia, alle
14:30 del pomeriggio. Le
navi da guerra e e ben trentotto aeroplani
accompagnarono il traghetto nella sua navigazione. Il re era un bel
giovane vestito in borghese, scuro, con baffi neri e occhi scuri. Era
robusto e agile. La regina era gentile e bella, vestita apertamente come
un'europea. Il re conosceva il turco e traduceva i dialoghi mentre la
regina parlava persiano.Sul
traghetto, il re e la regina parlarono apertamente con i giornalisti. Amanullah
traduceva i dialoghi alla moglie mentre i fotografi scattavano molte foto. I
sovrani afghani avevano un atteggiamento molto popolare, lontano da formalismi
o atteggiamenti presuntuosi. Sovrano pranzarono insieme a Fahrettin Altay
Pasha e passarono la notte in divertimenti.
Ataturk e Fahrettin
Fahrettin
Altay Pasha raccontò che nel pomeriggio del 19 maggio, mentre si trovava con
Amanullah Khan nella torre della nave, il sovrano afghano gli parlò delleBellezze
dell’Afghanistan…del rammarico che l’Afghanistan non fosse bagnata dal mare edel successo di
Ataturk nella lotta nazionalistica.Il
19 maggio 1928 alle ore 16,00 cinque navi del comando navale turco incontrarono
il traghetto Izmir a circa tre miglia dal Bosforo.Mentre
il traghetto attraversava la marina
turca, gli incrociatori Hamidiye e Mecidiye salutarono il re Amanullah Han
sparando con 21 cannoni.Successivamente,
un rimorchiatore ha portato la delegazione di benvenuto sull'incrociatore
Hamidiye e quest’ultimo sull traghetto Izmir. Nella delegazione,
governatore provinciale, corpo provinciale ei comandanti della marina,* ,
Ispettore delle feste pubbliche, Darü'l-Fünun Emini (Rettore dell'Università di
Istanbul) e una ragazza per conto degli studenti di Darü'l-Fünun.
L'arco di trionfo
costruito sul ponte di Galata in occasione della visita del re e della regina
afgani a Istanbul, maggio 1928Il Governatore di Istanbul Mithat Bey e l'Ammiraglio, il Comandante della Marina, salirono sul traghetto e salutarono il Re e la Regina. Entrarono nello stretto in gruppo. Il re e la regina hanno espresso la loro ammirazione per la magnifica bellezza del Bosforo, mentre si muovevano insieme allo sventolare dei fazzoletti e alle acclamazioni della gente che si accalcava sulle spiagge su entrambi i. Il traghetto di Izmir che trasportava il re e la regina afghani, accompagnato dalla flotta navale e aerea turca, ha attraversato il Bosforo e si è avvicinato all'ultima fermata, il molo di Haydarpaşa, alle 18:00. Il re e la regina furono salutati con il cannone da 21 cannoni sparati dalla caserma di Selimiye.La cerimonia ufficiale di benvenuto si è conclusa con l'esecuzione degli inni nazionali turco e afghano presso la stazione ferroviaria di Haydarpaşa.
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La notizia della
visita del re e della regina afgani a Istanbul. Giornale Repubblica, 19
maggio 1928.
Ankara era diventata la capitale del nuovo Stato il 13 ottobre
1923 e nessun governatore o statista straniero vi era mai giunto. Amanullah
Khan e Soraya Tarzi furono i primi sovrani a visitare la capitale turca.In
quei giorni, alcuni paesi -soprattutto l'Inghilterra- non volevano accettare
che Ankara fosse la capitale, ei loro ambasciatori quasi resistevano a non
venire ad Ankara, e cercavano di boicottare Ankara. Inoltre, questo
viaggio ha reso la Turchia e Atatürk molto felici.Dopo
che Amanullah Khan e la regina arrivarono a Istanbul, furono messi in un vagone
speciale preparato per loro dalla stazione ferroviaria di Haydarpaşa e
partirono per Ankara. La principessa Nurulserac, Huriye Tarzi Hanım to
Mesaib-i Serdar Hasan Han hanno preso parte al carro appositamente preparato
per il re. Questo carro speciale era accompagnato dal governatore di
Istanbul, dal comandante del corpo, dallo sceriffo e dal capo della polizia
(sicurezza) fino a Gebze.https://www-burhanettinsenli-com.translate.goog/afganistan-krali-amanullah-hanin-turkiye-ziyareti/?_x_tr_sl=tr&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=scEnciclopedia delle Donne - XII Capitolo - 1° Parte -
I Sovrani d'Afghanistan Amanullah Khan e Soraya Tarzi
https://sicilianaturacultura.blogspot.com/2023/06/enciclopedia-delle-donne-xii-capitolo.html
Enciclopedia delle Donne - XII Capitolo - 2° Parte - I Sovrani d'Afghanistan
Amanullah Khan e
Soraya Tarzi in visita di Stato (1927 - 1928): Egitto - Italia
https://sicilianaturacultura.blogspot.com/2023/06/enciclopedia-delle-donne-xii-capitolo-2.html
Enciclopedia
delle Donne - XII Capitolo - 3° Parte - I Sovrani d'Afghanistan Amanullah Khan
e Soraya Tarzi in visita di Stato (1928): Francia - Gran Bretagna – Germania
https://sicilianaturacultura.blogspot.com/2023/06/enciclopedia-delle-donne-xii-capitolo-3.html
https://galeri8.uludagsozluk.com/460/ankara-palas_551672.jpg
l’hotel aprì nel 1927, disponibilità di 120 posti, diventando una delle istituzioni
più importanti di Akara.
Ospitò molte delegazioni straniere e fu sede anche d’incontri internazionali.
Ataturk vi si recava spesso per riposarsi dopo aver parlato in parlamento o tenuto riunioni.
L’edificio era posto di fronte all’edificio della Seconda Assemblea.
Lo stesso Ataturk definì l’Ankara Palace come
Una finestra che si apre da Est verso Ovest.
Il matrimonio della figlia adottiva di Ataturk, Nebile Hanim, si tenne in una sala
dell’Ankara Palace Hotel. Nella sala Ataturk ballò con sua figlia.
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La figlia adottiva di Atatürk, Nebile
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https://admin.biyografya.com/_docs/photos/beeb365564be71716e7db5df8a10c4e7.jpg
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Era la residenza ufficiale del Presidente della Turchia dal 1923 al 2014.

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